Italia
Vi proponiamo di seguito l¿intervento di Bruno Lamborghini, Presidente dell¿European Information Technology Observatory (EITO), al Convegno di presentazione del Rapporto E-content 2005, Roma 7 aprile 2005.
di Bruno Lamborghini
Presidente EITO
Desidero esprimere il mio apprezzamento per il Rapporto E-content 2005, elaborato da NetConsulting per Federcomin in collaborazione con il Ministro per l¿innovazione e le tecnologie, che affronta con grande approfondimento e professionalità di analisi un tema destinato ad assumere una grandissima rilevanza per l¿economia italiana ed europea.
Il tema dello sviluppo del mercato e dell¿industria dei contenuti digitali on line è tema centrale nel contesto del nuovo scenario dell¿economia digitale che si sta aprendo e che guiderà il futuro dell¿ICT e delle tecnologie della convergenza digitale.
Su questo tema si è orientato anche l¿impegno di analisi dell¿Osservatorio Europeo delle tecnologie dell¿informazione e comunicazione diEITO, in particolare il Rapporto EITO 2005 presentato qualche settimana fa a Bruxelles e a Milano.
Nella presentazione alla Commissione Europea a Bruxelles abbiamo sottolineato l¿importanza di orientare il piano e-europe 2010 verso lo sviluppo di una Agenda Digitale Europea per cogliere le opportunità per l¿Europa nella fase di discontinuità che si è creata con l¿avvio del nuovo scenario digitale.
In questa fase di discontinuità in cui i giochi sono ancora aperti vi sono opportunità per l¿Europa nel contesto di una crescente competizione globale non ancora consolidata.
In particolare abbiamo sottolineato al nuovo Commissario Viviane Reding la significativa rilevanza che può avere il suo ruolo che accorpa assieme le politiche della Società dell¿Informazione, l¿ICT, Internet, l¿audiovisivo e i media.
E la rilevanza di questo impegno e delle opportunità che si aprono anche all¿Italia è ben presente anche al Ministro Stanca come è confermato dall¿incontro di oggi e dagli altri incontri in programma.
Il Rapporto EITO 2005 ha chiaramente indicato che il mercato internazionale dell¿ICT è definitivamente uscito dalla crisi che aveva segnato il triennio 2001-2003, passando da una crescita zero del 2002 a circa il 4% nel 2004.
Anche in Europa il mercato ICT presenta nel 2004 una ripresa con un tasso del 3.3% previsto salire al 4% nel 2005.
Si tratta chiaramente di tassi di crescita distanti da quelli degli anni d¿oro a due cifre della seconda metà degli anni Novanta, caratterizzati da fenomeni irripetibili, quali l¿esplosione di Internet e della telefonia mobile, ma certamente espressione di una ripresa destinata a consolidarsi nel corso del decennio anche in virtù delle forti spinte che vengono in specie in Europa dalla accelerata diffusione di accessi a banda larga wireline e wireless e dalle nuove opportunità di sviluppo di contenuti digitali innovativi.
Il mercato italiano dell¿ICT nel 2004-2005 presenta un duplice andamento, superiore alla media europea per le telecomunicazioni (in particolare, per il 2005 ci si attende una crescita del 4.4% la più elevata tra i maggiori paesi europei ed a fronte di un andamento medio europeo del 3.5%), mentre la ripresa risulta insoddisfacente o addirittura stagnante per quanto riguarda l¿Informatica: appena l¿1.1% per il 2004 ed il +2.7% atteso per il 2005 (la minore crescita tra i maggiori paesi europei) a fronte di una crescita media europea del +4.6%, in conseguenza della insufficiente crescita degli investimenti delle imprese, soprattutto delle PMI..
Il mercato italiano appare peraltro particolarmente vivace per quanto riguarda le nuove telecomunicazioni, non solo per la penetrazione ormai superiore al 100% della popolazione per le linee cellulari, ma anche per l¿accelerazione delle nuove linee DSL (oltre 4 milioni a fine 2004 e 10 milioni attesi al 2007), nettamente più elevata della media europea e per le specifiche politiche di diffusione della televisione digitale terrestre che fanno dell¿Italia un interessantissimo terreno di sperimentazione di nuove forme di servizi innovativi, di contenuti on line e di nuove applicazioni multimediali. In tal senso vi è convergenza tra quanto sviluppato nel Rapporto EITO 2005 e le indicazioni dello studio E-content 2005.
