Tlc e Africa: accelerare la liberalizzazione e attuare interventi ben strutturati per colmare il digital divide

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L¿Africa deve mettere fine ai monopoli nel settore delle telecomunicazioni e cambiare approccio verso le nuove tecnologie se vuole attirare gli investitori stranieri nel continente.

Queste le conclusioni cui sono giunti gli esperti in telecomunicazioni riuniti in un congresso a Johannesburg.

I problemi che assillano il continente nero sono molti e tutti richiedono interventi urgenti e ben strutturati. In questo contesto, tuttavia, le telecomunicazioni giocano un ruolo fondamentale per portare anche le popolazioni pi&#249 isolate in contatto con le opportunit&#224 offerte da Internet e da ogni forma di comunicazione wired e wireless.

Attualmente, invece, le tlc africane sono caratterizzate spesso da prezzi eccessivi e da reti troppo sparse sull¿immenso territorio e poco affidabili.

Secondo i dati resi noti al congresso, soltanto il 6% degli africani possiede un telefonino, il 3% dispone di una linea fissa e ancora pi&#249 esigua &#232 la percentuale di chi ha accesso a Internet da casa.

Navigare in rete non pu&#242 certo essere considerata una priorit&#224 in un continente in cui la popolazione continua a morire di fame e di sete e non pu&#242 contare su infrastrutture essenziali come scuole e ospedali, ma secondo gli osservatori, la mancanza di infrastrutture di telecomunicazioni e mano d¿opera sono un¿ulteriore ostacolo alla crescita economica del paese, essendo questi i perni su cui fanno leva gli investimenti stranieri.

Se non si fa di pi&#249 in questo senso, insomma, non solo non si colmer&#224 mai il digital divide nei confronti dei paesi sviluppati, ma la popolazione sar&#224 sempre pi&#249 sola e incapace di avvantaggiarsi dei servizi offerti dalle tecnologie dell¿informazione e della comunicazione.

L¿approccio fin qui adottato dalle autorit&#224 locali &#232 stato caratterizzato da una cattiva organizzazione delle risorse e delle tecnologie e da una liberalizzazione pi&#249 pubblicizzata che concretizzata.

¿I governi – spiega Nketsi Makhera, direttore delle tlc per il piccolo Stato di Lesotho ¿ hanno cercato di liberalizzare, ma sono rimasti fin troppo prudenti. Penso che il ritmo stia accelerando e che la liberalizzazione vera, quando arriver&#224, porter&#224 un¿enorme crescita in tutto il continente¿.

Gli stati africani, dunque, dovranno cominciare ad accelerare le riforme e a privatizzare gli operatori pubblici, i cui monopoli imbrigliano la crescita, l¿innovazione e la concorrenza.

In questo senso stanno andando per il momento il Sud Africa e il Kenya.

¿Nel momento in cui queste aziende saranno privatizzate, esse cercheranno attorno a loro nuove opportunit&#224 di crescita¿, ha commentato Vincent Seretse, direttore dell¿operatore pubblico del Botswana.

Vista la particolare situazione del continente, non sono infatti solo i regolatori a giocare un ruolo chiave per lo sviluppo del mercato mobile. Tutte le parti coinvolte ¿ costruttori, operatori e investitori ¿ hanno un ruolo essenziale per il futuro dell¿Africa.

I costruttori, ad esempio, devono pianificare soluzioni appropriate per le regioni pi&#249 povere e gli operatori devono fare la loro parte per calmierare i costi in modo da garantire servizi accessibili al pi&#249 alto numero di persone possibile.

Gli investitori hanno anche un ruolo chiave per la fornitura delle risorse necessarie a costruire le infrastrutture o a implementare programmi come il riciclaggio degli apparecchi provenienti dalle regioni pi&#249 ricche.

In ogni modo, estendere la disponibilit&#224 dei servizi telefonici in Africa &#232 di vitale importanza per il futuro del continente.

Alessandra Talarico

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