Europa
L¿operatore mobile tedesco, T-Mobile, ha respinto le obiezioni della Commissione europea, che l¿accusa, di aver applicato tariffe troppo alte per i servizi di roaming internazionale all¿ingrosso, violando in tal modo le normative comunitarie sull¿abuso di posizione dominante (Articolo 82). La stessa accusa è stata mossa anche contro la controllata tedesca di Vodafone.
La Commissione europea, che ieri ha inviato a T-Mobile e Vodafone due ¿dichiarazioni d¿intenti¿ separate, contesta alle due società di aver richiesto agli operatori stranieri tariffe – le cosiddette Inter-Operator-Tariffs (IOTs) – eccessivamente elevate per l”effettuazione di chiamate in roaming sul mercato tedesco.
Secondo la Commissione le tariffe praticate da T-Mobile, controllata di Deutsche Telekom, e da Vodafone danneggiano il consumatore perché si ripercuotono completamente sui loro abbonamenti. L¿azione della Commissione ¿mira – è scritto nel comunicato dell”esecutivo Ue – ad assicurare che i consumatori europei non spendano più del dovuto quando usano il loro telefono cellulare nei viaggi all¿interno dell¿Unione europea¿.
T-Mobile ha respinto le accuse di Bruxelles giudicandole ¿infondate e incomprensibili¿. Un portavoce della società ha, infatti, precisato che il gruppo già dallo scorso anno aveva lanciato numerose iniziative per ridurre le IOTs del 50%.
Nel luglio scorso la Commissione europea aveva inviato comunicazioni simili agli operatori britannici Vodafone e mmO2, per le tariffe di roaming internazionale in Gran Bretagna.
La Commissione aveva accusato Vodafone e mm02 di abuso di mercato in seguito ad una serie di indagini iniziate nel 2001 con la perquisizione degli uffici europei delle due compagnie.
Bruxelles nella ¿dichiarazione d¿intenti¿ inviata a Vodafone e 02 sosteneva che i due operatori mobili britannici avevano fatto pagare prezzi eccessivamente alti, tra il 1997 ed il 2003, agli altri operatori mobili che affittano le loro reti per permettere ai propri clienti di effettuare chiamate in roaming tra nazioni diverse, danneggiando in tal modo i consumatori. Secondo la Commissione, infatti, ¿le tariffe elevate di roaming sono andate a scapito dei consumatori che hanno viaggiato nel Regno Unito¿ e sono, quindi, ¿uno sfruttamento di una posizione dominante¿.
Se l¿inchiesta aperta dalla Commissione europea accerterà l¿effettiva violazione delle norme europee, T-Mobile, Vodafone e mm02 potrebbero trovarsi a pagare una sanzione pari al 10% del loro giro d”affari, anche se raramente Bruxelles ha applicato il massimo della sanzione.
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