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Sulla scia di quanto Google già fa da tre anni a questa parte, anche Yahoo ha annunciato l¿apertura del suo motore di ricerca agli sviluppatori indipendenti, che potranno accedere alle interfacce API (Application Programming Interfaces) e sviluppare applicazioni compatibili con i software proprietari della compagnia, inclusi il motore di ricerca, le applicazioni foto e video, gli strumenti pubblicitari e di ricerca locale.
I dati tecnici necessari per sviluppare le applicazioni capaci di sfruttare una o più funzionalità dei prodotti Yahoo e Overture, sono raggruppati in una sorta di biblioteca battezzata Yahoo Search Developer Network, raggiungibile all¿indirizzo http://developer.yahoo.com/.
Inoltre, il network fornirà modelli di codice e strumenti per condividere idee e capacità, nonché la possibilità di visionare le applicazioni scritte e distribuite dagli sviluppatori.
La società californiana spera in questo modo di creare una comunità che svilupperà nuove applicazioni per promuovere i suoi strumenti di ricerca.
¿Abbiamo lavorato accanto alla comunità di sviluppatori per creare un nuovo programma destinato a stimolare la discussione aperta, le sperimentazioni e lo sviluppo di nuove applicazioni di ricerca¿, ha spiegato David Ku.
In questo modo ¿ aggiunge Eckart Walther ¿ ¿non facciamo che semplificare il lavoro di terze parti che volessero sviluppare servizi a valore aggiunto per la ricerca¿.
A differenza di Google, Yahoo non metterà a disposizione degli sviluppatori indipendenti la sua barra di ricerca ma garantisce che ci sarà libero accesso agli strumenti di verifica ortografica e alle API della filiale Overture, i cui programmi generano i link sponsorizzati abbinate alle pagine di ricerca.
Aprendo le interfacce di Overture agli sviluppatori indipendenti, darà, per esempio, la possibilità di creare un programma per illustrare come funzionano le campagne pubblicitarie per parola chiave.
I servizi Overture saranno tra l¿altro pienamente integrati in quelli del portale e verranno ribattezzati ¿Yahoo Search marketing Solutions¿.
Già in vigore negli Usa, la nuova dicitura ¿ che evidenzia la volontà di raggruppare tutte le soluzioni sotto un unico marchio – verrà presto applicata anche in Europa.
Il tutto con l¿intento di integrare e semplificare la pubblicità su Internet.
Il 2 marzo, tra l¿altro, Yahoo ha festeggiato il suo decimo compleanno: un traguardo che non proprio tutti si sarebbero aspettati, vista la fine fatta da molte delle società della new economy, nate tutte più o meno in quegli anni.
A dire il vero, i due fondatori di Yahoo, David Filo e Jerry Yang, studenti e dottorandi di ingegneria elettronica all”Università di Stanford, hanno iniziato la loro guida al Web nell”aprile 1994.
All”epoca si trattava ancora di uno strumento riservato al loro uso personale, che consentiva di trovare sul web le fonti delle informazioni di loro interesse.
In breve tempo, si resero conto che i loro elenchi stavano diventando sempre più importanti e difficili da gestire e così Yahoo ¿ che dovrebbe significare “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”, cioè “Ancora un oracolo ufficioso strutturato gerarchicamente” ¿ venne trasformato in una banca dati concepita come risposta alle esigenze di milioni di utenti che iniziarono ad usare il servizio.
Ma la svolta si ha solo all”inizio del 1995, quando Marc Andreessen, cofondatore di Netscape Communications (con sede a Mountain View, in California), propose a Filo e Yang di trasferire i loro file sui potenti server di Netscape.
Oggi, Yahoo! organizza e recensisce gerarchicamente le informazioni del Web per decine di milioni di computer collegati al Web. Il San Jose Mercury News notava recentemente che “Yahoo! è molto vicino allo spirito dell”opera di Linneo, il botanico del XVIII secolo il cui sistema di classificazione pretendeva di organizzare la natura”.
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