Europa
Continua la crescita del mercato mondiale dell¿ICT che sembra sia definitivamente uscito dalla crisi che ha interessato il settore tra il 2001 e il 2003.
Nel 2004, il mercato è cresciuto del 3,3%, mentre per quest¿anno è atteso un progresso del 4,3%: un tasso di sviluppo più rapido persino rispetto al Giappone e agli Stati Uniti, che dovrebbe ripetersi anche il prossimo anno, quando dovrebbe attestarsi al 4,8%.
I dati sono quelli emersi dal Rapporto stilato dall¿Osservatorio europeo delle Tecnologie dell¿Informazione, presentato ieri a Bruxelles alla presenza del commissario europeo Viviane Reding.
¿I mercati ICT sono usciti definitivamente dalla crisi del periodo 2001-2003¿, ha dichiarato il presidente Eito, Bruno Lamborghini, sottolineando il nuovo ruolo dello scenario multimediale digitale e il potenziale dello sviluppo del settore in Europa.
La forte crescita dell¿ICT è sostenuta dalla forte domanda in tutti i settori chiave delle tecnologie dell¿informazione: le aziende europee cominciano a investire non più per ridurre i costi ma allo scopo di ottenere dei vantaggi competitivi grazie alle innovazioni.
Il settore informatico, a sua volta, è supportato da cicli di vendita rivitalizzanti, mentre nuove infrastrutture conducono il mercato software a una crescita maggiore della media.
Per quanto riguarda i servizi ¿ si legge nel Rapporto Eito ¿ il segmento dell¿outsourcing continua a essere quello a crescita più veloce.
Sul mercato delle telecomunicazioni, la diffusione della banda larga è accelerata dai servizi dati, dai video e da altri tipi di contenuti digitali sia nella telefonia fissa che in quella mobile.
I motori di questa crescita sono le cosiddette ¿autostrade¿ della banda larga (cavo, Adsl, Umts, wireless Lan, WiMax, Tv via satellite, IPTv, ecc.).
Tutte queste tecnologie, spiega ancora Lamborghini, ¿vanno verso la standardizzazione via IP (protocollo Internet) e hanno come obiettivo quello di permettere l¿accesso a qualsiasi dato, sempre dovunque e attraverso qualunque sistema¿.
Si tratta dunque di un circolo virtuoso, in cui ¿gli investimenti nello sviluppo delle infrastrutture Adsl, Umts e di Tv digitale sostengono la crescita nel settore delle telecomunicazioni¿.
L¿ingresso di nuovi paesi membri nella Ue avrà un impatto molto positivo sui mercati da qui al prossimo anno, stimolando in particolare le spese delle amministrazioni (locali e centrali), del settore educativo e nelle piccole e medie imprese (PMI).
Il processo di privatizzazione delle imprese pubbliche, dice ancora l¿Eito, è quasi concluso, tuttavia, il livello degli investimenti stranieri diretti rimane alto.
Combinando queste tendenze, si può dire che l¿Europa nel suo complesso rappresenti il 32,1% del mercato mondiale ICT nel 2005, anche se bisogna fare le opportune distinzioni paese per paese.
La crescita maggiore nel corso di quest¿anno è attesa in Irlanda, con circa il 6,1%, e in Gran Bretagna, con circa il 4,6%, a fronte di una media europea del 4%. Tra i nuovi Paesi membri, la crescita più forte si registrerà in Polonia (10,1%) e i Paesi Baltici (9,2%).
Per quanto riguarda invece il mercato mondiale ICT, l¿Europa dovrebbe conoscere nel 2005 una crescita (4,1%) maggiore di quella degli Usa (+3,9%) e del Giappone (+2,7%). La crescita nel resto del mondo dovrebbe attestarsi a un +6,2% in particolare grazie all¿espansione del mercato ICT cinese.
I mercati mondiali ICT mostreranno per il prossimo sfuturo una crescita sostenuta: gli esperti dell¿Eito prevedono un +4,2% nel 2005 e il 4,9% nel 2006 per il settore delle tecnologie dell¿Informazione e del 4,4% e 4,7% per le telecomunicazioni.
La crescita mondiale è legata a delle nuove prospettive e nuove opportunità: la separazione tradizionale del mercati in tecnologie dell¿informazione, telecomunicazioni, consumer electronics e nuovi media, converge di pari passo ai progressi dello scenario digitale.
Le catene di valore digitale diventano sempre più reti di valore.
È questo uno dei fenomeni analizzati dallo studio Eito 2005 sul mercato e la distribuzione dei contenuti on line nell¿Europa occidentale.
Lo studio analizza lo stato attuale del mercato, ancora ai primi passi, soprattutto in rapporto ai contenuti non in linea. Concentrandosi sui consumatori, che hanno l¿impatto maggiore sulle tecnologie digitali, l¿Eito analizza motori di crescita e ostacoli che influenzano lo sviluppo dei contenuti digitali e la loro distribuzione.
Basandosi sugli attuali profitti dei contenuti ¿off-line¿, l¿analisi identifica un enorme potenziale di crescita per il mercato dei contenuti on line.
Dal punti di vista dell¿industria, i contenuti sono sempre più importanti dal momento che il mercato si evolve dall¿accesso e la comunicazione verso una nuova fase dove i servizi a valore aggiunto e i contenuti sono essenziali per guidare il consumatore verso nuove spese e quindi creare una crescita dei profitti.
Secondo Bruno Lamborghini, lo scenario digitale rappresenta un obiettivo importante in vista della rifocalizzazione dell¿Agenda ICT europea.
L¿ICT è una componente chiave della strategia di Lisbona, il principale motore di crescita e produttività dell¿Europa.
Di più, ¿la piena diffusione dell¿accesso a banda larga in tutte le regioni dell¿Europa è uno degli aspetti su bisogna concentrarsi, per evitare un ¿broadband divide¿¿, spiega ancora Lamborghini.
Altri elementi chiave sono lo sviluppo dell¿industria dei contenuti digitali e dei servizi on line a valore aggiunto, le reti di comunicazione inter-europee, lo sviluppo di nuove competenze e una nuova forma di imprenditorialità.
¿L¿Europa ha il potenziale di raggiungere gli obiettivi ambiziosi che si è posta, diventando una fiorente società della conoscenza con 500 milioni di persone¿, conclude Lamborghini.
© 2005 Key4biz.it