Europa
La Francia è ormai partita spedita verso le nuove tecnologie di trasmissione del segnale televisivo. Digitale terrestre e Tv ad alta definizione (High Definition Tv ¿ HDTV) sono tra gli argomenti di maggiore discussione, non solo per il governo ma anche per i player del settore.
In questo fine settimana, il ministro francese dell¿Industria, Patrick Devedjian, ha nuovamente posto l¿attenzione proprio sull¿avvio della HDTV.
Il ministro ha approfittato della presentazione di un rapporto, che indica diverse strade per il lancio in Francia della HDTV, per ricordare l¿importanza di questa tecnologia.
¿Sono convinto – ha dichiarato il ministro – che l¿introduzione dell¿alta definizione sui vettori di diffusione della televisione, in particolare il primo tra questi, la Tv digitale terrestre (TDT), è auspicabile e possibile¿.
Un modo di giustificare il recente impegno in merito al dossier sulla HDTV che lo ha spinto a insistere, contro il parere del Consiglio Superiore dell¿Audiovisivo (CSA), per l¿adozione dello standard Mpeg4 per i canali pay della Tv digitale terrestre.
Per i sostenitori dello Mpeg4, la HDTV rappresenta uno dei principali argomenti di discussione. Dopo mesi di lobbying serrata, sono riusciti a tirare dalla loro parte anche il Primo Ministro francese, Jean-Pierre Raffarin, che ha deciso a fine dicembre di autorizzare entrambi gli standard, Mpeg2 e Mpeg4.
Il rapporto del NPA Conseil, concluso in questi giorni, aveva come obiettivo di immaginare i differenti scenari per il lancio della Tv ad alta definizione e di analizzarne il potenziale di crescita.
La HDTV è già una realtà in 6 Paesi: Australia, Canada, Cina, Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone.
Per il momento, si contano 60 canali nel mondo, ma secondo il rapporto questo numero arriverà a 80 entro il primo trimestre dell¿anno.
Bisogna sottolineare che ¿con l¿arrivo dello Mpeg4, il lancio dei nuovi canali avverrà secondo questo standard¿, come per HD2, Sky Italia o Premiere, che saranno diffusi in Mpeg-4 HD per la fine dell¿anno, o l¿inizio del 2006.
Ma l¿introduzione della HDTV implica ¿un¿evoluzione tecnica dell¿insieme della filiera (¿) e una forte coordinazione di tutto il settore¿, sottolinea il rapporto.
C¿è da tener presente che questo passaggio coinvolgerà diversi attori. Ci sarà un aumento dei costi che riguarderà tanto i produttori, quanto i piccoli inserzionisti, o i distributori che dovranno provvedere alla messa in vendita dei nuovi decoder.
Per non parlare del prezzo dei televisori ad alta definizione, la cui penetrazione sul mercato è ancora debole, specie perché i prezzi restano elevati.
In vista di queste difficoltà, il NPA Conseil ha sottolineato la necessità che il governo sostenga questo passaggio, come del resto è avvenuto negli altri Paesi.
Tra le misure valutate, il NPA propone di stabilire ¿di una quota di diffusione in HD¿, o ¿l¿integrazione obbligatoria dei tuner digitali¿.
Ma anche il sostegno alla ricerca e alla formazione che necessità il passaggio a questa nuova tecnologia.
In funzione di queste misure, per il 2010 circa 3 milioni di case potrebbero essere pronte a ricevere la HDTV, e per il 2015 il numero potrebbe arrivare addirittura a 12 milioni.
Tutto dipenderà da diversi fattori, in particolare dalla data di spegnimento del segnale analogico, e anche dal livello di penetrazione della payTv¿
Intanto la Francia accelera verso la Tv digitale terrestre. Oggi comincia la prima sperimentazione, prima del lancio ufficiale dei primi canali free previsto per fine marzo.
Il ministro Devedjian ha cominciato col conto alla rovescia dalle 9 del mattino dal trasmettitore della Tour Eiffel, prima della diffusione a partire da mezzogiorno delle prime trasmissioni.
L¿obbiettivo di questa prova è di eliminare eventuali ¿rischi tecnici¿ e di procedere alla regolazione delle antenne e dei decoder, come anche di mobilitare tutte le parti interessate, in particolare i produttori e gli editori dei programmi, come indica una nota del ministero.
Si tratterà di 5 frequenze (un multiplex per frequenza), che consentono di trasportare il segnale digitale, e che in un primo tempo riguarderà 14 programmi.
In anteprima i canali in chiaro della TDT (TF1, France 2, France 3, France 5, Arte, Festival, LCP Assemblée nationale/Public Sénat, Direct 8, TMC, CanalPlus, M6, M6 Music, NT1, NRJ) proporranno dei programmi registrati o in diretta.
La zona coperta dal digitale terrestre a partire dalla Tour Eiffel, sarà identica a quella coperta dal segnale analogico (Parigi e l”Ile-de-France).
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sulla Tv digitale terrestre
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