Europa
Mattinata positiva per Tiscali a Piazza Affari, dopo l”annuncio, senza sorpresa, della cessione di Liberty Surf a Telecom Italia.
A metà mattinata, il titolo era in rialzo di quasi 2 punti percentuale a quota 2,805 euro, dopo aver toccato in avvio di seduta un massimo intraday a quota 2,845 euro.
Ieri in serata, Tiscali e Telecom Italia hanno sottoscritto un accordo per la compravendita della partecipazione posseduta da Tiscali in Liberty Surf, pari al 95% circa del capitale della società francese quotata all¿Euronext di Parigi.
Il prezzo definito dalle parti per la quota posseduta da Tiscali è di circa 266 milioni di euro, sulla base di una valutazione del 100% del capitale di Liberty Surf pari a circa 280 milioni di euro, con un premio del 2,6% rispetto alle ultime quotazioni di Borsa della società francese.
Il prezzo di transazione rappresenta invece un premio di ben il 22% rispetto alla media degli ultimi 6 mesi.
Come spiega una nota di Tiscali, tale valore tiene conto di disponibilità finanziarie nette di Liberty Surf pari a circa 28 milioni di euro e corrisponde ad una valutazione del 100% dell¿enterprise value di 252 milioni di euro.
Successivamente al perfezionamento dell¿operazione, Telecom Italia, conformemente agli obblighi di legge, lancerà un¿offerta pubblica di acquisto sul residuo 5% circa del capitale. Il perfezionamento dell”operazione è condizionato all¿approvazione da parte delle Autorità antitrust francesi.
Liberty Surf, primario Internet service provider sul mercato francese, opera sull¿intero territorio nazionale fornendo, anche attraverso la propria infrastruttura di rete, servizi a circa 344 mila clienti broadband e circa 700 mila clienti narrowband (di cui circa 448 mila retail). Nel corso del 2004 ha registrato ricavi per circa 225 milioni di euro.
Advisor finanziari dell¿operazione sono stati Mediobanca e Sopaf Corporate Finance per Telecom Italia e Rothschild per Tiscali.
In base alle stime preliminari, nel 2005 Tiscali senza la Francia dovrebbe raggiungere 1 miliardo di euro di ricavi, 135 milioni di euro di Ebitda e azzerare il proprio debito.
Milano Finanza riporta i commenti degli esperti di Banca Akros che si sono concentrati sulla struttura finanziaria dell”Isp sardo e ritengono che ¿la cessione di Liberty Surf risolve i problemi di liquidità in vista della scadenza di luglio 2005 del bond da 250 milioni di euro e assicura risorse sufficienti per lo sviluppo della banda larga nei rimanenti mercati¿.
Anche se MF indica anche le opinioni di Centrosim che invece sottolinea che con la cessione di Liberty Surf, Tiscali esce profondamente mutata nelle sue dimensioni perdendo circa il 20% del fatturato. Permangono poi problemi operativi, visto che il gruppo “necessita di una strategia focalizzata e chiara e di ingenti risorse per contrastare la pressante concorrenza dei colossi del settore che puntano al broadband per risollevare le sorti del business fisso“.
Dopo mesi di trattative, Tronchetti Provera l¿ha spuntata sui grossi nomi stranieri. L¿acquisto di Tiscali France permetterà a Telecom Italia di rafforzarsi in maniera decisa sul mercato francese dell¿Adsl, dove è entrato alla fine del 2003 con una aggressiva campagna di espansione. Telecom ha raggiunto fino ad ora otto città francesi con 180.000 accessi.
Si tratta di un importante investimento su uno dei più importanti mercati europei della banda larga.
Secondo la società di ricerca Gartner, il numero delle connessioni a banda larga in Francia raddoppierà entro il 2005, a 5,7 milioni. E circa il 90% di queste connessioni utilizzeranno l¿Adsl. Si tratta di interessanti cifre che ha tenuto bene a mente Telecom Italia.
Il gruppo italiano strappa Liberty a una serie di altri operatori come Deutsche Telekom (attraverso la propria divisione Internet T-Online) e Vivendi Universal (attraverso Cegetel) che avevano manifestato interesse all”operazione. Un interesse, spiega un analista, “che dimostra l”appetibilità della società per il mercato francese da parte dei principali player internazionali e la validità degli asset in vendita”.
Ricordiamo che in lizza c¿erano anche Bouygues Telecom, Neuf Telecom. Iliad e Tele2.
Per Telecom Italia, l¿operazione rappresenta un ulteriore passo verso la riorganizzazione strategica del gruppo e che arriva a poche ore dalla decisione di Tim di vendere dell¿81% del capitale di Hellas Telecommunications, 3° operatore di telefonia mobile in Grecia con 2,3 milioni di abbonati. Inoltre in questi giorni la società ha avviato anche l¿integrazione di Tin.it e Virgilio, rispettivamente fornitore d¿accesso e portale Internet di Telecom Italia Media, con l¿obiettivo di realizzare una concentrazione dell¿insieme delle attività Internet in seno a Telecom Italia.
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