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eGovernment: l¿Italia partner tecnologico dell¿Iraq per la messa in opera di una moderna infrastruttura digitale

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L¿Italia vuole contribuire alla ricostruzione e alla normalizzazione della vita in Iraq e lo fa ricorrendo alle tecnologie dell”informazione e della comunicazione (ICT).

I governi dei due Paesi, infatti, hanno appena siglato un nuovo accordo che riconosce all”Italia il ruolo di partner privilegiato nel vasto e complesso processo di modernizzazione tecnologica dello Stato, ossia l”eGovernment.

Lucio Stanca, ministro per l”Innovazione e le Tecnologie, e Rashad Mandan Omar, ministro per la Scienza e la Tecnologia, al termine della visita a Roma di una delegazione governativa (ne facevano parte anche i direttori generali dei ministeri della Pianificazione e delle Comunicazioni) hanno firmato un memorandum d”intesa con cui il Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie con l”attivo supporto del Ministero degli Affari Esteri gi&#224 nelle prossime settimane avvier&#224 la seconda parte di un progetto per dotare il Governo di Baghdad di una moderna infrastruttura digitale.

Per quanto riguarda la prima fase, il ministro Stanca ha reso noto che “in questi giorni il team di Innovazione Italia Spa (societ&#224 di Sviluppo Italia) su incarico del Ministero degli Affari Esteri sta gi&#224 completando l”installazione degli apparati telematici che daranno vita ad una vera e propria ”rete di governo”. Essa gi&#224 dalle prossime settimane consentir&#224 il collegamento tra 13 ministeri, ma entro la primavera saranno connessi una trentina tra ministeri ed enti pubblici. Si tratta di un patrimonio tecnologico fondamentale ed imprescindibile per tutto il Paese”.

Stanca ha precisato che “per l”operativit&#224 e sicurezza &#232 stata scelta una tecnologica molto innovativa e sofisticata in quanto i vari organismi ”dialogheranno” on-line attraverso banda larga che poggia su un sistema laser, particolarmente sicuro ed in grado di non subire interferenze di alcun genere, comprese le tempeste di sabbia”.

Il sistema sar&#224 inoltre supportato da una copertura satellitare di back-up.

Fino ad ora l”Italia ha provveduto alla formazione informatica di oltre una quarantina di tecnici governativi iracheni.

La prima fase del progetto ha un costo di 2,5 milioni di euro, messi a disposizione dalla Farnesina, a fronte di un investimento che sul mercato sarebbe costato almeno tre volte tanto e a condizione che l”Iraq fosse stata in grado di trovare partner disposti ad impegnarsi in una operazione cos&#236 difficile e non scevra di rischi.

“L”Italia non affronter&#224 da sola questo sforzo”, ha precisato il ministro Stanca, “visto che per ogni dollaro che noi investiremo, la Banca Mondiale ne investir&#224 un altro: quindi i fondi che metteremo a disposizione saranno raddoppiati”. Per la “posa in opera” della G-net a Baghdad, l”investimento italiano richiesto si aggira su alcune decine di milioni di euro.

Gi&#224 nelle prossime settimane, inoltre, Innovazione Italia predisporr&#224 un progetto per un “Portale del Governo” in cui mettere on-line una serie di informazioni per i cittadini e le imprese irachene, non solo di natura burocratica ma anche documentale (come i bandi), disponibili pure per i partner esteri.

&#200 stato inoltre concordato un programma in base al quale l”Italia mette a disposizione la propria consulenza per la Pubblica amministrazione irachena nella definizione di strategie e progetti nell”information technology.

Grazie alla “rete di governo” realizzata dall”Italia sar&#224 pure possibile estendere a tutti gli oltre 30 dicasteri l”accesso all”unica applicazione gestionale informatica della finanza pubblica ora attiva solo presso il Ministero delle Finanze.

“Grazie per il determinante aiuto che l”Italia ci sta dando per rendere pi&#249 efficiente, moderna e trasparente la nostra amministrazione pubblica. Con questo progetto l”Italia ci sta concretamente aiutando a costruire la nuova democrazia irachena”, ha detto il ministro Omar dopo la firma del memorandum, ricordando che “abbiamo un grande bisogno di tecnologie dell”informazione perch&#233 per molti anni in Iraq &#232 stato severamente punito l”uso di internet, del telefonino e delle parabole satellitari”.

Il ministro ha rilevato che “con il determinante apporto italiano la societ&#224 irachena si avvia cos&#236 a diventare pi&#249 moderna efficiente ed aperta¿.

L¿accordo sull¿eGovernment aprir&#224 inoltre la strada a ¿una intensificazione delle relazioni bilaterali anche in altri campi, a partire da quelli economici, scientifici e tecnologici, oltre che in quello petrolifero”.

Alessandra Talarico

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