Europa
La ricerca sulle tecnologie della società dell¿informazione (IST) in Europa è vitale per la competitività del Vecchio Continente, ma ha bisogno di maggiori investimenti e meno burocrazia.
Secondo quanto riassunto in un Rapporto della Commissione europea, il segmento R&D ha un ruolo fondamentale per fare della Ue l¿economia della conoscenza più dinamica del mondo.
L¿Europa, però, deve aumentare gli investimenti per raggiungere una ¿massa critica¿ nel settore, allentando al contempo la stretta della burocrazia, che minaccia di paralizzare la ricerca.
Il Rapporto ¿Five Year Assessment of IST Research and Technology Development¿, è stato redatto da un gruppo di alto livello composto da esperti indipendenti presieduti dal Professor J.M. Gago, ex ministro portoghese della scienza e della ricerca e co-autore della strategia di Lisbona.
¿La rapida evoluzione della ricerca nel campo delle tecnologie della società dell¿informazione è e resta un elemento indispensabile dell¿innovazione tecnologica da cui dipendono gli impieghi qualificati in Europa¿ ha dichiarato il Commissario Ue per la Società dell¿Informazione, Viviane Reding.
¿Intendo rispondere prontamente ai dubbi espressi dal panel riguardo la burocrazia, che è un problema comune ai programmi di ricerca europei, ma è evidente soprattutto nel campo dell¿IST che opera in un ambiente particolarmente dinamico e a rapida evoluzione¿.
La Ue ha speso nel settore delle tecnologie della società dell¿informazione oltre un miliardo di euro nel periodo 1999-2003.
La Commissione ha dunque incaricato un gruppo di esperti indipendenti di alto livello per valutare l¿efficacia e i risultati della Ricerca e Sviluppo nel settore.
Il panel ha indicato le seguenti raccomandazioni:
Aumentare il budget della Ricerca nel settore IST: è il solo modo per incoraggiare le imprese e le università a collaborare e a stimolare l¿innovazione in Europa.
Ridurre la burocrazia che punta sìa rafforzare la responsabilità finanziaria, a controllare in maniera più stringente le procedure di finanziamento e a ridurre i rischi ma, allo stato attuale, minaccia di uccidere la ricerca.
Rafforzare la partecipazione delle piccole e medie imprese e dei nuovi Stati membri, per portarli più vicini alle reti di innovazione.
Migliorare le comunicazioni e indirizzarle in modo specifico per meglio diffondere i risultati della ricerca.
Valutare il bisogno di nuove risorse umane da destinare alla ricerca nel campo IST.
Il Commissario Reding ha promesso che le raccomandazioni del gruppo saranno immediatamente seguite da un¿azione politica volta a ¿migliorare l¿efficacia delle nostre procedure burocratiche, conservando un livello massimo di trasparenza e responsabilità finanziaria¿.
La Commissione, spiega la Reding, discuterà col Consiglio e il Parlamento i mezzi per mantenere un buon equilibrio tra i diversi elementi.
Essenziale, tuttavia, un cambio di mentalità ¿politica¿ nei confronti della ricerca.
La burocrazia non elimina i rischi, può tutt¿al più mascherarli: ¿dobbiamo accettare che i rischi fanno parte della ricerca e i fallimenti sono inevitabili ¿ continua la Reding ¿ Possiamo tuttavia migliorare lo stato della ricerca nel settore, stimolando lo spirito innovatore delle piccole imprese high tech, molte impiantate nei nuovi Stati membri, che sono il motore delle economie competitive moderne¿.
Five Year Assessment of IST Research and Technology Development
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