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Il format Blu-ray ha un nuovo sostenitore. E non si tratta di un sostenitore da poco. Al CeBIT di Hannover, Apple Computer ha annunciato che si unirà al consorzio Blu-ray. La notizia è stata confermata da Victor Matsuda, vicepresidente del gruppo Blu-ray per Sony negli Stati Uniti, a margine di una conferenza stampa al salone informatico tedesco. La società di Steve Jobs avrà un posto nel Consiglio d’amministrazione del forum.
Il Blu-ray si assicura così l’appoggio di Apple, che da qualche mese supporta lo standard HD anche in programmi domestici come iMovie HD per arrivare a quelli professionali e la decisione apre la via ad altri annunci nel campo dell’alta definizione.
Il presidente della società americana, nota ai più giovani per il successo del lettore di musica iPod, aveva già fatto sapere durante il Macworld Expo di San Francisco di non voler appoggiare il format concorrente HD-DVD che, a detta di Jobs, non contiene alcun tipo di protezione contro la pirateria.
Apple offre un servizio di downloading di musica sul proprio sito iTunes Music Store, utilizzando il sistema di protezione DRM (Digital Rights Management). Il gruppo spera che Hollywood non proponga film con lo standard HD-DVD, fino a quando ai supporti non sarà integrato un sistema di protezione efficace. Ed è la stessa ragione per cui Apple, spiega Jobs, non intende fornire alcun computer dotato di un lettore HD-DVD.
Ad alcuni la presa di posizione di Jobs è apparsa strana, visto che non molto tempo fa aveva detto di volersi tener fuori dalla battaglia tra i due standard per i DVD del futuro. Ma ieri il presidente di Apple ha dichiarato: “i nostri utenti che creano contenuti digitali già in alta definizione non vedono l’ora di poter masterizzare DVD in alta definizione”.
Ricordiamo che Jobs è anche presidente dello studios cinematografico Pixar, che lo scorso anno ha rotto il proprio legame con la Disney. Quest¿ultima lo scorso dicembre ha annunciato il proprio supporto allo standard Blu-ray.
Intorno al Blu-ray ci sono i nomi di Dell, Sony, Hewlett-Packard, Hitachi, Mitsubishi, Panasonic, Philips, Samsung e LG, che contano anche sull’appoggio di alcuni importanti studios cinematografici, come Walt Disney Pictures and Television, Twentieth Century Fox e Sony Pictures.
Lo standard HD-DVD raggruppa, invece, Toshiba, Sanyo Electric e NEC.
I fautori dello standard HD-DVD sono ovviamente ben consapevoli di trovarsi di fronte a una squadra di colossi del settore dell’Information Technology e Home Consumer, ma confidano nei costi di produzione dei supporti, decisamente inferiori a quelli dei dischi Blu-ray. Come al solito sarà il mercato a chiarire i dubbi. Ma un gran peso avrà anche la scelta delle case cinematografiche.
Dalla loro, i fan del Blu-ray affermano che questo disco può contenere 25 gigabyte di informazioni per supporto a singolo strato (cinque volte gli attuali Dvd, ndr) e 50 gigabyte su supporti a doppio strato.
La luce laser blu usata per entrambe le tecnologie, Blu-ray e HD, ha una lunghezza d’onda inferiore a quella della luce rossa usata negli attuali registratori Dvd, e dunque consente di leggere e immagazzinare dati con una densità maggiore.
Sono già disponibili diversi dispositivi Blu-ray, mentre i primi prodotti HD-Dvd dovrebbero arrivare il prossimo anno.
I sostenitori dei due diversi formati stanno facendo pressione sulle case cinematografiche per convincerle ad adottare il proprio standard. Un po¿ come è successo venti anni fa per le videocassette tra i formati VHS e Betamax.
La battaglia per il successore del Dvd rischia però di trasformarsi in un boomerang per le major e per i produttori di dischi e lettori, poiché alla fine gli utenti tendono a scegliere il sistema a loro più comodo oppure approfittano di standard multipli.
Con i nuovi dischi ottici ad alta densità di informazione letti da un laser blu, le major sperano di riportare il business dell’home video nella mani della distribuzione di supporti fisici, di frenare la pirateria (i nuovi standard sono blindati in modo più efficace) e il file-sharing, rendendo molto più difficili le operazioni di ripping (acquisizione del file video sul pc) .
E puntano anche a convincere gli utenti ad acquistare un supporto ad alta definizione la cui qualità è chiaramente superiore a quella dei formati DivX e Xvid.
Per il momento il Blu-ray sembra in vantaggio: Sony e Disney sono giganti assoluti del mondo dell’entertainment, e sebbene HD-DVD sia supportato da diversi studios statunitensi, la maggior parte dei contenuti su DVD acquistati ogni anno dai consumatori è prodotta da marchi Buena Vista e da Disney stessa. A questo va aggiunto che Sony ha già dichiarato che la prossima playstation userà il Blu-ray.
Così, mentre i sostenitori di Blu-ray puntano sulle alleanze e sull’innovazione tecnologica per spingere il formato Dvd di nuova generazione, Toshiba e NEC credono fermamente nei costi ridotti e nella compatibilità come fattori che favoriranno la transizione.
La prova che questo è un trend in atto giunge dall’annuncio diffuso ieri proprio da Toshiba che, congiuntamente a Memory Tech, ha reso noto di avere sviluppato un Dvd in grado sia di memorizzare dati in formato tradizionale che nel nuovo standard HD-Dvd.
Il disco è a doppio strato (dual layer), uno leggibile dai drive tradizionali da 4,7 gigabyte e uno da 15 gigabyte riservato ai drive HD-Dvd. In questo modo chi non ha ancora acquisto un lettore di nuova generazione potrà comunque accedere a parte dei contenuti del disco. Chi avrà un lettore HD-Dvd avrà una maggiore quantità di filmati.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Dvd: Disney aderisce allo standard Blu-ray. Si inasprisce la battaglia per i supporti di prossima generazione
Dvd del futuro: quattro major di Hollywood si schierano con lo standard HD-Dvd, bocciando il Blu-ray
Blu-ray e HD-Dvd: guerra tra standard per i Dvd del futuro
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