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Se vi è capitato di dover guidare a passo di lumaca per colpa dell¿automobilista che davanti a voi parla al cellulare, quante volte come prima reazione avete pensato che si trattasse piuttosto di un vecchietto ormai poco avvezzo al volante?
Un nuovo studio dell¿Università dell¿Utah ribalta invece questa convinzione, provando che i ragazzi che parlano al cellulare guidano ”come i vecchi”, ossia si muovono e reagiscono più lentamente, aumentando il rischio di incidenti.
¿Se un ragazzo di 20 anni si mette al volante parlando al cellulare, i suoi tempi di reazione sono gli stessi di un guidatore di 70 anni senza cellulare. È come subire un invecchiamento immediato¿, spiega l¿autore dello studio, David Stayer.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Human Factors and Ergonomics Society, ha coinvolto anziani di età compresa tra i 65 e i 74 anni e 20 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni, tutti con buona vista e regolare patente di guida.
I partecipanti ai test hanno utilizzato un simulatore di guida high-tech, con tutte le funzionalità di una normale automobile, percorrendo per 4 volte un giro da 10 miglia: due volte col telefonino, due volte senza.
Trenta volte al secondo, il simulatore misurava la velocità di guida, la distanza di sicurezza, la reazione alla frenata del veicolo davanti e il tempo impiegato per recuperare velocità.
I risultati hanno dimostrato ad esempio, che di fronte alla frenata della macchina davanti, i giovani col telefonino reagiscono più lentamente degli anziani (senza telefonino) e provocano il doppio degli incidenti della controparte.
I guidatori anziani, da canto loro, se parlano al telefonino diventano più lenti del solito. La buona notizia, per i vecchietti al volante col cellulare, è che le loro abilità di guida sono migliori di quanto previsto da alcune precedenti ricerche.
Lo studio ha dimostrato anche che i guidatori con cellulare ¿ a prescindere dalla loro età ¿ sono il 18% più lenti nel pigiare il freno rispetto a quelli che non utilizzano un cellulare e mantengono una distanza di sicurezza maggiore del 12%, nello sforzo di compensare la mancanza di attenzione provocata dal telefonino.
¿I guidatori anziani ¿ spiega Strayer ¿ tendono a provocare meno incidenti perché mantengono una maggiore distanza di sicurezza. Le loro reazioni sono deteriorate ma guidano in modo così cauto da diminuire il rischio di incidenti¿.
Inoltre, spiegano gli autori, ¿si è riscontrato un numero raddoppiato di tamponamenti (simulati) quando i guidatori parlano al telefonino¿.
Strayer e il suo team sono noti per aver realizzato anche un altro studio nel 2001 che dimostrava che l¿uso di auricolari non diminuisce i pericoli di distrazione legati all¿utilizzo del telefonino mentre si guida.
Nel 2003, poi, i ricercatori hanno condotto un¿altra ricerca a dimostrazione che la ragione di tutto ciò risiede nella cosiddetta ¿cecità da disattenzione¿: in pratica, anche se il guidatore parla al cellulare tenendo le mani libere, la sua attenzione è comunque distratta dalla conversazione al cellulare.
Sempre lo stesso team di ricercatori dimostrò nel 2003 che i guidatori con cellulare sono più ¿dannosi¿ degli ubriachi al volante.
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