Domini .eu integrati nel sistema DNS. Continua l´iter che porterà all´unificazione dell´Europa online

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L¿Icann ha integrato il dominio .eu nel suo sistema DNS, dando all¿Europa una presenza on line finalmente unificata.

Si tratta di una tappa fondamentale e per raggiungerla l¿Europa ha aspettato 5 anni. L¿attesa non &#232 comunque ancora finita, dal momento che l¿apertura generalizzata dell¿estensione dovrebbe avvenire non prima del primo trimestre 2006.

La validazione del dominio .eu &#232 arrivata ufficialmente mercoled&#236 nel corso di una riunione del comitato direttivo dell¿Icann, durante la quale il presidente Vincent Cerf ha siglato il protocollo d¿intesa con Eurid, il consorzio scelto dalla Commissione europea come gestore ufficiale del nome di dominio.

Il consorzio Eurid ha presentato domanda all¿Icann nell¿ottobre del 2004, sperando di poter arrivare rapidamente a un accordo.

Ci sono voluti invece sei mesi e almeno altrettanti ce ne vorranno per giungere finalmente ai primi indirizzi .eu, e non si conoscono i motivi di tempi cos&#236 lunghi.

¿Comunque sia ¿ si felicita il direttore di Eurid Marc Van Wesemael ¿ l¿inserimento del dominio .eu nel sistema DNS dell¿Icann, da il via libera al lancio del .eu¿.

Il codice di due lettere che designer&#224 indirizzi eMail e siti Web europei ¿ spiega l¿Icann ¿ comparir&#224 sulla lista riservata ISO 3166-1.

Il passo successivo sar&#224 la designazione del ccTLD (country code Top Level Domain) .eu.

La delegazione di un nuovo top level domain richiede il completamento di alcune procedure: la prima esigenza &#232 che per ogni dominio ci sia un delegato che supervisioni quello spazio. Nel caso del dominio .eu la Commissione ha identificato Eurid come ente pi&#249 appropriato.

Ci vorranno ora una decina di giorni perch&#233 lo IANA (The Internet Assigned Numbers Authority) riceva l¿approvazione del Dipartimento del Commercio Usa (che ha potere discrezionale in materia) prima di inserire il .eu nella “root” di Internet.

Secondo il calendario fissato da Eurid, il periodo di pre-registrazione ¿ detto sunrise period ¿ durer&#224 quattro mesi e sar&#224 aperto solo alle amministrazioni pubbliche e a quelle persone che detengono diritti di propriet&#224 intellettuale su un nome.

Eurid ha assegnato il compito di gestire questa fase a PricewaterhouseCoopers Belgium, che dovr&#224 assicurarsi, tra le altre cose, che nessuno abusi dei nomi di dominio in via d¿assegnazione.

Dopo questo periodo, entro il primo trimestre 2006, ci sar&#224 l¿apertura generalizzata, sul principio ¿primo arrivato, primo servito¿.

¿Offrire ai detentori di diritti prioritari l¿opportunit&#224 di proteggere il proprio nome o marchio, &#232 un passo essenziale per costruire la fiducia nel settore del commercio elettronico e in particolare nel TLD .eu¿, ha spiegato Marc Van Wesemael.

¿Per ridurre al minimo le registrazioni abusive e evitare dispute sui nomi, &#232 essenziale avere procedure di pre-registrazione robuste, gestite da un ente con la giusta esperienza per verificare la validit&#224 dei diritti reclamati¿.

L¿Unione europea ha elaborato l¿idea del dominio .eu nel febbraio del 2000, quando &#232 stata preparata la prima working paper che ha prodotto la proposta presentata al Parlamento europeo nel luglio del 2000.

Parallelamente, la Ue ha inviato una lettera all¿Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l”organismo che coordina tutti gli aspetti tecnici di Internet a livello mondiale, chiedendo l¿introduzione di un nuovo dominio nel sistema internazionale.

Animata da una forte dose di ottimismo, la Ue richiedeva che l¿Icann fosse pronto con i nuovi nomi di dominio entro la fine dell¿anno.

L¿ente promise di iniziare un ¿policy process¿ e di dare alle richieste europee un¿alta priorit&#224. A luglio del 2001, i governi della Ue trovarono una ¿posizione comune¿ che venne per&#242 ¿perfezionata¿ solo 5 mesi pi&#249 tardi, e diede origine alla direttiva 733/2002, emanata ad aprile 2002.

Sembrava che i tempi fossero dunque maturi, e che i primi domini made in Europe potessero vedere la luce dopo pochi mesi.

A settembre, la Ue inizi&#242 le consultazioni per trovare un ente interessato alla gestione delle registrazioni .eu. Otto mesi dopo viene scelto l¿EURid, un consorzio italo-belga-svedese di cui fanno parte il CNR (Centro Nazionale delle Ricerche), il DNS Belgique e il NIC svedese.

Ci vuole per&#242 l¿ottobre del 2004 per la stipula del contratto tra i rappresentanti della Commissione Europea e dell”associazione EURid, che rende formalmente operativo il dominio continentale a targa “.eu”.

Su Internet ci sono attualmente circa 250 nomi di dominio, ma sono in genere assegnati a un Paese o territorio, come .it per l¿Italia o .com per i siti commerciali.

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Domini .eu: l¿attesa &#232 ancora lunga. Prime registrazioni forse per aprile 2006

Domini ¿.eu¿: siglato il contratto che rende operativo l¿Internet made in Europe

Procede spedito il cammino del dominio ´.eu´. Le prime registrazioni forse in autunno

Dominio “doteu”: la gestione sar&#224 affidata a Eurid, struttura creata da Italia, Belgio e Svezia

ICANN 2004: Internet in 13 pillole, dalle origini al dominio ¿.eu¿

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