Europa
di Augusto Preta
Senior Partner Italmedia Consulting
Dopo i primi segnali di ripresa, nel 2003, quando il fatturato del settore era cresciuto del 3%, sembra proprio che il mercato abbia ripreso l¿antico vigore. Nel 2004, le entrate del mercato televisivo sono cresciute del 6% complessivamente, per un ammontare di poco superiore a74 mld di euro. Un incremento decisamente superiore al tasso d¿inflazione della zona euro, cioè il 2.4%.
Il 2004 é stato un anno positivo per la pubblicità, che é cresciuta più di quanto fosse stato previsto: +5.2%. Tuttavia, l¿importanza dei ricavi pubblicitari sta lentamente riducendosi, a confronto coni risultati ottenuti dai ricavi per abbonamenti. Effettivamente, gli abbonamenti a servizi pay si sono dimostrati il vero driver del mercato, facendo registrare una crescita dell¿11%. La pay TV irrobustisce la propria performance e sottrae quote di mercato agli operatori in chiaro.
La penetrazione della TV digitale é cresciuta a ritmi elevati: alla fine del 2004 vi erano 41 milioni di abitazioni TV digitali nell¿Europa occidentale, pari al 26% delle abitazioni.
Il satellite é la rete di trasmissione digitale più diffusa, ma la TV digitale terrestre ha conosciuto un anno eccezionale, specialmente nel Regno Unito, dove Freeview si sta avvicinando all¿operatore satellitare, e in Italia, dove a un anno dal lancio ci sono 1 milione di abitazioni attrezzate alla ricezione DTT.
Questi sono i principali risultati del Rapporto Annuale di Italmedia Consulting, Turning Digital: Competition among Platforms, in uscita domani 12 Aprile 2005.
Lo studio, giunto alla IIIa edizione, ritrae un efficace quadro del mercato della TV digitale e analizza quanto é successo nell¿anno appena concluso, sottolineando le principali tendenze di mercato. Tra questi, il più evidente è una nuova concorrenza tra piattaforme.
In effetti, nuove piattaforme sono emerse con successo nel settore della distribuzione di contenuti video: cavo, digitale, ADSL, fibra ottica e reti mobili offrono funzionalità avanzate e permettono la piena realizzazione dei servizi a richiesta.
Questa inattesa concorrenza solleva disagio e minaccia gli operatori tradizionali di pay TV, tradizionalmente sicuri della propria posizione rinominante.
Da questo contesto, Italmedia Consulting trae le sue conclusioni: gli operatori dominanti nel mercato della pay TV dovranno elaborare nuove strategie per affrontare questa concorrenza non preventivata.
In verità, questi stanno già cominciando a cercare nuovi canali di distribuzione, non solo per le proprie offerte wholesale, ma in modo da avvicinarsi maggiormente al cliente. Essi possono scegliere di diventare fornitori nel mercato globale dei contenuti, e quindi presentarsi in qualità di content providers a tutte le reti. Diversamente, possono concentrarsi su di una maggiore integrazione verticale sulla propria piattaforma.
Ad ogni modo non possono ignorare l¿esistenza di nuovi canali di diffusione di contenuti, né possono pensare di poter essere ancora monopolisti nel mercato della pay TV presidiando una sola piattaforma.
Questa concorrenza allargata non può che essere salutare per l¿intero settore, compresi gli utenti finali, ma il suo sviluppo dipende strettamente dalla disponibilità di contenuti. Quindi, é urgente rendere più accessibili i diritti sui contenuti per i nuovi entranti.
Infatti, ciascuna piattaforma può sviluppare modelli di business differenti e servizi diversi secondo le proprie caratteristiche tecniche e quelle del proprio mercato di riferimento.
In tal modo, gli operatori possono modulare le proprie offerte e massimizzare i ricavi. Ma per arrivare a questo scenario, dovrebbe esser loro garantito accesso diretto ai contenuti, tramite la negoziazione con I titolari stessi.
Turning Digital: Competition among Platforms fornisce una chiara lettura del settore televisivo da una prospettiva strategica e dinamica, grazie ad un¿approfondita analisi dei trend emergenti e a dati e statistiche completi ed aggiornati.
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