Italia
Un nuovo rapporto mette in evidenza l¿ottimo stato di forma del mercato broadband italiano.
Secondo la Forrester Research, l¿adozione della banda larga a livello consumer è cresciuta del 113% nel 2004, contro un tasso medio europeo del 60%.
La situazione del Bel Paese è notevolmente migliorata rispetto allo scorso anno: secondo l¿analista Lars Godell, l¿espansione è da attribuirsi a diversi fattori tra cui ¿La combinazione di innovazione nelle tariffe di accesso e dei pacchetti dei servizi; gli investimenti miliardari programmati da Telecom Italia; i servizi regionali proposti da Fastweb e le azioni del governo sono driver chiave per il decollo dell¿adozione della banda larga in Italia¿.
Tutti questi fattori hanno prodotto come risultato che ¿il 40% delle famiglie italiane alla fine del decennio saranno dotate di connessioni a banda larga¿.
Le stime di Forrester per il 2004 sono in linea con l¿ultimo studio di eMarketer, secondo cui la penetrazione della banda larga nelle famiglie italiane ha raggiunto lo scorso anno il 17% e si appresta quest¿anno ad arrivare al 24,1%.
Secondo eMarketer entro il 2008 il 50% delle famiglie sarà connessa in banda larga, una previsione leggermente più ottimista rispetto a quella Forrester, secondo cui nel 2010 la penetrazione arriverà al 40%.
Secondo l¿ultimo studio della Direzione Generale della Società dell¿Informazione e dei Media della Commissione europea, l¿Italia è al terzo posto in Europa per numero di linee a banda larga aggiunte nel 2004, con 2,29 milioni di nuove linee, dopo la Francia (+3,13 milioni di nuove linee) e la Gran Bretagna (+2,39 milioni di nuove linee).
A differenza degli Stati Uniti, in Europa occidentale le tecnologie DSL sono quelle preferite per l¿accesso: in Italia, le linee a banda larga attive sono 4,7 milioni, quelle DSL rappresentano il 93,6% del totale (4,04 milioni); le tecnologie alternative sono invece utilizzate in 298 mila linee.
In Italia, spiegano ancora gli analisti di Forrester, non esiste l¿industria del cavo e, perciò, c¿è poca competizione per l¿incumbent Telecom Italia (che controlla il 70% del mercato retail) e per gli altri (pochi) fornitori di servizi Adsl.
L¿unico vero competitor è Fastweb che controlla il 12% del mercato nonostante la sua copertura sia limitata a meno del 20% del territorio.
A causa della scarsa competizione sul mercato, non si può certo dire che a favorire il decollo della banda larga siano stati i prezzi competitivi.
Forrester attribuisce l¿aumento degli abbonamenti broadband piuttosto all¿introduzione di metodi di pagamento alternativi come le carte prepagate e il pay-as-you-go.
Per quel che riguarda invece la situazione dell¿Europa nel suo complesso, la penetrazione broadband lo scorso anno è arrivata al 65% delle famiglie, un tasso doppio rispetto agli stati Uniti.
La crescita maggiore è stata registrata in Francia, fino a poco tempo fa considerata un mercato poco ricettivo verso la banda larga.
Oltralpe, però, il balzo in avanti nella diffusione ¿casalinga¿ si può ben attribuire al fattore prezzi: solo il Giappone ¿ stima Forrester ¿ ha prezzi di connessione più bassi della Francia.
L¿Europa occidentale, nel suo complesso, sta ancora dietro agli Usa in termini di adozione della banda larga, ma in alcuni Paesi come l¿Olanda, il Belgio, la Svizzera, la Svezia e la Danimarca il tasso di penetrazione è uguale se non maggiore a quello degli Stati Uniti alla fine del 2004.
La Francia, l¿Italia e la Gran Bretagna, inoltre, stanno cominciando a offrire pacchetti competitivi e innovativi come nessun altro Paese al mondo, dice ancora Forrester.
Sembra dunque che, nonostante si continuino a indicare gli Stati Uniti come esempio di sviluppo di Internet, gli studi più recenti dimostrano che l¿Europa sta prendendo la strada giusta per competere e vincere la sfida del broadband.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Banda larga: aumentano le connessioni. Italia terzo mercato europeo in termini di crescita
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