Europa
Le Autorità di 13 Paesi membri della Ue hanno avviato un piano comune che prevede la condivisione di informazioni e la collaborazione nelle indagini contro lo spam, l¿invio massiccio di email commerciali non sollecitate.
L¿azione comune faciliterà l¿individuazione dei colpevoli e consentirà di agevolare le azioni legali contro gli spammer.
Il Commissario europeo per la Società dell¿informazione e i Media, Viviane Reding, plaudendo all¿iniziativa ha invitato tutti gli Stati membri della Ue ad aderire al progetto: ¿Le autorità degli Stati membri incaricati di fare applicare la legge devono essere in grado di agire efficacemente contro lo spam che proviene da altri Paesi comunitari, anche se al momento la maggior parte di queste email arriva da Paesi terzi¿.
La Reding ha aggiunto che, contemporaneamente a questo accordo, si sta lavorando con i Paesi terzi sulla base di accordi bilaterali e nell¿ambito di alcuni forum internazionali, come l”OCDE e l¿International Telecommunication Union (ITU), per combattere il fenomeno dello spamming.
L¿accordo, che definisce una procedura legale comune per le azioni transnazionali in materia di spam, è stato raggiunto attraverso la rete dei contatti delle Autorità antispam (Contact network of spam enforcement authorities – CNSA), creata per iniziativa della Commissione con la comunicazione del gennaio 2004.
La CNSA facilita la condivisione di informazioni e delle pratiche migliori per fare applicare le leggi antispam adottate dalle Autorità nazionali della Ue e da quelle dell¿EEA.
Le Autorità nazionali che hanno già aderito all¿accordo sono: il ministero austriaco dei Trasporti, dell¿Innovazione e della Tecnologia, la Commissione belga della Privacy e del servizio pubblico federale, l¿Ufficio cipriota del commissario per la protezione dei dati personali, l¿Autorità ceca per la protezione dei dati, il Mediatore danese per la tutela dei consumatori, la Commissione francese per la protezione dei dati (CNIL), l¿Autorità greca per la protezione dei dati.
Ma anche la direzione ¿Comunicazioni¿ del ministero irlandese dei Trasporti, della Marina e delle risorse naturali e l¿ufficio del commissario per la protezione dei dati. E poi le Autorità competenti della Lituania, di Malta, dei Paesi Bassi e della Spagna. Per l¿Italia, all¿iniziativa ha aderito il Garante Privacy.
I Paesi che hanno firmato l¿accordo agiranno in comune contro le azioni legali avviate da parte di Paesi terzi, in modo da colmare le lacune di cui si avvantaggiano gli spammer e i pirati di dati.
L¿accordo si poggia sull¿esperienza crescente dei servizi di lotta allo spam in materia di cooperazione transnazionale.
Recentemente, per esempio, le Autorità francesi per la privacy hanno collaborato con quelle belga per fermare un¿operazione di spamming.
Questa forma di cooperazione ha anche permesso di perseguire un¿organizzazione che utilizzava lo spam per attirare i consumatori verso servizi di comunicazione a tariffe maggiorate.
Recenti azioni della Commissione Ue in materia di spamming
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