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Banda larga wireless: tutto pronto per il WiMax, mentre dalla Corea arriva il WiBro

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Il WiMax pare aver raggiunto il picco massimo di entusiasmo: spetta ora ai player che lo sostengono rispettare le scadenze per portare la tecnologia sul mercato di massa.

La tecnologia a banda larga wireless si basa sugli standard IEEE 802.16 e si sta sviluppando in due versioni, l¿802.16d – studiato per competere con le linee broadband fisse di classe ADSL ¿ e l¿802.16e per gli utenti in movimento e quindi come integrazione, o antagonista, del 3G.

Le prime soluzioni 802.16d ¿ note anche come ”WiMax 2004” – dovrebbero arrivare sul mercato entro la fine di quest¿anno, mentre per l¿802.16e si dovr&#224 ancora aspettare almeno un paio d¿anni.

Le previsioni in questo senso si sprecano: secondo Pyramid Research, nel 2009 la tecnologia 802.16d verr&#224 utilizzata da 10,9 milioni di persone, mentre gli utenti 802.16e dovrebbero generare una crescita media annuale del 64% nel triennio 2009-2012.

I margini di guadagno degli operatori della banda larga wireless potrebbero inoltre essere superiori al previsto se i costi associati allo sviluppo delle reti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo e nelle aree rurali, dovessero scendere pi&#249 velocemente di quanto anticipato.

Il WiMax, secondo le previsioni, rivoluzioner&#224 il mercato della banda larga fissa, mentre la tanto attesa convergenza tra il WiMax e le reti cellulari non avr&#224 luogo fino a quando l¿802.16e arriver&#224 sul mercato, quindi gli operatori mobili hanno ancora un po¿ di tempo prima di correre ai ripari o decidere di attuare soluzioni che li mettano in grado di avvantaggiarsi della tecnologia.

Secondo Ozgur Aytar di Pyramid, ¿la prossima generazione di WiMax spinger&#224 al massimo l¿entusiasmo verso la tecnologia, ma il tempo e l¿arrivo di nuove tecnologie ¿ come l¿HSPDA – remano contro il WiMax. Ragion per cui gli operatori dovranno accelerare i processi di standardizzazione per portare la tecnologia sul mercato in tempo¿.

Il colosso Usa Intel &#232 uno dei maggiori sostenitori della tecnologia e pensa di integrarla nei notebook agli inizi dell¿anno prossimo.

Allo stesso tempo, in Corea del Sud sono partite le sperimentazioni sul WiBro ¿ ossia ”Wireless Broadband” ¿ un sistema sviluppato per una migliore gestione della trasmissione dati sulle reti 3G prima dell¿avvento della quarta generazione.

Sviluppato principalmente da Samsung, WiBro &#232 dedicato principalmente alla telefonia mobile e ai palmari e dovrebbe arrivare in commercio entro la prima met&#224 del 2006, supportato dagli operatori coreani che si sono gi&#224 assicurati la licenza della tecnologia e che spenderanno ognuno circa 750 milioni di euro per lo sviluppo delle reti.

Secondo alcuni, si starebbe gi&#224 pensando a un¿integrazione tra WiMax e WiBro, nonostante i test su quest¿ultima siano incentrati sulle reti mobili data-centriche a banda larga.

I vantaggi delle due tecnologie rispetto al 3G sono comunque molti, spiegano gli analisti, proprio perch&#233 si tratta di sistemi centrati sulla trasmissione dati e, soprattutto, sono molto pi&#249 economici da implementare.

Detto questo, il WiMax non &#232 una minaccia per il 3G e viceversa.

¿Non ci sar&#224 un vincitore¿ spiega Ian Keene di Gartner Research, riferendosi tra l¿altro ad alcuni studi secondo cui entro il 2007, la maggior parte delle grandi aziende useranno almeno 5 tecnologie wireless per gestire le proprie comunicazioni.

C¿&#232 spazio per tutti, in sostanza: il 3G non &#232 destinato a soccombere dietro la carica degli 802 che, anche a fronte di una adozione capillare dell¿Umts potranno trovare spazio per imporsi, anche se ancora non &#232 dato sapere come le varie tecnologie riusciranno a coesistere.

&#200 infatti ancora troppo presto per le aziende per parlare di calcolo dei costi del 3G e di modelli relativi al ritorno degli investimenti.

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

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