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Una questione di priorità: con questa motivazione la Mozilla Foundation ha deciso di bloccare lo sviluppo della suite SeaMonkey, per concentrare i propri sforzi sul browser FireFox quello, per intenderci, che si è messo in testa di contrastare la popolarità dell¿Internet Explorer della Microsoft.
Nato come derivazione del Netscape della AOL, Mozilla ha contribuito a creare quella che è oggi comunemente nota come Open Source, ma non si può certo dire che la decisione di mandarlo in pensione sia una sorpresa: già dal 2003 la Foundation ha infatti avviato un piano di transizione verso un browser di nuova generazione, diventato poi l¿arcinoto FireFox.
L”annuncio ufficiale è stato dato in una lettera aperta disponibile sul sito della Mozilla Foundation, nella quale si spiega come il successo di FireFox, per molti versi inaspettato, non permetta di continuare lo sviluppo di entrambi i prodotti, derivanti tra l¿altro dallo stesso codice.
Attualmente disponibile nella release ufficiale 1.7.X, la Mozilla Suite ¿ nota appunto come SeaMonkey – era già pronta per l”evoluzione 1.8, di cui era già in circolazione la versione beta, ma rilascio sembra essere stato definitivamente abbandonato.
Gli sviluppatori hanno fatto sapere tuttavia che gli utenti non verranno lasciati soli a se stessi, e che la Foundation provvederà a supportare gli aggiornamenti per la versione 1.7.
¿Possiamo solo scusarci – sottolinea la Foundation nella lettera ¿ riconoscendo allo stesso tempo che le scuse lasciano il tempo che trovano e non rimediano agli errori¿.
Le scuse sono probabilmente rivolte in particolare al gruppo di sviluppatori che stava lavorando alla versione 1.8 e che ora si dice ¿preoccupato dell¿incertezza sul futuro di SeaMonkey¿.
Il gruppo chiede alla Foundation di poter continuare a sviluppare il prodotto anche senza il marchio Mozilla, e pare che ci siano buone probabilità che le richieste della community vengano accolte.
¿C¿è una folta base di utenti e sviluppatori che restano interessati a SeaMonkey – spiega il presidente della Mozilla Foundation, Mitchell Baker ¿ in un mondo tradizionalmente proprietario questi utenti avrebbero avuto poca fortuna, costretti a utilizzare per sempre l¿ultima versione rilasciata dal rivenditore¿.
Come dire: ancora una volta, la comunità open source si avvantaggia delle solide basi del suo credo, mentre Baker si auspica che quello di SeaMonkey non sia solo una caso isolato ma diventi un esempio per il futuro.
Il successo di FireFox, dunque, ha già fatto la sua vittima eccellente, ma sono in molti a giudicare ¿saggia¿ la scelta della Foundation, che potrà ora dedicarsi allo sviluppo dei suo prodotti di punta: oltre al browser, infatti, il gruppo punta su Thunderbird, il client di posta e news reader gratuito, open-source e multi-piattaforma per i principali sistemi operativi correnti tra cui, ma non solo, Windows, Linux e Macintosh.
Il mese scorso, a 100 giorni dal lancio ufficiale, il browser FireFox ha raggiunto quota 25 milioni di download, confermandosi come uno dei prodotti più apprezzati dell¿universo open source e come la più diffusa alternativa ai prodotti Microsoft.
Il browser gratuito e open source, come spiega la Mozilla, è leggero, veloce, facile da usare e offre numerosi vantaggi rispetto agli altri browser, come la navigazione per schede e la possibilità di bloccare le finestre pop-up.
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