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Internet, questo sconosciuto. Italia fanalino di coda nell¿uso del web da parte dei pensionati

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Internet e le tecnologie di comunicazione mobile sono sempre pi&#249 diffusi nel nostro Paese: per quanto riguarda la diffusione della telefonia cellulare gli italiani si confermano al secondo posto nel mondo per diffusione, preceduti solamente dal Giappone.

Secondo una recente inchiesta realizzata da AXA in quindici paesi industrializzati del mondo, per&#242, l¿Italia si conferma fanalino di coda per quanto riguarda la diffusione delle nuove tecnologie tra le persone anziane, nella fattispecie i pensionati.

La AXA ha condotto lo studio per valutare la percezione della qualit&#224 della vita in pensione tanto da parte di chi lo &#232 gi&#224, quanto da parte di chi ancora lavora. Lo studio ha anche analizzato la diffusione e l¿utilizzo delle nuove tecnologie in Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Usa.

La ricerca &#232 stata effettuata ricorrendo ai maggiori istituti di statistica dei differenti Paesi, e ha coinvolto complessivamente 9200 persone.

In particolare, in Italia lo studio &#232 stato realizzato dall¿Istituto Doxa, che ha effettuato 300 interviste telefoniche a persone in et&#224 lavorativa e 308 a pensionati.

In base ai risultati dello studio, il 97% di chi lavora e il 72% dei pensionati ha un telefonino. Sorprende anche la diffusione delle videocamere, segmento in cui siamo preceduti solo da Stati Uniti e Giappone. Quasi un lavoratore su due ne possiede una.

Dove il nostro Paese registra risultati deludenti &#232 nel possesso del personal computer: se il 78% di chi lavora ne ha uno a casa, questo accade per meno di un pensionato su tre.

Risultati analoghi si hanno anche tra coloro che dichiarano di avere un accesso diretto ad Internet: il 68% di chi lavora &#232 connesso alla Rete, ma ci&#242 avviene solo per il 25% dei pensionati.

La diffusione delle nuove tecnologie diminuisce con il crescere dell¿et&#224: l¿83% dei lavoratori con meno di 34 anni ha un PC a casa, mentre questo vale solamente per il 46% dei pensionati tra i 45 e i 64 anni e solo per il 35% degli over sessantacinquenni.

Oltre ai dati sulla diffusione, preoccupanti sono anche quelli relativi all¿uso di Internet. Qui gli italiani arrivano costantemente ultimi: addirittura, i risultati registrati sono statisticamente non significativi per i pensionati.

Il 72% dei lavoratori italiani spedisce eMail, contro l¿86% della Germania e l¿83% della Francia.

Per i pensionati il dato &#232 statisticamente non significativo, in Olanda, invece, il 91% spedisce eMail; in Francia l¿81%.

In altre parole, chi &#232 gi&#224 a riposo, in Italia, non cerca informazioni sul Web, non spedisce eMail, non acquista on line, non utilizza banche online e non aggiorna il software installato, mentre in Inghilterra i pensionati che utilizzano la rete sono il 98% e in Francia il 93%.

Tra coloro che possiedono l¿accesso ad Internet, il 37% di chi lavora non lo ha utilizzato nelle ultime due settimane; come pure il 68% dei pensionati non hanno avuto accesso alla rete negli ultimi quindici giorni.

Solo i pensionati spagnoli si comportano allo stesso modo, mentre in Francia il 93% di chi &#232 in pensione ed ha un computer lo utilizza per cercare informazioni, per spedire eMail (81%) o per acquistare on line (36%).

In Germania il 51% dei pensionati con computer acquista online, mentre in Italia solo sei lavoratori su 100 con PC a casa fanno i loro acquisti in rete.


Alessandra Talarico

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