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Nel futuro di Telecom Italia, banda larga. L¿operatore italiano ha indicato stamani, in occasione della presentazione alla comunità finanziaria del piano 2005-2007, che investirà 760 milioni di euro per sviluppare la banda larga in Germania, Francia, Paesi Bassi, nel corso dei prossimi tre anni, seguendo il trend di mercato che sposta proprio in questo settore le attività più interessanti del mercato Ict.
Nell¿ambito del Telecom Day, a Milano, la società ha fatto il punto della situazione agli analisti, in merito all¿integrazione di TIM e al nuovo business plan per il prossimo triennio.
Il gruppo, guidato da Marco Tronchetti Provera, intende svilupparsi sul mercato europeo delle connessioni veloci ¿in modo selettivo¿. La recente acquisizione di Tiscali France gli consentirà di rafforzarsi ulteriormente in Francia, dove è entrata alla fine del 2003 con una aggressiva campagna di espansione.
In Germania, ha acquisito Hansenet, dotato di una infrastruttura proprietaria, che operain sei città(Amburgo, Berlino, Francoforte, Stoccarda, Monaco e Lubecca) che, con i suoi 305.000 clienti, rappresenta il secondo operatore di telecomunicazioni in queste aree dopo Deutsche Telekom.
L¿intensa competizione sul mercato britannico e un accordo di non competizione in Spagna, spiegano il perché della scelta del gruppo di concentrare la propria espansione in queste tre aree europee.
Come già anticipato ieri da Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Telecom Italia, in un¿intervista rilasciata al Corriere della Sera, la società intende seguire quanto sta avvenendo sui mercati internazionali, dove si evidenzia uno sconvolgimento del settore delle telecomunicazioni a vantaggio di Internet e della banda larga.
¿Basta pensare – dice Ruggiero al Corsera – che nel 2001 per Telecom Italia le attività non tradizionali, quelle cioè diverse dalle chiamate vocali, rappresentavano l¿8% del fatturato. A fine 2004 hanno superato il 20%. E per il 2007 prevediamo di passare il 35%. Se nel 2001 in Italia c¿erano 10 milioni di navigatori Internet, tutti a banda stretta, nel 2004 su 10 milioni di utenti oltre 4 milioni sono passati alla banda larga. Un¿accelerazione della crescita paragonabile a quella dei cellulari¿.
Riguardo all¿intero piano strategico, più precisamente, come è stato spiegato oggi al Telecom Day, il 70% degli investimenti è dedicato a iniziative di sviluppo, in particolare nel settore Umts; nell¿estensione dei servizi Dsl; nello sviluppo della banda larga a livello europeo; al consolidamento come secondo operatore mobile in Brasile e all”estensione della copertura della televisione digitale terrestre (TDT).
Telecom Italia prevede anche di lanciare a giugno il servizio di Tv via Internet ed entro settembre saranno raggiunte, con il servizio, 21 città italiane.
La società ha anche fatto sapere che sta valutando l¿opportunità di investimenti integrati in Turchia. L¿operatore è, tra l¿altro, candidato alla privatizzazione di Turk Telecom e considera il mercato turco interessante per via del debole livello di penetrazione nei servizi di telefonia.
¿In Turchia – ha spiegato Tronchetti Provera agli azionisti – non abbiamo individuato cifre”. Qualora non dovesse avere successo nella corsa per Turk Telecom, ha precisato il presidente, Telecom Italia continuerà ad agire nel Paese nel settore mobile.
¿L”investimento non sarà, come qualcuno sostiene, pari a 5-6 miliardi di euro e ci aspettiamo che questo processo abbia luogo appena prima o dopo la prossima estate. In Turchia abbiamo già delle attività e pensiamo quindi per questa transazione di poter contare su alcuni partner perché non vogliamo fare la parte del leone. Non pensiamo comunque che sia un impegno drammatico per il nostro indebitamento¿.
Altro Paese importante, dal punto di vista strategico, resta il Brasile, dove l¿azienda conta di investire 1,6 miliardi di euro.
Riguardo all¿integrazione di TIM, le sinergie potrebbero essere superiori agli 1,5 miliardi annunciati dal gruppo qualche giorno fa. Tale cifra non tiene conto dei ¿benefici dalla razionalizzazione della struttura corporate¿ che Telecom conta di condurre nelle fasi successive, ha precisato il presidente Marco Tronchetti Provera, sottolineando, pur senza fornire dati, che il gruppo prevede pertanto un”ulteriore riduzione dei costi e ¿rilevanti ulteriori risparmi¿ grazie al nuovo modello organizzativo e alla ¿continua evoluzione¿ della struttura. ¿Le sinergie inoltre ¿ ha assicurato Tronchetti – non includono tagli di personale, che deve però essere riqualificato: i clienti della banda larga, ha aggiunto, sono passati da 4 a 7 milioni, e le qualifiche del personale dentro il gruppo devono cambiare, anche se ci vuole tempo per riqualificare il personale¿.
Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2007, Telecom Italia stima di raggiungere ricavi compresi tra il 4% e il 6%, un margine operativo lordo (Ebitda) compreso tra il 6% e l”8% e un margine operativo (Ebit) compreso tra il 7% e il 9%. Quanto agli investimenti (Capex), sono stimati in circa 14 miliardi di euro.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
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