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Una nuova fase di consolidamento sta interessando il mercato americano delle telecomunicazioni: la compagnia telefonica SBC Communications ha infatti appena annunciato l¿acquisizione della concorrente AT and T per 16 miliardi di dollari.
L¿operazione, che era stata oggetto di diverse indiscrezioni nei giorni scorsi, è stata confermata stamattina e prevede un esborso, da parte di SBC, di 18,41 dollari per ogni azione dell¿ex casa madre, più un dividendo eccezionale di 1,30 dollari, ossia un prezzo totale di 19,71 dollari, pari al corso di chiusura di venerdì sera.
Con questa acquisizione, SBC passa dallo status di operatore regionale a quello di società telefonica globale, in grado di offrire servizi completi alle grandi imprese.
Si tratta dunque di un¿operazione che cambia radicalmente lo scenario delle telecomunicazioni americane, non solo perché la nuova società andrà a competere direttamente con Verizon, la maggiore compagnia telefonica nazionale, ma anche perché implicherà la scomparsa di una delle più note icone del capitalismo made in Usa.
Fondata 130 anni or sono, AT&T aveva dominato completamente il settore delle tlc americane, al punto da essere smembrata nel 1984 dalle autorità della concorrenza: le sue attività di telefonia locale erano allora state ripartite a 7 compagnie specializzate, le cosiddette ¿Baby Bells¿, di cui SBC faceva parte.
AT&T aveva conservato soltanto il business delle comunicazioni a lunga distanza e internazionali, ma negli ultimi anni non ha saputo reggere alla pressione delle Baby Bells e delle nuove tecnologie come la telefonia mobile e il VoIP.
Nel 2004, dunque, il gruppo ha visto le bednite crollare dell¿11,6% e si è visto costretto a effettuare svalutazioni degli asset per 11,4 miliardi di dollari e a licenziare 14 mila dipendenti.
Un tracollo che lo storico delle telecomunicazioni James E. Katz interpreta così: ¿AT&T è stata la risposta americana al comunismo¿Ma né il comunismo, né AT&T si sono adeguate al capitalismo nel 21° secolo e come altri ex monopoli, il gruppo non è riuscito a sopravvivere ai cambiamenti delle tecnologie¿.
SBC, da canto suo, ha registrato una crescita senza soste, passando dal settimo al secondo posto per importanza tra le Baby Bells e arrivando a conquistare 50 milioni di abbonati e a moltiplicare le acquisizioni: la più clamorosa, lo scorso anno, quella di AT and T Wireless, effettuata attraverso la controllata Cingular Wireless, per un montante di oltre 41 miliardi di dollari.
Per mezzo di questa operazione, che deve comunque sottostare all¿autorizzazione delle autorità di regolazione, SBC porta dunque a conclusione una nuova tappa del suo sviluppo. Il gruppo stima infatti che grazie all¿acquisizione appena conclusa riuscirà a realizzare economie per 15 miliardi di dollari e il miglioramento del cash-flow dal 2006.
La nuova entità che nascerà dall¿acquisizione potrà contare su un fatturato cumulato di 71 miliardi di dollari.
Grazie alla rete globale di AT&T, inoltre, SBC potrà frasi largo nel mercato dei servizi VoIP e triple play.
Questa nuova operazione si inscrive in un trend di fusioni e acquisizioni che sta interessando tutti i settore dell¿economia americana: alla fine della scorsa settimana, la Procter and Gamble, il colosso dei prodotti di largo consumo, ha annunciato l¿acquisizione della Gillette per 57 miliardi di dollari.
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