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Sembra essere a una svolta la vicenda Wind: il fondo statunitense Blackstone avrebbe infatti presentato un¿offerta da quasi 13 miliardi di euro per prendere il controllo dell¿operatore telefonico italiano.
A renderlo noto, il Financial Times, secondo cui la conclusione dell¿accordo è ormai quasi certa, anche se l¿amministratore delegato di Enel, Paolo Scaroni, ha ribadito che la società non ha ancora ricevuto nessuna offerta formale.
¿Abbiamo ricevuto manifestazioni d”interesse ma nessuna offerta formale¿, ha commentato Scaroni.
¿Finita l”operazione Terna – ha precisato ancora l¿ad – inizieremo ad occuparci dell”Ipo di Wind, prevista entro diciotto mesi. Se nel frattempo riceveremo un”offerta concreta ritenuta migliorativa rispetto all”Ipo, la prenderemo in considerazione¿.
Secondo il quotidiano della City, tuttavia, il fondo americano punta ad acquisire immediatamente il 62,5% di Wind, attualmente controllato da Enel Investment Holding, per poi rilevare in un secondo momento un ulteriore 7% del capitale dalla stessa Enel.
L”operazione prevede un pagamento iniziale di 7,9 miliardi euro, oltre ai 4,9 miliardi di debito.
Al momento, Blackstone agisce in solitaria ma non è escluso l¿ingresso di altri partner per concludere l¿operazione.
Se Enel dovesse ritenere congrua l¿offerta, si tratterebbe della maggiore operazione di Leverage buy-out mai portata a termine in Europa, la seconda al mondo dopo l”acquisto della Rjr Nabisco da parte della Kohlberg Kravis Roberts nel 1989 per 31 miliardi di dollari.
Si fa dunque più concreto il disimpegno di Enel dall¿operatore, seconda realtà italiana della telefonia fissa e terza del mobile.
Il gruppo arriva da mesi di intense trattative che hanno coinvolto ¿ anche recentemente – Cesare Romiti, a capo del Consorzio Weather Fund di cui fa parte la famiglia egiziana Sawiris (che controlla l¿operatore Orascom), Wilbur Ross della holding newyorchese WL Ross & Co., e il tycoon franco-vietnamita Philippe Nguyen, del fondo di private equity Ipe-Investors.
Le indiscrezioni volevano interessati all¿acquisto di Wind anche l¿ex partner France Telecom e l¿operatore Internet Fastweb.
Il primo ha poi smentito, mentre Fastweb si è tirato indietro, ritenendo troppo onerose le richieste di Enel.
Un andirivieni di rumors e smentite, sullo sfondo del quale Enel ha sempre ribadito che la strada prescelta è quella dell¿Ipo, da realizzare entro il prossimo anno.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Caso Wind: France Télécom smentisce i rumors sull´offerta di 13,5 mld di euro
Caso Wind: Enel respinge l¿offerta della cordata Romiti. La strada maestra resta quella dell¿Ipo
Caso Wind: Fastweb si ferma. Troppo onerose le richieste di Enel
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Enel unico azionista di Wind
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