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Secondo uno studio condotto da Jupiter Research, i telefonini intelligenti conosceranno da qui ai prossimi 5 anni una ¿bella¿ crescita, destinata a eclissare il già malconcio settore degli assistenti personali digitali.
La crescita media annuale degli smartphone si stabilirà attorno al 28%, per rappresentare nel 2009 il 9,3% delle vendite totali di telefonini, contro il 3,7% del 2004.
Lo sviluppo del settore sarà motivata dai ¿bisogni¿ espressi dagli utenti, che per evitare di trasportare diversi apparecchi, preferiranno optare per un solo dispositivo che convogli il maggior numero possibile di funzioni.
La più importante, tuttavia, resta la possibilità di effettuare anche telefonate: funzione per cui gli smartphone sono sempre più preferiti ai Pda.
Sicuramente, spiega Jupiter, gli smartphone non sostituiranno i dispositivi dedicati come i telefonini, i lettori digitali o le console per i giochi.
Secondo lo studio, però, il 62% dei consumatori intervistati ha confermato di preferire un singolo dispositivo che garantisca altre funzionalità oltre alla telefonia anche se queste funzionalità compromettono le funzioni avanzate, la misura o la durata delle batterie.
Il 74% degli utenti ha riferito comunque che le funzioni telefoniche restano al primo posto, indicando chiaramente che qualsiasi caratteristica avanzata non deve compromettere la possibilità di telefonare.
¿Sebbene il nostro studio indichi che i consumatori sono disposti a portarsi dietro fino a tre apparecchi, essi preferiscono avere un singolo dispositivo integrato che fornisca funzioni di telefonia¿, spiega Michael Gartenberg, Vice President e Research Director di Jupiter Research.
¿La chiave del successo, risiede nella comprensione di quali caratteristiche sono importanti per i consumatori in un dato contesto e nel fornirle facendo attenzione a non compromettere la funzione chiave, che resta la telefonia¿, conclude Gartenberg.
Il successo degli smartphone fa da contraltare alla contrazione nelle vendite di Pda, che sarebbe alla base della decisione di Sony di uscire definitivamente dal mercato.
Il colosso giapponese dell¿elettronica di consumo aveva annunciato lo scorso anno la propria intenzione di interrompere la produzione della serie Cliè e la sua distribuzione nel mondo, per continuarne la vendita solo in Giappone.
Il gruppo ha ora confermato che le vendite verranno interrotte dal prossimo luglio anche sul mercato domestico.
“Il mercato è invaso dai cellulari e da altri dispositivi che possono offrire funzioni simili, rendendo difficile ai Pda mantenere la loro posizione sul mercato”, ha spiegato una portavoce di Sony.
I Pda sarebbero inoltre troppo cari per poter competere con gli altri dispositivi in circolazione e Sony vuole tornare a concentrarsi sul suo core business: all¿orizzonte anche la possibilità di abbandonare il settore dei televisori al plasma.
Secondo IDC, nel corso del primo trimestre 2004, il numero dei palmari venduti è stato inferiore dell”11,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 33% rispetto all¿ultimo trimestre 2003.
Fra il 2003 e il 2004 le vendite di digital assistant senza funzionalità telefoniche perde addirittura 13 punti passando da 10,6 milioni a 9,2 milioni di unità.
In particolare, Sony ha registrato un¿enorme contrazione della propria quota di mercato, passata al 9,3%, rispetto al 57,2% del trimestre precedente e al 49,6 dello stesso periodo del 2003.
Tra coloro che hanno pagato di più c”è stata anche PalmOne che ha perso il 38,7% del mercato rispetto all”ultimo trimestre del 2003, scendendo dal 39,4 al 36,1%.
Anche HP ha subito un calo delle vendite rispetto al trimestre precedente, ma su base annua è riuscita comunque a crescere del 24,8% e ora controlla il 25,7% del mercato.
La decisione di Sony metterà in ulteriore difficoltà PalmSource, dal momento che i PDA Sony sono ¿motorizzati¿ dai sistemi operativi della società, di cui Sony ha acquisito il 6% del capitale nel 2002.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Sony abbandona il mercato dei Pda, tranne in Giappone. Prossima un´alleanza con Microsoft?
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