Italia
Parte oggi il Pinocchio Tv Festival, che si svolgerà tra Pistoia, Pescia e Siena, e si chiuderà domenica 13 febbraio. Quattro giorni densi di appuntamenti e ricchi di ospiti, organizzati dalla Regione Toscana, dal Corecom, dalla Fondazione Carlo Collodi.
L¿iniziativa è nata per promuovere una Tv di qualità per i più giovani, ma anche per sottolineare la necessità che i giovani siano più consapevoli davanti alla Tv e sappiano scegliere tra i vari programmi.
E¿ questa la missione che il Corecom della Toscana, promotore fin dalla sua prima edizione, persegue con il Pinocchio Tv Festival. Attraverso una fitta rete di relazioni con i produttori, gli altri festival di settore e il mondo della scuola e della ricerca, gli enti promotori del Festival hanno costruito un vivace programma, fatto di proiezioni, laboratori audiovisivi, incontri di riflessione, spettacoli. Anteprime, produzioni scolastiche, programmi delle Tv locali in concorso, cartoni animati vecchi e nuovi animeranno le sedi del Festival, seguendo il filo rosso della qualità e con lo scopo ambizioso di aiutare i più piccoli a guardare meglio la televisione. Un Festival che si animerà sul territorio della Toscana, che farà partecipare i ragazzi e le famiglie, che premierà i prodotti migliori e che vuole diventare un punto di riferimento per chi aspira ad una Tv su misura delle nuove generazioni.
Nel corso del Festival verranno votati i programmi delle emittenti locali selezionati per il Premio Pinocchio Tv da una giuria composta da 40 ragazzi/e delle scuole elementari e medie e da 17 adulti.
Tra gli eventi più attesi la presentazione, sabato 12 febbraio, dell¿indagine sul rapporto tra bambini e televisione, condotta dall¿Istituto degli Innocenti di Firenze in collaborazione con GT Ragazzi, TG3 Rai Tre e TV Sorrisi e canzoni.
La Tv è bugiarda come Pinocchio? La risposta è stata affidata ai pareri di 1.100 ragazzi tra i 9 e gli 11 anni di varie parti d¿Italia.
Dall¿indagine è emerso che i giovani amano la Tv e non possono fare a meno della sua compagnia, ma non si fidano di ciò che dice.
Il 97% dei ragazzi guarda la Tv ogni giorno, di pomeriggio, di sera e anche di notte, ma solo il 6% la ritiene attendibile.
Il 55% degli intervistati afferma di amare “molto” la televisione, e la maggioranza è di sesso maschile, mentre l”80% del campione afferma di guardarla sia di pomeriggio sia di sera, ma solo il 6% la ritiene attendibile.
Tra coloro che hanno risposto molto, sono maschi il 56,8% degli alunni delle elementari e il 58,9% degli alunni della medie. La maggior parte degli alunni guarda la televisione tutti i giorni della settimana (51,5% della scuola elementare e 59,8% della scuola media).
La percentuale maggiore di chi guarda la televisione tutti i giorni è rappresentata dai maschi, 56,5% nella scuola primaria e 52,7% nella scuola secondaria (contro il 43,5% e il 47,3% delle femmine).
I programmi più gettonati dalla maggior parte degli alunni sono i cartoni animati, con una percentuale media che dal 30% della fascia 9-10, scende al 23% in quella 11-13 con una prevalenza delle femmine rispetto ai maschi (33,8% e 25,3% nelle due fasce).
Iniziano poi le differenziazioni perché se al secondo posto in ordine di preferenza, per i più piccoli c”è la categoria Gioco/quiz/gara, questa passa addirittura in quarta posizione per i più grandi per i quali risultano preferibili gli avvenimenti sportivi al 18% (con netta prevalenza maschile: 24,1% contro 9,0%) e i programmi di intrattenimento (talk show, reality show, programmi musicali) che si attestano al 17,7% per i più grandi (contro un 9,9 nella fascia precedente) questa volta invece al traino delle femmine (25% femmine contro 12% maschi).
L”informazione si mantiene costante intorno al 12%. La categoria film/telefilm scende invece con il crescere dell”età dal 14,9% al 9,3%.
¿Ma nonostante il forte e costante gradimento e il grande utilizzo del mezzo, appare a sorpresa che più della metà dei ragazzi (maschi e femmine in uguale misura) è convinta che la televisione dica molte bugie; soltanto il 6% circa dichiara che la Tv non dice alcuna bugia, mentre il 40% circa afferma che ne dice poche¿, conclude la nota.
Da un certo punto di vista i dati sono confortanti, evidenziano, infatti, la capacità critica dei più piccoli nel guardare la televisione, ma dovrebbero far riflettere chi la televisione la fa.
¿Sono ottimista – ha commentato Paola Sensini curatrice del Gt ragazzi – questo dato dimostra che i più piccoli sono molto più svegli e hanno gli strumenti per interpretare informazione e messaggi che arrivano dalla Tv. Noi tendiamo sempre a pensare che i bambini vadano protetti al 100% e che siano l”anello debole del pubblico televisivo: qui ho avuto la sensazione che molti di loro sono preparati, hanno notevoli capacità critiche. La Tv tende a intorpidire i telespettatori, renderli un po” passivi, invece i ragazzini dimostrano vivacità e capacità di critica comunque¿.
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