Italia
Qualcosa si muove nel mercato dell’ultimo miglio italiano. Illustrando il progetto destinato alla Toscana, Teleunit ha annunciato infatti un investimento da 10 milioni di euro in due anni per costruire e implementare una rete a banda larga nella regione.
l’operatore telefonico umbro coprirà oltre 900 km quadrati di territorio e offrirà dunque a grandi aziende e Pmi, servizi voce e connessioni a banda larga alternativi a quelli di Telecom Italia.
I servizi si baseranno principalmente su tecnologia wireless, sfruttando le onde radio per realizzare collegamenti senza fili sulla frequenza dei 26 Ghz.
Teleunit nel 2002 si è aggiudicata la licenza per coprire tramite una frequenza radio proprietaria il Wireless local loop (Wll), il tratto terminale di cavo telefonico che collega le centrali delle città direttamente a case e uffici, in Umbria e Toscana.
Attraverso i sistemi basati su WLL, gli operatori alternativi hanno accesso diretto agli utenti attraverso le onde radio, scavalcando così le uniche possibilità finora esistenti: affittare capacità da Telecom Italia, affittare cavi sempre Telecom attraverso l’Unbundling o costruire una rete alternativa.
“Fino a non molto tempo fa – ha spiegato Dante Taddei, direttore commerciale dell’ azienda – l’ultimo miglio era di proprietà esclusiva di Telecom Italia. Oggi invece possiamo raggiungere i vari clienti direttamente con la nostra rete senza passare da Telecom”.
Il Wll impiega lo spettro di frequenze a 26 Gigahertz e presenta diversi vantaggi rispetto alle reti cablate, che vanno dalla rapida fornitura del servizio (pochi mesi, a confronto degli anni necessari per creare collegamenti aerei o interrati) al più rapido ritorni degli investimenti, oltre alla diminuzione dei costi di manutenzione, gestione ed esercizio
“Il primo vantaggio è per gli utenti, che non devono più pagare il canone e sono completamente svincolati dall’ ex monopolista. Il secondo vantaggio è per noi – ha aggiunto Taddei – che possiamo creare servizi di telefonia e trasporto dati ad hoc per le imprese, assicurando risparmi in bolletta del 30-40%”.
La creazione della rete di Teleunit in Toscana è già iniziata ed avverrà in due fasi distinte.
L’obiettivo finale è quello di arrivare a coprire buona parte dei distretti industriali presenti nella regione attraverso 30 stazioni radio. Si parte da Firenze, Scandicci, Prato e Empoli per arrivare a Montemurlo, al Valdarno e successivamente ai territori di Pisa e Lucca.
Teleunit, di proprietà della famiglia Cimica, nasce a Perugia nel 1997 (col nome di Telephonica) come azienda volta ad offrire servizi di telefonia “tradizionale” e ADSL coprendo, a partire dal 2000, tutto il territorio nazionale.
Nel 2000, infatti, il gruppo ha acquisito la licenza nazionale di operatore nelle telecomunicazioni e dal 2002 ha esteso le proprie attività prima nel mercato dei numeri ‘premium’ (generando in un anno ricavi pari a 30 milioni di euro) e poi nel WLL in Umbria.
Nel 2003 la società – che ha cambiato il suo nome da Telephonica a Teleunit per evitare confusione con la spagnola Telefonica – ha iniziato l’attività di rivendita di traffico telefonico internazionale attraverso le carte pre-pagate.
l’operatore è stato uno dei 14 operatori ad aggiudicarsi le 69 licenze Wll (su 210 disponibili) ed è la prima società italiana a sbarcare sul listino britannico dedicato alle piccole aziende (Alternative Investment Market).
Nel 2004 Teleunit ha realizzato un fatturato di 61 milioni di euro con una crescita del 38% rispetto al precedente esercizio.
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