Concorrenza: la Ue contesta le tariffe di roaming degli operatori mobili tedeschi

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Europa



La Commissione europea ha inviato due ¿dichiarazioni d¿intenti¿ separate agli operatori mobili tedeschi T-Mobile e Vodafone a causa di pratiche che potrebbero essere contrarie alle disposizioni normative comunitarie sull¿abuso di posizione dominante (Articolo 82).

In particolare, la Commissione contesta le tariffe applicate dai due operatori per i servizi di roaming internazionale all¿ingrosso. Tariffe giudicate troppo alte.

Gli operatori stranieri che vogliono permettere ai loro abbonati di utilizzare il telefonino quando si trovano in Germania, pagano le cosiddette Inter-Operator-Tariffs (IOTs) per poter utilizzare le reti di T-Mobile e Vodafone (il cosiddetto roaming).

Secondo la Commissione, quote IOT alte, come quelle praticate dai due operatori tedeschi, danneggiano il consumatore perch&#233 si ripercuotono completamente sui loro abbonamenti.

Le stesse comunicazioni erano state indirizzate lo scorso luglio agli operatori mobili britannici Vodafone e 02.

L¿azione della Commissione vuole evitare che i consumatori europei si vedano applicare tariffe eccessive quando viaggiano all¿interno della Ue, annullando di fatto tutti gli sforzi fin qui compiuti per coordinare gli standard tecnici della telefonia mobile, creati appunto per consentire agli utenti di viaggiare e usufruire tranquillamente dei servizi mobili come se si trovassero nel loro Paese.

Dall¿indagine condotta dalla Commissione emerge che T-Mobile, dal 1997 e almeno fino alla fine del 2003, ha abusato della sua posizione dominante sul mercato tedesco della fornitura all¿ingrosso dei servizi di roaming internazionale sulla propria rete. L¿abuso consiste nella pratica di prezzi iniqui ed eccessivi agli operatori mobili stranieri.

Lo stesso dicasi per quel che riguarda le tariffe interoperatore applicate da Vodafone nel periodo compreso tra l¿inizio del 2000 e la fine del 2003.

Sulla base degli elementi raccolti nel corso delle ispezioni effettuate nel luglio del 2001, la Commissione ha concluso che ogni rete tedesca costituiva un mercato distinto, dal 1997 alla fine del 2003.

Durante questo periodo, sia T-Mobile che Vodafone godevano di una posizione dominante sulle rispettive reti.

L¿inchiesta ha anche appurato che i servizi di roaming generavano dei profitti diverse volte superiori a quelli prodotti da altri servizi affini forniti da altri operatori mobili.

In particolare, i prezzi delle chiamate in roaming superavano di gran lunga le tariffe che i due operatori applicavano per le chiamate fatte dagli utenti tedeschi dei service provider indipendenti sulle loro rispettive reti.

Sia T-Mobile che Vodafone forniscono servizi all¿ingrosso di accesso alla rete ai service provider indipendenti tedeschi: questo tipo di servizio &#232 molto simile al roaming internazionale offerto agli operatori, e quindi agli utenti, stranieri.

La Commissione contesta dunque l¿enorme differenza di prezzo tra i due tipi di servizio, sostanzialmente equivalenti.

Le comunicazioni d¿intenti espongono la posizione provvisoria della Commissione sull¿infrazione alle leggi sulla concorrenza.

T-Mobile e Vodafone avranno ora l¿opportunit&#224 di rispondere alle constatazioni preliminari della Ue per iscritto e in un¿udienza.

Le constatazioni, sottolinea comunque la Commissione, non pregiudicano in alcun modo i risultati dell¿inchiesta.

Alessandra Talarico

&#169 2005 Key4biz.it

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