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Cautela è la parola d¿ordine degli investitori sul titolo di Tiscali. Stamani, a metà giornata, il titolo saliva di un piccolo 0,25%, attestandosi a 2,82 euro.
Il mercato ha preferito la prudenza, nonostante i migliori risultati finanziari presentanti dal gruppo sardo, in attesa che nei prossimi giorni sia dato l¿annuncio ufficiale della avvenuta cessione degli asset francesi a Telecom Italia, ormai in pole position per l¿operazione.
Liberty Surf, come informa Tiscali, ha conferito delega ai consiglieri esecutivi per il perfezionamento della cessione che dovrebbe concludersi a breve.
L”eventuale cessione all”operatore italiano non è ben vista dai francesi. Secondo il quotidiano Les Echos, l”acquisto di Tiscali da parte di Telecom Italia, presente nuovamente in Francia da un anno con la sua filiale Alice, “non risolve minimamente il problema del consolidamento del settore internet in Francia”, in quanto la fusione tra Tiscali France, che ha 396.000 abbonati ADSL, e Alice che ne ha soli 30.000, “non porta alla creazione di un nuovo attore importante”.
“La vera operazione strutturante – scrive il noto quotidiano finanziario – sarebbe la fusione tra Cegetel e 9Telecom” che però “é pesante tecnicamente, socialmente e finanziariamente”.
Al contrario, secondo gli osservatori citati dal giornale, la mossa di Telecom Italia complica ancora più il gioco in quanto “apre le porte a un operatore storico straniero sul mercato francese” e inoltre “complica ulteriormente le carte a causa del prezzo elevato”.
Attualmente il mercato francese dell”ADSL è detenuto al 47% da Wanadoo, filiale Internet di France Telecom, al 17% da Free, filiale di Iliad, con il resto frammentato tra AOL, 9Telecom, Tiscali, Tele2, Cegetel, Club Internet (Deutsche Telekom).
Secondo Les Echos, “questa ricchezza di operatori, traina i prezzi verso il basso, impedendo di ammortizzare gli importanti investimenti necessari nel marketing e nell”ultimo miglio”.
Ieri il Cda di Tiscali ha approvato il progetto di bilancio relativo all¿esercizio chiuso al 31 dicembre 2004.
Come informa l¿Isp in una nota, i risultati evidenziano il raggiungimento degli obiettivi annunciati e sono caratterizzati da significativi miglioramenti in termini di ricavi, redditività, utenti ADSL e capacità di generare cassa.
L¿esercizio 2004 registra ricavi consolidati di 1.080,6 milioni di euro, a fronte di ricavi consolidati di 901,0 milioni di euro realizzati al 31 dicembre 2003, con un incremento del 20%. Su base omogenea, l¿incremento dei ricavi si attesta al 23%.
Per Tiscali, i servizi di accesso, si confermano come la principale fonte di ricavi del gruppo, con un peso del 68% sui ricavi totali, seguito dai servizi per le aziende (19%), dai servizi voce (8%) e dai servizi da portale (4%).
Sotto il profilo degli utenti, Tiscali ha riportato un incremento degli utenti ADSL a 1,65 mln di unità, milioni, in forte crescita rispetto agli 840 mila di fine esercizio 2003 (+97%), con un incremento netto di 813 mila nuovi abbonati. Gli utenti attivi totali pari a 7,4 milioni, contano circa 5,7 milioni di utenti dial-up.
L”Ebitda si attesta a 108,8 milioni di euro (il 10% dei ricavi), in crescita del 46% rispetto all”esercizio 2003 (+38% su base omogenea). La perdita a livello operativo (Ebit) è stata pertanto pari a 119,6 milioni di euro, in netto miglioramento (+48%) rispetto al risultato, negativo di 228,9 milioni di euro, registrato nell”esercizio 2003. Il risultato netto risulta negativo per 161,4 milioni di euro, ma appare in forte miglioramento (+34%) rispetto alla perdita netta pari a 245,9 milioni di euro dell”esercizio 2003.
Il flusso di cassa operativo è in forte miglioramento (7,1 milioni di euro nel solo quarto trimestre). Alla chiusura dell”esercizio 2004, Tiscali può contare su disponibilità finanziarie pari a 204,2 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta, non inclusiva dei debiti verso soci per finanziamenti, è negativa per 359,6 milioni di euro.
Alla chiusura dell¿esercizio 2004, Tiscali conta su disponibilità finanziarie pari a 204,2 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta, non inclusiva dei debiti verso soci per finanziamenti, è negativa per 359,6 milioni di euro.
Come spiga l¿Isp, la diminuzione delle disponibilità liquide è dovuta, oltre che alle esigenze finanziarie connesse alle attività operative, al rimborso a scadenza (luglio 2004) della quota residua del prestito obbligazionario emesso da Tiscali Finance SA. Nel corso del secondo semestre 2004, la realizzazione della prima fase del piano di dismissioni degli asset no-core, ha consentito peraltro la realizzazione di incassi per circa 45 milioni di euro.
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