Europa
Ventata di ottimismo sul Midem 2005, il più importante appuntamento dell¿industria musicale mondiale, che si è aperto domenica 23 al Palais des Festivals di Cannes e si chiuderà il prossimo 27 gennaio.
Non sono ancora rese note le cifre delle vendite mondiali, ma i professionisti del settore si aspettano, al limite, un piccolo ribasso.
Alcuni Paesi hanno già pubblicato dei risultati che evidenziano una ripresa netta, come gli Stati Uniti (+2%) o l¿Inghilterra (+3% sugli album).
In questa edizione del Midem, gli occhi di tutti sono puntati sulle nuove tecnologie – Internet e telefonia mobile ¿ che, secondo gli esperti del settore, contribuiranno a far uscire il mercato della musica dalla crisi.
La giornata di apertura è stata dedicata al Web, che ha obbligato l¿industria discografica a pensare a nuovi canali di distribuzione.
Negli ultimi due anni, l¿industria ha dovuto fare i conti con un ribasso delle vendite senza precedenti, che è stato attribuito alla tante piattaforme di peer-to-peer, da dove migliaia di utenti hanno scaricato illegalmente musica.
La reazione delle mondo della musica è stata immediata e sono partite denunce a raffica contro tutti gli utenti colpevoli di scambiare musica sulla Rete, senza rispettare i diritti di proprietà intellettuale.
E non è finita. Il presidente dell¿International Federation of the Phonographic Industry (IFPI), John Kennedy, ha dichiarato che le azioni legali si intensificheranno.
Secondo l¿IFPI, nel 2004 sono state perseguite 7.000 persone per aver scaricato illegalmente musica dalla Rete, tra cui un ragazzino di 12 anni.
Kennedy ha affermato: “La grande sfida per il mercato del futuro sempre stata quella di rendere la musica più facile da comprare che da rubare. All¿inizio del 2005, con il mercato legittimo che entra nello stile di vita dei consumatori, questa ambizione si sta trasformando in realtà¿.
Il presidente dell¿IFPI ha sottolineato che ¿Le condizioni minime sono che il mercato deve essere legittimo, la musica deve essere opportunamente licenziata e le case discografiche e gli aventi diritto adeguatamente remunerati¿.
Kennedy è convinto che nell¿arco di 12 mesi il mercato della musica digitale crescerà ancora significativamente in tutto il mondo. ¿Un segmento che ora rappresenta una piccola percentuale del giro d¿affari della musica si appresta al decollo nei prossimi anni. Alla fin fine la minaccia è diventata una opportunità¿.
Kennedy ha aggiunto che nel 2004 le vendite mondiali sono state piuttosto stabili. Un leggero ribasso si è registrato nel settore dei supporti tradizionali (Cd, Dvd), compensato da un aumento delle vendite sui siti di downloading legale.
Gli analisti del settore ritengono che la nuova strategia, che associa lo sviluppo di piattaforme online legali, come iTunes e Napster, e le azioni legali contro i pirati di musica, ha determinato una riduzione della frequentazione delle piattaforme fuori legge, come KaZaA.
Il numero dei siti dove è possibile acquistare musica legalmente ha superato i 230, dai 50 di un anno fa.
L¿IFPI riporta che nel 2004 i brani scaricati sono stati oltre 200 milioni negli Stati Uniti e in Europa contro i 20 milioni dell¿anno precedente. Analisti di Jupiter hanno stimato in 330 milioni di dollari il valore del mercato online dell¿anno appena trascorso e prevedono per il 2005 un raddoppio del valore.
Il mercato della musica digitale resta ancora marginale, ma è vero che nei prossimi 5 anni potrebbe rappresentare un quarto delle vendite, contro l¿1-2% di oggi, secondo l¿IFPI.
Ma, accanto a Internet, bisogna considerare anche la telefonia mobile. L¿arrivo della telefonia di terza generazione (3G) offre delle nuove opportunità: downloading di brani, ma anche di video, accanto al florido mercato delle suoneria musicali.
Secondo uno studio di Forrester, citato dall¿operatore francese SFR, la telefonia mobile potrebbe rappresentare un quarto del mercato della musica in Francia nel 2007 (600 milioni di euro su 2,4 miliardi).
Secondo l”IFPI,¿La musica sui telefonini diverrà una fonte di guadagno importante per le case discografiche¿.
Nonostante le prospettive incoraggianti a medio e lungo termine, l¿industria discografica resta preoccupata dagli effetti immediati della crisi.
L¿Unione dei produttori fonografici indipendenti (UPFI) ha chiesto un piano d¿urgenza al governo francese, attraverso delle misure fiscali e sociali triennali stimate in 15 milioni di euro l¿anno.
Anche se gli indipendenti, ai quali è dedicata la giornata di oggi del Midem, sembrano meno toccati, l¿UFPI ha sottolineato che le più piccole strutture sono le più fragili. Diversi distributori indipendenti hanno depositato il bilancio nel 2004.
IFPI – Digital Music Report 2005
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sul Decreto Urbani, la Direttiva Europea e la Proprietà intellettuale
Archivio delle news sulla Musica Online
Midem: la musica online destinata alla crisi. Studio Forrester Research
Musica: al Midem si parlerà anche di P2P, tra le proposte una tassa sul file-sharing