Europa
In seguito alle pressioni di due associazioni francesi, la Carrefour ha tolto dal commercio, il ¿BabyMo¿ un telefonino destinato ai bambini ¿da 4 a 8 anni¿.
Le due associazioni, Agire per l¿Ambiente (APE) e Priartem, molto combattive sul fronte delle onde emesse dai telefonini, hanno ritenuto ¿irresponsabile¿ la decisione della Carrefour di commercializzare il prodotto e hanno quindi chiesto ¿a titolo amichevole e in vista di un¿azione giudiziaria¿ nei confronti della società di distribuzione, l¿interruzione immediata della promozione e della vendita del cellulare.
Carrefour ha reagito prontamente e ha annunciato ieri che ritirerà il BabyMo dal mercato in Francia e in Belgio, in ragione del rispetto del ¿principio di precauzione¿.
Il telefonino per bambini, tra l¿altro, non ha riscosso un grande successo in termini di vendite: dall¿ottobre del 2004, quando ha iniziato a commercializzarlo, la Carrefour ne avrebbe venduti solo 2 esemplari in Francia e tre in Belgio.
Il BabyMo continua comunque a essere proposto da diversi siti internet, incluso quello della Carrefour,Oopromo.com e dalla catena BHV (gruppo Galeries Lafayette), anch¿essa nel mirino delle associazioni.
Secondo uno studio pubblicato recentemente in Gran Bretagna dal National Radiological Protection Board (NRPB), sebbene non vi siano prove documentate relative ai danni provocati dal cellulare, bisogna mantenere un approccio molto cauto almeno finché i reali effetti dell¿uso del telefonino sul corpo umano non verranno ulteriormente chiariti.
I bambini, spiega il rapporto, corrono un rischio maggiore rispetto agli adulti dal momento che il loro sistema nervoso non è ancora perfettamente sviluppato, i tessuti cerebrali riescono ad assorbire maggiore energia ed essi saranno dunque più esposti degli adulti nel corso della loro intera vita.
Certo, sottolinea ancora lo studio, niente è ancora provato, ma non per questo bisogna trascurare la ricerca sui possibili effetti dannosi del cellulare, soprattutto nei bambini.
Nel frattempo, è meglio mantenere una certa cautela e fare in modo che i bambini usino il cellulare solo se strettamente necessario e mai per un tempo prolungato.
Le associazioni denunciano tra l¿altro che società produttrice ¿ la cinese CK Telecom – non dà alcuna informazione, sulla scatola e nelle istruzioni del telefonino, circa i valori SAR (Specific Absorption Rate, l¿unità di misura della quantità di energia delle onde radio assorbita dal corpo durante l¿uso del cellulare) che dovrebbero invece essere comparative e prontamente disponibili, in modo da informare correttamente il consumatore che si appresta ad acquistare un telefonino.
Il BabyMo è distribuito in Europa dalla ITT e dalla Communic8. Quest¿ultima ne ha interrotto la vendita il giorno dopo la pubblicazione del rapporto della NRPB, mentre la belga ITT difende il prodotto, assicurando che non si corre nessun pericolo se se ne fa un uso misurato e rispettoso di quanto indicato nelle istruzioni, ossia per non più di sei minuti al giorno.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Cellulari e salute: i bambini corrono più rischi degli adulti
Telefonini e salute: uno studio finanziato dalla Ue avverte sui rischi dell¿esposizione alle onde elettromagnetiche
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