Il Rapporto EITO 2005 infatti dedica particolare attenzione all¿avvio di una nuova fase di sviluppo delle tecnologie ICT verso lo scenario digitale, quale grande opportunità per l¿Europa.
In Europa l¿accelerata diffusione di accessi a banda larga attraverso DSL e UMTS ed il rapido passaggio della TV dalla tecnologia analogica a quella digitale stanno portando verso nuovi modelli di business da parte degli operatori delle telecomunicazioni, dei broadcasters, dei fornitori di apparecchiature IT ed elettronica di consumo e dei media che convergono nell¿offerta di reti e servizi on line al consumatore finale il quale rappresenta l¿elemento centrale dei processi in atto nello scenario digitale destinati ad incidere profondamente sul futuro dell¿offerta industriale e di servizi.
La catena digitale del valore sta spostando il proprio baricentro dai canali di trasporto voce e dati verso l¿offerta/distribuzione di contenuti digitali e servizi a valore aggiunto. .
Per tale ragione il rapporto EITO 2005 ha dedicato particolare attenzione all¿evoluzione della catena digitale del valore ed alla distribuzione dei contenuti on line evidenziando le opportunità per l¿industria ed il mercato europeo di acquisire particolari vantaggi competitivi nello scenario digitale.
I punti di forza in Europa sono rappresentati dalla elevatissima penetrazione della telefonia cellulare, dalla accelerata diffusione di accessi DSL e della TV digitale terrestre, dalla leadership europea nell¿innovazione tecnologica degli apparati delle nuove telecomunicazioni a base IP e nei terminali mobili e, last but not least, dal patrimonio di asset di conoscenze e di valori culturali traducibili in forma digitale.
La fase di discontinuità che si sta aprendo attraverso la diffusione dello standard IP costituisce un¿ulteriore opportunità per l¿industria europea di acquisire al più presto posizioni di vantaggio competitivo nel contesto internazionale dove accanto alla tradizionale leadership statunitense si sta manifestando la grande spinta dell¿¿onda asiatica¿ trainata dall¿espansione dell¿immenso mercato potenziale.
Ci sono molte domande aperte: come si riorganizzeranno gli operatori nella ricerca di valore digitale, chi soccomberà, chi sopravvivrà, il nuovo ciclo sarà dominato dall¿industria USA oppure dalla montante marea asiatica, e l¿Europa che ruolo potrà avere con o senza gli ambiziosi obiettivi di Lisbona al 2010
Quali sono le opportunità per l¿Europa e per l¿Italia? Quali sono le opportunità nello sviluppo e distribuzione di contenuti innovativi che utilizzino i files musicali o i files video, ma che cerchino anche altre applicazioni ad esempio nell¿area dei games on line o in aree più sofisticate che sfruttino il ricco patrimonio culturale ed artistico di cui disponiamo in natura in questo paese? Quali sono le opportunità nel software innovativo di cui non mancano soprattutto in Italia quelle competenze basate su open source che sembrano guidare le innovazioni dei nuovi servizi in rete o l¿evoluzione industriale del file sharing e Peer2Peer?
Dallo studio EITO sui contenuti on line appare un mercato europeo ancora agli inizi ma con interessanti prospettive: i contenuti digitali on-line in termini di ricavi risultano appena il 3% dei contenuti digitali off-line.
La telefonia mobile è prevista rappresentare un mezzo molto rilevante per la distribuzione di contenuti on line come dimostrano gli esempi di Giappone e Corea, mentre per quanto riguarda l¿Europa l¿applicazione più diffusa restano ancora le suonerie (80% dei contenuti venduti sul mobile).
Nel 2008 il 40% dei contenuti on line verrà distribuito attraverso terminali mobili e si attendono sviluppi in specie nell¿area dei giochi on line.(previsti salire al 45% del totale dei ricavi da giochi on-line e off-line), così come la musica on line è prevista erodere sempre più la distribuzione off-line.
