Italia
Investimenti per un miliardo di euro nell¿Umts, per raggiungere una copertura della popolazione pari all¿80% e una quota di mercato del 54% a fine 2007, ricavi in crescita del 7-8%, Ebitda consolidato in crescita del 10-11%.
Sono questi i principali obiettivi di Telecom Italia Mobile per il triennio 2005-2007, illustrati dall¿ad Marco De Benedetti.
Con uno mercato, quello delle telecomunicazioni, che pone la ¿convergenza¿ tra le diverse tecnologie fisse e mobili al centro delle proprie strategie, le sinergie derivanti dalla fusione appena approvata consentiranno inoltre generare in tre anni una crescita del 50% del cash flow per azione.
La business unit mobile ha dunque davanti un futuro fatto di sfide ma anche di enormi possibilità, alla luce di uno scenario di settore caratterizzato da ¿cicli tecnologici sempre più brevi, continua evoluzione dei bisogni della clientela, espansione delle frontiere tecnologiche e di business¿.
Gli obiettivi economici evidenziano l¿attesa di una crescita media della redditività a due cifre, mentre per quanto riguarda gli investimenti, il gruppo prevede spese per circa 5,6 miliardi di euro, di cui circa 4 miliardi di euro per il business domestico ed 1,6 miliardi di euro per lo sviluppo della rete nazionale in Brasile, considerato il ¿secondo mercato¿ dell¿operatore.
¿Le crescenti opportunità di convergenza tecnologica (quali standard omogenei per piattaforme mobili e fisse), valorizzate dal processo d¿integrazione con Telecom Italia, e l¿incisivo piano di sviluppo della rete Umts, potenziato dalla strategia EDGE, consentiranno a Tim di raggiungere un posizionamento unico nel mercato¿, spiega il gruppo in una nota.
Le linee di terza generazione complessive (comprese cioè anche le linee Edge) su rete Tim raggiungeranno a fine triennio circa 18.7 milioni, pari a una quota di mercato del 54%.
Sul mercato italiano, i risparmi derivanti alla mobile unit dalla sinergia con le infrastrutture di Telecom Italia verranno reinvestiti nei processi di innovazione e nello sviluppo della rete Umts, per raggiungere a fine 2007 circa 9,4 milioni di linee.
Grandi speranze anche per i servizi a valore aggiunto (VAS) che dovrebbero registrare uno sviluppo di almeno il 20% medio annuo nel triennio, sempre che il gruppo riesca nell¿obiettivo di ¿educare gli utenti all¿utilizzo dei nuovi servizi¿ e di ridurre ¿la complessità fin qui percepita¿.
¿Tale strategia ¿ spiega la società – associata ad un¿offerta differenziata sui servizi voce e al potenziamento dell¿efficienza e dell¿efficacia dei canali di caring e distributivi, assicura una piena valorizzazione della base clienti, definendo un obiettivo di crescita media attesa dei ricavi tra il 3 e il 4% nel triennio¿.
Per quanto riguarda il primo trimestre 2005, gli indicatori preliminari evidenziano una dinamica positiva del business domestico. I volumi del traffico voce registrano una crescita di circa il 3% (rispetto allo stesso periodo 2004) a fronte di una stabilità media dei prezzi rispetto all¿ultimo trimestre 2004.
Sui mercati stranieri, il gruppo non nasconde grandi progetti per il Brasile, dove sono attese 95 milioni di linee nel 2007, con una penetrazione del 49%.
Per il triennio, le strategie del gruppo verteranno sul rafforzamento ¿della seconda posizione in un mercato in crescita al di sopra delle aspettative¿ e sulla ¿riaffermazione dell¿indiscussa leadership sulla fascia alta della clientela attraverso la valorizzazione della strategia di successo adottata su brand, offerta, qualità dei servizi.¿
Tim Brasil dovrebbe raggiungere una quota di mercato del 24% a fine 2007, con oltre 22 milioni di linee, forte di un trend che ha consentito all¿operatore di registrare nei primi due mesi di quest¿anno una crescita delle linee del 62% raggiungendo quota 14,2 milioni, a fronte di uno sviluppo del mercato del 41%.
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