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Procede spedito lo sviluppo degli standard e dei protocolli legati alla famiglia 802.11, mentre arrivano le prime proposte preliminari per l¿802.11s, una nuova specifica per le reti mesh wireless.
Le reti mesh (magliate) sono reti non gerarchiche senza distinzione tra server e client, in cui la rete viene creata dalle singole apparecchiature che comunicano tra di loro e si passano i dati sino a raggiungere il nodo di destinazione.
All”interno di questi network decentralizzati ogni utente rappresenta un nodo della rete, in grado di ricevere, (fungendo da client), ma al tempo stesso di ri-trasmettere (quindi di fungere da ripetitore), pacchetti di dati.
In questo modo, si realizza una sorta di sistema peer-to-peer che, facendo rimbalzare il segnale su uno o più nodi intermedi (il cosiddetto multi-hopping), permette la connessione fra due nodi altrimenti fuori portata fra loro.
La IEEE nel luglio del 2004 ha creato un apposito gruppo di lavoro, 802.11s Task Group, che ha di recente rilasciato un invito per la presentazione di proposte relative al protocollo.
Il termine ultimo per l¿approvazione dello standard 802.11s è ancora da definire, ma la prospettiva di uno standard rafforza la convinzione che le reti mesh abbiano un grande futuro e, soprattutto, che le tecnologie Wi-Fi ricopriranno un ruolo fondamentale anche in questo segmento.
Le reti magliate, spiega W. Steven Conner, wireless network architect di Intel e technical editor del task group 802.11s, sono già utilizzate in diverse realtà urbane (a Taipei e Rio Rancho, per esempio) e in alcuni settori industriali. Si tratta però di sistemi non interoperabili né adatti a un uso domestico o aziendale.
La proposta avanzata da Intel si basa sugli standard già esistenti, come i protocolli di trasmissione wireless 802.11a/b/g e 802.11i e integrerà funzioni extra per permettere ai nodi wireless di ¿scoprirsi¿ l¿un l¿altro, di autenticarsi, stabilire le connessioni e identificare la modalità più efficiente per una particolare attività.
Questo, spiega ancora Conner, ¿include anche la qualità del servizio, così ad esempio uno streaming video broadband può prendere una strada diversa dalla connessione Web per disporre di maggiore ampiezza di banda¿.
Un livello di ¿auto-configurazione¿ e ¿consapevolezza ambientale¿ che non solo contribuisce all¿efficienza della rete ma automatizza l¿intero processo di installazione e configurazione del sistema.
Intel sta anche introducendo l¿idea di Portali Mesh ¿ dispositivi in grado di connettere intere reti mesh ad altri network, potenzialmente sistemi non-mesh come le reti 802.11 classiche, i nuovi protocolli come l¿802.11n, i punti di accesso broadband o altre tecnologie wireless quali l¿Ultrawideband (UWB).
Secondo i dati della società di ricerca Frost & Sullivan, il mercato delle reti mesh potrebbe arrivare quest¿anno a 10,7 milioni di dollari rispetto ai 2,8 milioni di dollari nel 2003.
Il processo di standardizzazione dovrebbe portare a una proposta industriale entro l¿inizio del 2007 e alla ratificazione entro l¿anno successivo.
Intel punta a promuovere l¿idea di un set di standard core in grado di operare con piccole ¿maglie¿ composte da circa 25 nodi statici in stretta prossimità, ma nel contesto di un framework estensibile che permetta l¿implementazione di diversi modelli di rete.
Limitando le funzioni core iniziali ¿ spiega Intel ¿ gli adattatori di rete e i dispositivi elettronici attualmente in circolazione potranno gestire meglio i nodi della rete e non bisognerà praticare sostanziali cambiamenti sulle attrezzature hardware compatibili con lo standard 802.11s.
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