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La International Electrotechnical Commission ha appena pubblicato un nuovo Standard Internazionale che i produttori di telefonini e di dispositivi wireless possono utilizzare per garantire che i loro prodotti aderiscano ai limiti SAR internazionali.
Lo standard identifica i metodi da utilizzare per misurare i limiti SAR e armonizza le pratiche e i metodi adoperati in tutto il momdo.
Il SAR (Specific Absorption Rate ¿ tasso specifico di assorbimento), come chiarisce il Mobile Manufacturers Forum, è l¿unità di misura della quantità di energia RF (radiofrequenza) assorbita dal corpo umano quando si utilizza un cellulare.
Nonostante il SAR sia determinato al più alto livello di potenza emesso, in ambiente di laboratorio, il SAR effettivo di un telefono durante l¿uso può essere notevolmente inferiore a tale valore.
I telefonini, infatti, sono progettati per utilizzare solo la potenza minima necessaria per raggiungere la rete. Di conseguenza, più si è vicini a una stazione base maggiori saranno le probabilità che il valore SAR effettivo sia basso.
La IEC spiega che il nuovo standard sarà utilizzato dai produttori di cellulari, dai laboratori, dai regolatori delle telecomunicazioni e dagli amministratori sanitari, ma a trarne i maggiori vantaggi saranno per gli utenti finali.
In particolare, l¿Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è molto attenta alla questione dei campi elettromagnetici a radiofrequenza (EMF) e alle loro ripercussioni sulla salute.
Come parte del suo programma per la protezione della salute pubblica e in risposta alle preoccupazioni relative all¿esposizione alle frequenze elettromagnetiche, l¿OMS ha creato nel 1996 l¿International EMF Project per determinare le prove scientifiche dei possibili effetti dei campi elettromagnetici nel raggio di frequenza tra 0 e 300 GHz.
Il progetto EMF incoraggia la ricerca specializzata, per colmare i gap nella conoscenza e facilitare lo sviluppo di standard che limitino l¿esposizione EMF a livello internazionale. L¿obiettivo finale dell¿OMS è quello di rilasciare chiare raccomandazioni agli Stati membri così che si possano attuare legislazioni adeguate in materia.
La IEC fa parte del progetto EMF ed è stata incoraggiata proprio dall¿OMS a sviluppare standard di misurazione delle emissioni EMF.
Spiega Alex Miller, ingegnere del TUV Product Service britannico, che il SAR di un dispositivo wireless può essere misurato in due modi: utilizzando dei robot e degli adeguati strumenti di misurazione oppure attraverso dei modelli matematici.
La maggior parte dei test SAR riguardano l¿esposizione della testa: il limite raccomandato dal Consiglio dell”Unione Europea è pari a 2,0 W/kg, calcolato su una media di dieci grammi di massa.
Negli Stati Uniti e in diversi altri Paesi, il limite è 1.6 W/kg su 1 grammo.
Secondo una ricerca appena pubblicata dalla Radiation and Nuclear Safety Authority (STUK) finlandese, i telefonini prodotti dalle più note società della telefonia mobile mondiale mostrano comunque una quota specifica di assorbimento (SAR) molto inferiore ai 2 watt per chilogrammo.
I 28 modelli finora analizzati (da Samsung a Nokia e Motorola) variano tra i 0,45 e 1,12 watt per chilogrammo: livelli ai quali i tessuti della testa non possono scaldarsi in modo significativo.
La questione delle conseguenze dell¿esposizione ai campi elettromagnetici dei telefonini resta tuttavia un argomento molto controverso e sebbene non vi sia alcuna evidenza scientifica sui rischi a lungo termine, molti studi raccomandano un uso prudente del cellulare,soprattutto per quanto riguarda i bambini.
L¿industria del wireless ha comunque sempre smentito che ci possano essere delle connessioni tra l¿uso del telefonino e l”alterazione nel funzionamento delle cellule, ma sono in molti a sostenere che c¿è bisogno di studi più approfonditi.
Il nuovo Standard Internazionale IEC 62209-1 è stato sviluppato congiuntamente dall¿IEC, dalla European Committee for Electrotechnical Standardization (CENELEC) e dalla IEEE.
Si tratta del primo di una serie di standard multi-part e copre i dispositivi, come ad esempio i telefonini, con un raggio di frequenza da 300 MHz a 3 GHz.
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