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I lettori MP3 ¿ l¿iPod su tutti – sono stati la rivelazione commerciale dello scorso anno. Ecco perché i produttori di telefonini sono sempre più orientati verso il mercato musicale, come prossima speranza per rilanciare le vendite nei saturi mercati occidentali.
La vetrina offerta in questi giorni dal 3GSM World Congress di Cannes ha permesso a operatori e costruttori di rivelare i loro nuovi gioielli, ossia telefonini in grado di scaricare direttamente la musica attraverso le reti wireless e di conservarla o trasferirla successivamente su un altro supporto (Pc o CD).
Tra gli altri, Sony Ericsson ha annunciato il prossimo lancio di telefonini-lettori sotto il brand Walkman (rilanciato recentemente dalla Sony in ricordo del gadget che più di tutti ha rivoluzionato il modo di ascoltare la musica) e sfruttando il catalogo della Sony BMG, seconda major a livello mondiale.
Il primo Walkman firmato Sony Ericsson sarà annunciato a marzo.
L¿evento che più ha fatto parlare di sé è tuttavia l¿alleanza tra la Nokia e la Microsoft – due top player nei rispettivi settori – che prevede l¿integrazione del lettore Windows Media 10 nei telefonini della casa finlandese.
Nokia è stata a lungo restia a un simile passo: le due società si danno battagli da anni nel settore degli smartphone: Nokia utilizza nei suoi smartphone un sistema operativo di produzione propria (Symbian) e Microsoft non ha mai ricevuto grandi segnali di accoglienza nel mondo della telefonia mobili, i cui protagonisti temevano la nascita di un nuovo monopolio.
Il recente annuncio di un telefonino Motorola compatibile con iTunes ¿ l¿E1060 ¿ potrebbe comunque aver avuto una parte decisiva nel cambiamento di rotta.
Nokia, inoltre, non integrerà l¿intera piattaforma Windows, tant¿è che il gruppo ha appena annunciato l¿estensione di un accordo con la RealNetworks per l¿integrazione delle tecnologie Helix in un numero maggiore di telefonini Nokia.
Questi accordi non rappresentano in sé una svolta ¿nuova¿, almeno dal punto di vista delle tecnologie: esistono già infatti molti telefonini in grado di riprodurre MP3 o altri formati. La sola Nokia, lo scorso anno ha venduto circa 10 milioni di telefonini in grado di riprodurre MP3.
Le due alleanze permettono però a Apple e a Microsoft di integrare i telefonini nelle loro strategie di gestione dei diritti digitali (DRM). Questo perché il formato AAC utilizzato da iTunes e il Windows Media hanno componenti DRM che altri non hanno.
Questo permette alla Apple, per esempio, attraverso l¿iTunes Music Store, di vendere agli utenti i diritti di utilizzo dei brani scaricati e di controllare su quanti dispositivi essi verranno trasferiti.
Il download di musica sui cellulari del resto è sempre più popolare, come dimostra il successo del mercato delle suonerie, e per Apple e Microsoft rappresenta un nuovo canale di distribuzione di tutto rispetto, che con ogni probabilità andrà a espandersi ulteriormente col decollo del 3G.
Il perno di questi accordi, dunque, non è tanto il dare la possibilità agli utenti di scaricare, ascoltare, condividere la musica tra i vari supporti in circolazione, quanto permettere ai distributori e a tutti gli attori coinvolti nel processo, di ottenere nuovi guadagni da questo ¿privilegio¿.
Come dire, non si tratta di puro altruismo.
Ma forse, quello che è ancora più evidente è che questi due accordi non faranno altro che solidificare il mondo della musica digitale in due formati proprietari, rendendo più difficile la migrazione verso altri eventuali formati.
E l¿iPod, può sentirsi minacciato dalla discesa in campo della Microsoft e dalla massiccia ondata di telefonini-lettori in arrivo? Probabilmente no, primo perché le memory card dei telefonini sono in genere limitate a 1 gigabyte (abbastanza da contenere circa 16 ore di musica) mentre l¿iPod arriva a 40 giga.
In questo senso, comunque, Nokia assicura che da un altr¿anno la capacità di memoria dei telefonini dovrebbe raggiungere i 6 gigabyte.
Quale sarà il futuro scenario ora che i telefonini sono pienamente coinvolti nel business della musica digitale, è ancora presto da dire. Quel che è certo è che tutti i big sono certi che il mercato è in via di esplosione e, se il 3G questa volta manterrà le promesse, i telefonini-lettori dovrebbero raggiungere 70 milioni di utenti entro la fine dell¿anno.
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