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Televisione e qualità non sembrano andare più d¿accordo, ma gli Stati Uniti hanno detto basta e dopo il prontuario della parolaccia che può essere detta in Tv, ecco che arrivano le nuove disposizioni per colpire ¿l¿indecenza¿ televisiva.
Il Congresso americano infliggerà fino a 500.000 dollari di multa per ogni trasmissione televisiva o radiofonica ritenuta ¿indecente¿.
A un anno dalla polemica accesa dalla tetta di Janet Jackson, balzata maliziosamente fuori dal corpetto della cantante durante una puntata del Superbowl, ecco che il puritanismo bussa nuovamente alle Tv degli americani.
Il Congresso ha adottato mercoledì, 16 febbraio, con una schiacciante maggioranza (389 voti contro 38) una proposta di legge che eleva da 32.500 dollari a 500.000 la multa che può essere inflitta a una stazione radio o a un¿emittente televisiva. Stesso ammontare della multa per gli artisti colpevoli.
¿Le famiglie devono essere sicure che, quando guardano la televisione, non saranno esposte al rischio di imbattersi in atti o dichiarazioni indecenti¿, ha spiegato il repubblicano Shelley Moore Capito.
La nuova proposta di legge inoltre conferisce alla Federal Communications Commission (FCC) il potere di revocare la licenza di trasmettere a un emittente televisiva che ha infranto la legge per più di tre volte.
I sostenitori della legge hanno dichiarato che la decisione di irrigidire le disposizioni normative non è correlata a quanto successe il 1° febbraio 2004 quando, durante la finale del campionato americano di calcio, che aveva catalizzato milioni di telespettatori, ¿accidentalmente¿ scivolò la spallina del top di Janet Jackson.
Il video di quella puntata del Superbowl fece il giro del mondo in un batter di ciglia e in America aprì un aspro dibattito.
Altro riferimento va anche a Bono, cantante degli U2, che due anni fa, ricevendo un premio al Golden Globes, si fece scappare una parolaccia.
¿Per molte famiglie americane è la goccia che fa traboccare il vaso¿, ha commentato il repubblicano Todd Akin, che ha sottolineato che ¿per questo tipo di volgarità, non esistono scuse¿.
Ma dall¿opposizione si sono levate le prime polemiche. Bernard Sanders, deputato eletto nelle liste indipendenti, ha manifestato la propria agitazione: ¿Sono sempre più intimorito da questo culto della censura esercitato dalle grandi società dai media e adesso anche dal governo¿.
Sanders ha parlato di un ¿blocco insidioso¿ alla libertà d¿espressione sulle frequenze radiofoniche e televisive.
¿L¿oscenità¿ è ufficialmente bandita negli Stati Uniti, così come le trasmissioni ¿indecenti¿, che sono state vietate durante le fasce di più alto ascolto.
Da un anno, la FCC sta andandoci pesante con le sanzioni: nel 2004 ha inflitto circa 8 milioni di dollari di multe, contro i 440.000 dollari del 2003, mentre si riduce il numero delle trasmissioni sanzionate, che passano da 375 a 314.
A seguito del caso Jackson, la Commissione federale per le Comunicazioni ha comminato una multa record da 550.000 dollari, severità giustificata, secondo l¿allora presidente Michael Powell, dall¿esplosione delle denunce dei consumatori, che superavano il milione.
Ma questo movimento di ¿pulizia della televisione¿, non si è fermato alle denunce. Le associazioni di difesa della famiglia stanno facendo ferro e fuoco per far levare dai palinsesti film e telefilm considerati eccessivamente violenti o troppo volgari.
Lo scorso inverno non è stato mandato in onda un episodio di E.R. perché c¿era una scena in cui si vedeva il seno di una signora anziana.
Lo scorso novembre, una decina di emittenti del network ABC hanno rinunciato a trasmettere il film di Spielberg ¿Salvate il soldato Ryan¿, avanzando come scusa l¿eccessiva violenza di alcune immagini e i dialoghi volgari.
¿Lasciamo che gli adulti continuino a guardare trasmissioni televisive che non siano ritoccate in modo da risultare adatte tanto a un bambino di cinque anni, quanto a dei genitori eccessivamente pudichi¿, ha sottolineato con una certa foga il democratico Henry Waxman. Lamentando che si interviene contro Tv e artisti indecenti, ma non si dice nulla delle case farmaceutiche che a tutte le ore del giorno e della notte mandano spot sui disagi da erezione.
Anche senza fare i bacchettoni di turno, bisogna francamente ammettere che questa Tv spazzatura ci ha seccati. Ma la censura degli americani ci sembra oltremodo eccessiva. Più che levare le tette dalla televisione, che hanno fatto sempre audience, dobbiamo ammetterlo, bisognerebbe puntare a una televisione di qualità, di spessore.
Del resto non credo che nessun ragazzo abbia mai avuto delle conseguenze psicologiche per aver visto un seno nudo o sentito una parolaccia in Tv, visto ciò che ci circonda.
Da noi, può accadere che nella prima puntata di Scherzi a Parte, la presentatrice Alessia Marcuzzi si presenti con noncuranza con un capezzolo fuori dal top e sollevi solo un mucchio di risate.
Il punto è che la televisione non può essere fatta solo di questo. Certo esiste poi un limite del cattivo gusto che si preferirebbe non andasse superato, ma questo vale non solo per la televisione, ma per tutte le cose.
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