Europa
Alla fine di una crisi che per gli addetti ai lavori sembrava interminabile, il settore ICT si avvia verso il Cebit 2005 con prospettive più che confortanti.
Il Salone di Hannover, che si aprirà la settimana prossima, promette di essere l¿evento di consacrazione del rinnovato stato di forma del mercato dell¿informatica e delle telecomunicazioni.
L¿ottimismo è confermato dall¿ultimo rapporto Eito, secondo cui l¿Europa raggiungerà quest¿anno livelli di crescita superiori a quelli di Stati Uniti e Giappone e rappresentare entro la fine del 2005 il 32,1% del mercato ICT mondiale.
Tradotto in soldoni, il mercato dell¿Information and Communication Technology, dovrebbe produrre un fatturato pari a qualcosa come 620 miliardi di euro e crescere del 4%, rispetto al +3,3% dello scorso anno.
Prospettive allettanti che fanno ben sperare per il futuro dell¿industria europea, che per la prima volta si trova in una posizione da fare invidia ai Paesi iper tecnologici come il Giappone.
L¿hi-tech, insomma, è diventato il motore primario della crescita del Vecchio Continente, e dovrebbe continuare crescere a un tasso doppio di quello dell¿economia.
La forte crescita dell¿ICT . secondo l¿Eito – è sostenuta dalla forte domanda in tutti i settori chiave delle tecnologie dell¿informazione: le aziende europee cominciano a investire non più per ridurre i costi ma allo scopo di ottenere dei vantaggi competitivi grazie alle innovazioni.
Il settore informatico, a sua volta, è supportato da cicli di vendita rivitalizzanti, mentre nuove infrastrutture conducono il mercato software a una crescita maggiore della media.Sul mercato delle telecomunicazioni, la diffusione della banda larga è accelerata dai servizi dati, dai video e da altri tipi di contenuti digitali sia nella telefonia fissa che in quella mobile.
I motori di questa crescita sono le cosiddette ¿autostrade¿ della banda larga (cavo, Adsl, Umts, wireless Lan, WiMax, Tv via satellite, IPTv, ecc.).
Ma la vera sfida di quest¿anno, almeno per quel che riguarda le telecomunicazioni, sarà quella di fare dell¿Umts una tecnologia di massa: secondo le ultime ricerche, i telefonini 3G rappresentano ancora un settore di nicchia ed è per questo che gli operatori vogliono rilanciare la tecnologia, magari cominciando a enfatizzare l¿intera gamma di funzionalità di cui è capace e (diremmo noi) non solo puntando sulla videochiamata.
Un altro grande tema che non mancherà di attrarre l¿attenzione di pubblico e addetti ai lavori presenti al Cebit, sarà quello della convergenza tra informatica, telefonia ed elettronica di consumo che sta contribuendo a sfocare sempre più i confini tra Pc, televisore e telefonino.
Come gli anni precedenti, il Cebit farà anche posto ai problemi specifici delle piccole e medie imprese e della sicurezza informatica.
Come segno del rinnovato interesse verso tutti i temi che ruotano attorno all¿ICT, il Cebit vedrà quest¿anno l¿ampia presenza di società straniere: 3.293 per lo più asiatiche.
In totale, dal 10 al 16 marzo, secondo la società organizzatrice dell¿evento – Deutsche Messe ¿ saranno presenti 6.270 aziende che avranno a disposizione uno spazio di 309 mila metri quadri.
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