Europa
Rash finale per l¿inchiesta della Commissione europea sui finanziamenti del governo tedesco a favore della Tv pubblica.
Ma a movimentare tutto è intervenuto l¿ARD, organismo che raggruppa la radiotelevisione pubblica d¿oltre-Reno, che ha contestato apertamente le argomentazioni avanzate dai servizi antitrust della Ue.
Secondo quanto riporta il quotidiano francese Le Figaro, mentre il governo tedesco sarebbe impegnato ad adottare tutti i provvedimenti necessari per conformarsi alle posizioni di Bruxelles, il presidente dell¿ARD, Thomas Gruber, ha fatto sapere che starebbe valutando l¿idea di fare ricorso contro la posizione della Ue davanti alla Corte di Giustizia europea.
Si tratta di una battaglia importante per il futuro dell¿audiovisivo pubblico tedesco. La Commissione Ue, adita dall¿unione delle televisioni e delle radio private VPRT, ritiene che l¿uso del canone per finanziare la presenza su Internet del servizio pubblico sia ¿illegale¿.
In un¿intervista rilasciata alla rivista professionale Promedia, Thomas Gruber sottolinea che la Germania rispetterà quanto deciso da Bruxelles, aggiungendo però che non esclude il ricorso davanti alla Corte di Giustizia, se la Commissione farà passare il canone come ¿aiuto di Stato¿.
Verena Wiedemann dell¿ARD ha fatto presente che nell¿era della convergenza, il servizio pubblico non può non avvantaggiarsi di questa evoluzione ed essere così escluso da Internet. Insomma non ci si aspettava un verdetto così categorico.
L¿ARD ha infatti lamentato la severità della linea seguita dal nuovo Commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroos, che ha sostituito Mario Monti.
Il 16 febbraio scorso, alcuni rappresentanti dell¿ARD hanno incontrato il commissario, ma la posizione è rimasta la stessa.
La Commissione ritiene infatti che il sistema dell¿ARD per l¿allocazione dei fondi pubblici a favore di prestazioni editoriali su Internet manchi di trasparenza.
Secondo quanto riporta Le Figaro, dopo aver raggruppato in diverse filiali le proprie attività commerciali, l¿ARD punta ad adottare un codice di condotta sul modello della BBC e delle sue ¿fair trading guidelines¿.
Il governo tedesco dispone adesso di tre mesi per rispondere alla Commissione europea. Gli osservatori dicono che una risposta da parte della Germania potrebbe addirittura arrivare nei prossimi giorni, segno che c¿è l¿intenzione di regolare in fretta questo caso.
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