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Le spese per la pubblicità sono cresciute del 6% nel 2004, sui sette più grandi mercati del mondo. Questo, quanto emerge nello studio Ad Barometer, reso pubblico ieri 7 marzo, che prevede una crescita del 3,3% su questi mercati per il 2005.
Queste spese hanno raggiunto i 248 miliardi nel 2004, vale a dire una somma superiore al precedente ¿picco storico dell¿anno 2000¿, precisa lo studio che ha raccolto i dati relativi agli Usa, Giappone, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, e Spagna. Si tratta di più dell¿80% del mercato mondiale.
In ottobre, Ad Barometer prevedeva una crescita del 5,3% delle spese per la pubblicità.
Per gli analisti, ¿il 2004 è stato un anno di ripresa per tutti i Paesi¿ e ricordano che l¿anno prima era stato di crisi per Francia, Germania e Giappone.
Gli Stati Uniti sono stati i driver di questo mercato con una crescita del 7,1%, mentre l¿Europa ha messo a segno un +4,4% e il Giappone ¿esce dalla recessione con un onorevole +3,9%¿.
La Francia si è posizionata un po¿ al di sotto della media europea con un +4%, sottolinea Ad Barometer, sostenendo che la grande sorpresa sono stati i risultati della Spagna, +10,2%.
I ricercatori sostengono che la ripresa del settore sia da attribuire a una crescita economica al di là delle previsioni per il primo semestre 2004, specie negli Usa e in Giappone, e alla congiunzione di avvenimenti sportivi e politici (Olimpiadi, europei di calcio, presidenziali in America).
La televisione si è avvantaggiata maggiormente di questa ripresa con un aumento della propria fetta di mercato (45%). Internet ha registrato un tasso di crescita del 28% per raggiungere il 4,2% del mercato mondiale, ¿una quota maggiore rispetto alla stampa professionale¿.
In ogni caso, tutti i media (quotidiani, riviste, radio), dopo diversi anni difficili, sono arrivati a registrare una crescita del 3-3,5%.
Secondo lo studio, la crescita proseguirà anche per il 2005, per il terzo anno consecutivo, del 3,3% a 257 miliardi di euro.
¿La crescita mondiale sarà ripartita meglio sui principali mercati di settore: +3,7% Usa, +3,3% Europa, +3% Francia, +1,5% Giappone. Sarà ripartita meglio anche tra i media: televisione +3.8%, riviste +2%, radio +2.9%”, precisa la ricerca.
Sarà tuttavia meno veloce, specie negli Usa, per via della prudenza degli inserzionisti ¿nonostante lo spettacolare ritorno all¿utile delle multinazionali¿.
¿Non ci sarà un ritorno all¿esuberanza pubblicitaria della fine degli anni ¿90¿, sottolinea Ad Barometer, la priorità resterà invece la capacità di gestire i costi marketing nei Paesi maturi in modo da indirizzare gli investimenti sui nascenti mercati asiatici.
Questo riguarderà soprattutto le industrie di grande consumo (alimentazione, igiene, bellezza) che rappresentano per tradizione il pilastro del mercato pubblicitario, precisa lo studio.
Infine, gli analisti sottolineano che ¿diversi fattori economici intervenuti nel 2004 (aumento dei prezzi dell¿energia, aumento dei tassi d¿interesse, svalutazione del dollaro rispetto all¿euro) hanno determinato un rallentamento economico nei Paesi sviluppati¿.
Ad Barometer è gestito da Interdeco, divisione del gruppo Hachette Filipacchi, e dall¿agenzia OMD France, della società Omnicom, leader mondiale nella comunicazione.
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