Sulla Ue soffia il vento del cambiamento. Decise le guidelines per il passaggio alla HDTV

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La Commissione europea ha tenuto a Bruxelles, il 21 gennaio scorso, un importante workshop per l¿avvio in Europa della Tv digitale ad alta definizione (Digital High-Definition Tv).

Presenti broadcaster pubblici e privati, produttori, fornitori di servizi e infrastrutture e tutti gli operatori europei di HDTV.

Nell¿occasione, &#232 stato siglato un accordo di cooperazione per avviare in tempi rapidi il passaggio alla Tv ad alta definizione.

Sono state, infatti, fissate delle guidelines conformi agli standard europei, in modo da fare chiarezza in un settore che ancora naviga nell¿incertezza.

Il documento serve a incoraggiare gli operatori a credere nei progressi tecnologici che si sono fatti in questo settore, e a spingerli a investire supportandoli delle informazioni tecniche necessarie.

L¿idea di base &#232 di promuovere la flessibilit&#224 e l¿interoperabilit&#224 tra le specifiche della Tv ad alta definizione.

Il workshop ha confermato che i sistemi europei di trasmissione ad alta definizione potranno supportare i principali approcci usati a livello internazionale. Le due principali risoluzioni sono 720p e 1080i. La ¿p¿ significa ¿progressivo¿ e la ¿i¿ significa ¿interfacciato¿. E i nuovi decoder supporteranno entrambi i formati.

La risoluzione 720p raggiunge i 1280×720 pixel, che consiste in 921.600 pixel, mentre la 1080i raggiunge i 1920×1080, per un totale di 2.073.000 pixel.

Al convegno &#232 stato anche sottolineato che la Tv ad alta definizione utilizzer&#224 sia lo standard Mpeg2 che quello Mpeg4 Part 10 e VC-1.

Inoltre, l¿EICTA (European Information, Communications and Consumer Electronics Technology Industry Association) ha annunciato uno schema di classificazione per i dispositivi dei Display HD.

Perch&#233 il lancio della Tv ad alta definizione avvenga con successo, &#232 necessaria una fitta cooperazione tra le industrie del settore in modo da ottenere presto un numero significativo di servizi e ricevitori in ogni casa.

La cooperazione risulta fondamentale tra i Paesi membri della Ue per riuscire a realizzare questi ambiziosi obiettivi.

La Commissione Ue, in collaborazione con la presidenza lussemburghese, sta organizzando per il 7 giugno 2005 in grande evento per annunciare l¿introduzione della Tv ad alta definizione in Europa.

Per quanto concerne la televisione ad alta definizione, vi &#232 da dire che sar&#224 possibile utilizzarla al meglio proprio grazie al digitale terrestre anche se la conversione dei televisori tradizionali in quelli ad alta definizione probabilmente avverr&#224 in tempi lunghi.

Questa tipologia di televisione consiste in una televisione digitale con standard prestabiliti, quali: massima risoluzione associata ad una qualit&#224 audio superiore, vale a dire quella del Dolby Digital Surround (Ac-3) ed in uno schermo televisivo di tipo cinematografico in dimensione 16:9 con pixel di risoluzione 1920×720; chiaramente queste caratteristiche comporteranno appunto la sostituzione dei televisori tradizionali con questa tipologia.

Negli Usa, entro il 2006 la televisione sar&#224 in ogni modo trasmessa in digitale terrestre ad alta definizione. Secondo Thomson, molto presto una casa americana su quattro avr&#224 la propria High Definition Tv. Sono infatti sempre pi&#249 numerosi i decoder venduti, alcuni dotati anche di hardware, che consentono di vedere i canali televisivi ad alta definizione.

ESPN, il canale americano per lo sport, dispone adesso di due reti (ESPN e ESPN2) che trasmettono ad alta definizione, comprese alcune trasmissioni come il Sunday Night Football, l¿appuntamento domenicale sacro per i tifosi americani.

Anche i grandi canali che trasmettono film e telefilm (HBO, TNT, MovieChannel) stanno passando alla HD-Tv.

Mentre le emittenti locali delle grandi reti (ABC, CBS, Fox¿), passeranno all¿alta definizione seguendo dei tempi pi&#249 lenti.

In questo momento, tra i Paesi europei, la Francia si sta distinguendo per un impegno notevole nel passaggio alla Tv ad alta definizione.

Il rapporto del NPA Conseil, commissionato dal governo francese e concluso nei giorni scorsi, ha definito quali saranno i differenti scenari per il lancio della Tv ad alta definizione e ne ha analizzato il potenziale di crescita.

Oltre agli Usa, i Paesi dove la HDTV &#232 gi&#224 una realt&#224 sono: Australia, Canada, Cina, Corea del Sud e Giappone.

Per il momento, si contano 60 canali nel mondo, ma secondo il rapporto questo numero arriver&#224 a 80 entro il primo trimestre dell¿anno.

Ma l¿introduzione della HDTV implica ¿un¿evoluzione tecnica dell¿insieme della filiera (¿) e una forte coordinazione di tutto il settore¿, sottolinea il rapporto.

C¿&#232 da tener presente che questo passaggio coinvolger&#224 diversi attori. Ci sar&#224 un aumento dei costi che riguarder&#224 tanto i produttori, quanto i piccoli inserzionisti, o i distributori che dovranno provvedere alla messa in vendita dei nuovi decoder.

Per non parlare del prezzo dei televisori ad alta definizione, la cui penetrazione sul mercato &#232 ancora debole, specie perch&#233 i prezzi restano elevati.

In vista di queste difficolt&#224, il NPA Conseil ha sottolineato la necessit&#224 che il governo francese sostenga finanziariamente questo passaggio, come del resto &#232 avvenuto negli altri Paesi.

Tra le misure valutate, il NPA propone di stabilire ¿di una quota di diffusione in HD¿, o ¿l¿integrazione obbligatoria dei tuner digitali¿.

Ma anche il sostegno alla ricerca e alla formazione che necessit&#224 il passaggio a questa nuova tecnologia.

In funzione di queste misure, per il 2010 circa 3 milioni di case potrebbero essere pronte a ricevere la HDTV, e per il 2015 il numero potrebbe arrivare addirittura a 12 milioni.

Tutto dipender&#224 da diversi fattori, in particolare dalla data di spegnimento del segnale analogico, e anche dal livello di penetrazione della payTv¿

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

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