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Per la prima volta dalla nascita della comunicazione Internet, un blogger è stato accreditato alla Casa Bianca, per partecipare a un incontro con la stampa del portavoce Scott McClellan. Si tratta di Garrett Graff, 23 anni, autore di un blog di gran successo dedicato ai media.
Il giovane ha ottenuto il lasciapassare dopo settimane di polemica sulle modalità per essere accreditati. Graff infatti evidenziava le difficoltà della procedura e delle selezioni, contro quanto dicevano dalla Casa Bianca.
Il blogger informava regolarmente i propri lettori su come procedeva la vicenda. Ci sono volute una trentina di telefonate e l¿intervento del presidente dell¿Associazione dei corrispondenti della Casa Bianca, Ron Hutcheson, per avere l¿OK. E non solo, prima che Graff ottenesse l¿accredito c¿è voluto il contributo dell¿emittente americana CNN e del quotidiano Usa Today.
Si tratta di un precedente molto importante. Graff ha infatti spianato la strada alla considerazione dei blog come strumento di informazione a tutti gli effetti.
La Casa Bianca ha riconosciuto ufficialmente questo ruolo, un successo del resto già suffragato dall¿ultima campagna per le presidenziali.
Un sondaggio del Pew Internet and American Life Project, pubblicato ieri, ha infatti riconosciuto a Internet l¿importanza avuta nelle informazioni politiche durante le elezioni di novembre.
In cifre, nel 2004, il 29% circa degli adulti hanno usato Internet per avere notizie di politica. Si tratta di una stima interessante, se pensiamo che nel 2000 erano il 18% e solo il 4% nel 1996.
La televisione resta la principale fonte di informazioni degli elettori, ma il 18% tra questi dichiarano di aver avuto le maggiori informazioni dalla Rete, contro il 17% che invece si sono rivolti ai programmi radiofonici.
Internet è addirittura in diretta concorrenza con i quotidiani per quegli utenti che dispongono di una connessione a banda larga.
E¿ interessante sottolineare la crescita esponenziale del numero degli utenti Internet che spiega il successo dei blog. Ma altro importante elemento, è che questi diari virtuali si sono guadagnati la credibilità e il rispetto per quanto riportano.
Ricordiamo che alcune settimane fa, i bloggers hanno fatto due importanti vittime nel mondo americano dei media: Dan Rather, presentatore della CBS, e il direttore dell¿informazione della CNN, Eason Jordan.
Eason Jordan ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni, mettendo la parola fine a una disputa che si stava protraendo da troppo tempo.
Alla base di questa controversia, delle dichiarazioni poco chiare di Jordan sulla morte di alcuni giornalisti in Iraq, che lasciavano intendere un coinvolgimento diretto delle truppe americane.
Le controverse dichiarazioni di Jordan risalgono alla conferenza sulla democrazia e i media, nell¿ambito del WTO forum che si è tenuto a Davos il 27 gennaio. Ed erano state completamente ignorate dai giornalisti se non fosse stato che hanno fatto il giro della Rete, balzando da blog in blog.
Due settimane di attacchi e critiche su alcuni siti, come captainsquartersblog, easongate e nationalreviewonline, hanno accesso la polemica e sollevato un polverone sulla vicenda.
Le dimissioni di Jordan arrivano dopo quelle di un veterano dei media americani, Dan Rather. Il giornalista della CBS è stato accusato da alcuni bloggers d¿essersi servito di documenti falsi per rendere più credibile il suo reportage sui servizi militari di George W. Bush.
Secondo due studi americani realizzati lo scorso novembre, il 27% circa degli utenti Internet leggono i blog e sono 8 milioni gli americani che hanno un proprio diario digitale.
Il blog, che nasce dalla contrazione delle due parole inglesi Web e log, ha fatto la sua comparsa nella metà degli anni ¿90, ma il boom di questi diari digitali è molto recente. In America l¿esplosione si è avuta con l¿ultima campagna per le presidenziali.
Il termine comparirà dal prossimo anno nel dizionario Merriam-Webster, secondo cui ¿blog¿ è stata una delle parole di cui si è chiesta più spesso la definizione.
Il Merriam-Webster definisce i blog come siti Internet che ¿contengono una serie di opinioni personali, commenti e altri hyperlink di vario genere¿.
Il primo a sancire la potenza del blog è stato Bill Gates, che lo ha definito ¿il più rivoluzionario strumento di comunicazione degli ultimi anni¿, anche meglio delle email o dei classici siti Internet.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
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