Mondo
IBM ha annunciato la disponibilità di Blue Gene nel nuovo Deep Computing Capacity on Demand Center inaugurato a Rochester, nel Minnesota.
Questo nuovo Centro permetterà per la prima volta a clienti e partner di accedere in remoto a questo potente supercomputer attraverso una rete VPN (Virtual Private Network) dedicata pagando solamente l”effettiva capacità riservata, in assoluta sicurezza.
Anche se alcuni dei progetti di supercomputing più ambiziosi si stanno realizzando all”interno dei laboratori governativi, le potenzialità del Deep Computing sono di grande interesse per aree come la scoperta di farmaci, il design di prodotto, la simulazione e l”animazione, la modellazione finanziaria e meteorologica.
Il sistema – che occupa un solo rack e ha un ingombro orizzontale inferiore al metro quadrato – ha prestazioni di picco pari a 5,7 teraflops ed è ottimizzato in termini di densità di calcolo, assorbimento elettrico e scalabilità.
Collaborando con i propri business partner, IBM sta adattando Blue Gene a carichi di lavoro personalizzati in base alle esigenze di diverse discipline.
Molti laboratori nazionali e universitari stanno perfezionando una crescente quantità di applicazioni HPC nelle aree della biofarmaceutica, dell”idrodinamica, della chimica quantistica, della dinamica molecolare, della ricerca astronomica e spaziale, nonché della modellazione climatica.
Altre aree di interesse comprendono la modellazione finanziaria, la business intelligence, l”analisi del rischio e della conformità, gli studi aerodinamici e i processi di test e produzione.
Molte importanti produttori software come Novell-SuSe, LSTC e Allinea sono interessati ad adattare le proprie applicazioni per Blue Gene, mentre Etnus sta già mettendo a punto il proprio debugger parallelo TotalView su Blue Gene.
IBM ha inoltre collaborato con vari Business Partner per effettuare il porting delle loro applicazioni in modo da creare un ecosistema Blue Gene.
Gli altri centri statunitensi di IBM di Poughkeepsie (New York) e Houston, insieme al centro francese di Montpellier, sono accessibili ai clienti di tutto il mondo mediante una connessione VPN sicura via Internet.
I clienti possono accedere on demand a oltre 5.200 CPU Intel, AMD Opteron e IBM POWER su sistemi operativi Linux, Microsoft Windows e IBM AIX.
Il nuovo Centro di Rochester introduce oltre 2.000 CPU IBM PowerPC su tecnologia Blue Gene per carichi di lavoro basati su Linux.
Con il Deep Computing on Demand i clienti di tutto il mondo possono: variare rapidamente e temporaneamente la capacità di calcolo proporzionalmente alle esigenze di business; evitare forti investimenti iniziali e costi fissi a lungo termine, compresi quelli per gli aggiornamenti dei data center; migliorare il rapporto prezzo/prestazioni per le applicazioni che richiedono calcoli intensivi; far leva sulle risorse IBM e lasciare a IBM le responsabilità relative al possesso e alla gestione della tecnologia. (a.t.)
© 2005 Key4biz.it