Vi sono notevoli potenzialità di mercato per contenuti a pagamento nella distribuzione via cellulare mobile che a differenza di Internet nato nella logica free è sempre stato considerato ed accettato quale strumento non free anche per trasmissione o ricezione dati (vedi SMS o MMS).
Lo studio EITO evidenzia il ruolo trainante del mercato consumer per i contenuti on line.
Questo è in linea anche con le indicazioni che vengono da E-content 2005.
A fronte del 2004 in cui il mercato consumer rappresenta in Europa appena il 20 % del mercato business, si prevede che nel 2008 il mercato consumer europeo supererà il valore del mercato business crescendo di quasi dieci volte rispetto al 2004 (16 MLD Euro di cui il 40% distribuito via mobile).
E¿ da sottolineare che il mercato consumer acquisisce una funzione di leadership tecnologico-applicativa anche nei confronti del mercato business cui potranno essere trasferite applicazioni sviluppate dall¿area consumer.
Lo studio EITO evidenzia i diversi processi in atto di cambiamento nella catena del valore con la tendenza ad un relativo trasferimento del valore dalla produzione alla distribuzione, come sta già avvenendo nel caso della musica su mobile.
Peraltro con modelli di business ancora in fase di definizione e con problematiche ancora da affrontare, come chiaramente indicato anche nello studio presentato oggi per l¿Italia.
Su questa strada EITO intende portare avanti l¿analisi delle opportunità, delle prospettive e dei nuovi modelli di business al fine di contribuire ai processi in atto di costruzione di una industria europea competitiva nel nuovo scenario.
Le analisi svolte da EITO così come lo studio E-content 2005 correttamente non hanno considerato i contenuti non interattivi ed i contenuti free e quindi tutta l¿area del Peer2Peer e file sharing che crescono a tassi molto elevati e che sono destinati ad influire sulla evoluzione degli operatori di mercato determinando così un ruolo sempre più attivo da parte degli utenti/consumatori in una ottica bottom up da mercato pull rispetto al mercato push.
Questi temi verranno affrontati probabilmente nei successivi lavori dell¿Osservatorio E-content, così come intende affrontarli anche EITO.
A fronte di tali sviluppi che stanno caratterizzando la domanda di contenuti on-line si manifestano ancora ostacoli rappresentati chiaramente nello studio E-content 2005 di difesa spesso tradizionale e non proactive dei diritti e di ancora limitata definizione di standard aperti per il Digital Right Management orientati a favorire la interoperabilità di accessi e trasferibilità di contenuti digitali.
Sul tema della tutela dei diritti, va detto che la recente modifica apportata al Decreto Legge 7 Urbani circa la parziale depenalizzazione del downloading e dell¿uploading di files sembra lasciare margini al rischio di criminalizzare qualsiasi scambio di file musicali o altro sulla rete e la sua pratica inapplicabilità non appare sufficiente a garantire la vitalità del peer2peer quale motore del nuovo ciclo di contenuti digitali on line.
Il Rapporto EITO ha rivolto in sede europea un invito ad orientare i programmi di rilancio di Lisbona a livello europeo verso le potenzialità del nuovo scenario digitale favorendo lo sviluppo in Europa di nuovi operatori di banda larga orientati alla più efficace diffusione di mercati innovativi dei contenuti digitali, evitando il crearsi di ¿broadband digital divide¿ tra le regioni europee ed invece promovendo la più ampia diffusione degli accessi con piattaforme interoperabili verso schemi ¿any content, anytime, anywhere, any platform¿.
Molto opportunamente il Rapporto E-content 2005 sottolinea l¿esigenza di azioni regolamentari e altre ed in particolare per diffondere le piattaforme di accesso nella vita quotidiana e nei campi di maggiore rilevanza economico-sociale quali la scuola, i servizi per il cittadino, il turismo ed i beni culturali e per favorire e non frenare lo sviluppo di un mercato e di una industria che sta nascendo ma che prospetta opportunità di estremo interesse ed innovatività anche per l¿Italia.
E-Content 2005: Executive Summary
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
E-Content 2005: contenuti digitali o contenuti interattivi. Capitani: ¿E¿ un mercato da 1 miliardo, ma è appena nato¿
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