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Cessione Wind: Weather Investments garantisce lo sviluppo del gruppo, ma c¿è gia chi non accetta lo straniero

Italia



L¿ingresso del gruppo egiziano Orascom nello scenario italiano delle tlc, si &#232 fatto concreto dopo che il Consiglio di Amministrazione diEnel ha annunciato il sostanziale via libera a proseguire i contatti col fondo Weather Investments, guidato da Naguib Sawiris, che ha messo sul piatto 12,2 miliardi per il 100% della societ&#224 telefonica italiana.

Eventualit&#224 che ha dato vita a forti polemiche riguardo il futuro assetto di un mercato telefonico nazionale che parla meno l”italiano.

Ma veniamo alla cronaca dei fatti: sabato 9 aprile, dopo mesi di ipotesi e smentite, Enel comunica di aver dato mandato a Paolo Scaroni, l¿amministratore delegato del gruppo, di portare avanti le trattative che, nonostante le voci di un possibile rilancio in corner del Fondo Blackstone, sembrano ormai avviate verso una felice conclusione.

Felice sicuramente per Enel che ottiene una cifra molto vicina ai 13 miliardi di euro su cui ha da sempre puntato per la cessione: sebbene i dettagli finanziari non siano ancora confermati, in un primo momento il gruppo incasserebbe 3 miliardi in contanti, mentre Weather Investments sarebbe pronto ad accollarsi il debito di Wind circa 7,4 miliardi di euro.

Il totale, pari a 10,4 miliardi, corrisponde a una quota Wind del 67,5%: in attesa dell¿eventuale cessione di altre quote Enel rimarrebbe azionista dell”azienda, continuando a godere di benefici fiscali legati alle perdite del gruppo telefonico.

Il gruppo energetico potrebbe decidere, non prima comunque della fine di quest¿anno, di cedere ulteriori quote della societ&#224 telefonica, scendendo al di sotto del 25%.

A quel punto, per Wind potrebbe aprirsi la strada dell¿integrazione con Orascom, operatore di punta dello scenario mediorientale, con operazioni in 21 Paesi, comprese Africa e Asia.

Fondata nel 1998, Orascom ha registrato nel 2004 un fatturato di oltre 2 miliardi di dollari e potr&#224 contare ¿ grazie all¿accordo con Enel ¿ su un¿importante base per spostare il suo asse sui mercato occidentali.

Wind, da canto suo, potrebbe ritrovare la forza per competere con gli altri operatori del mercato italiano della telefonia fissa e mobile, dopo la defezione, negli anni passati, di strategici partner europei come France Telecom e Deutsche Telekom e sempre con Tommaso Pompei, confermatonella carica di amministratore delegato.

Il magnate egiziano Sawiris conta sull¿appoggio di partner eccellenti come il tycoon franco-vietnamita Philippe Nguyen, il finanziare americano Willbur Ross e il fondo Apax (che ha da poco rilevato la filiale greca di Telecom Italia, Tim Hellas), mentre sul lato finanziario ha di fianco importanti Istituti di credito come la Sanpaolo IMI, Deutsche Bank, ABN AMRO e la Royal Bank of Scotland.

Blackstone, che si &#232 fermato a un¿offerta di 11,6 miliardi, era sostenuto da Permira e Providence Equity, Goldman Sachs Capital Partners e Citigroup.

Il Cda di Enel si riunir&#224 il prossimo 12 maggio per la decisione finale che, a meno di nuovi colpi di scena, porter&#224 Wind sotto l¿egida della cordata guidata da Sawiris.

E cos&#236, mentre Weather Investments rassicura che il piano industriale prevede un forte impulso allo sviluppo delle attivit&#224 di Wind ¿ che dovrebbe diventare un polo strategico di sviluppo tecnologico e commerciale nel bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente e del Sud Est Asiatico – il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri si dice sicuro che ¿…nella trattativa che ora si avvia con Weather il progetto industriale, gli investimenti per la crescita di Wind, la dimensione internazionale, rappresenteranno elementi importanti per l”Enel, e concrete garanzie per il futuro per il mercato e i dipendenti di Wind¿.

Per il ministro Gasparri, il ¿testa a testa¿ tra i due Fondi internazionali &#232 la prova che la societ&#224 ¿&#232 stata oggetto di positive valutazioni sui mercati¿, ma non &#232 dello stesso parere il leader della Margherita Francesco Rutelli, che non condivide quella che definisce una ¿svendita¿.

¿Gli italiani – spiega il Presidente della Margherita – fanno un grande uso dei telefoni cellulari e non &#232 possibile che paghino le bollette ad operatori stranieri, che diventerebbero tre su quattro¿.

Una posizione sostenuta anche dalla Codacons: ¿Chiediamo al Governo di intervenire – afferma in un comunicato il Presidente Carlo Rienziaffinch&#233 vigili su tutte le operazioni relative alla vendita e fornisca garanzie concrete agli utenti¿.

¿La cessione della societ&#224 telefonica – rileva Rienzi – porterebbe ad un trasferimento della licenza di operatore telefonico in Italia, con evidenti vantaggi per gli acquirenti stranieri. Le varie offerte di acquisto inoltre devono essere valutate anche dai consumatori/utenti, proprietari della Wind attraverso l”Enel. Se non verranno consultati anche gli utenti, il Parlamento e il Governo – conclude il Presidente Codacons – avvieremo una campagna di disdetta dei contratti Wind da parte degli attuali clienti¿.

Vedremo se i prossimi giorni ci riserveranno ulteriori sorprese, i tempi per la conclusione della vicenda si annunciano comunque molto brevi: domani un nuovo cda dovrebbe formalizzare l”avvio della trattativa in esclusiva, mentre la firma dovrebbe arrivare prima della fine del mese.

Alessandra Talarico

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