Europa
La Corte d¿appello di Parigi ha comminato a France Telecom una multa da 40 milioni di euro, raddoppiando l¿ammenda inflitta all¿operatore storico dal Consiglio della concorrenza per abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga.
Secondo il giudizio espresso nel maggio scorso dal Consiglio della concorrenza dopo quattro anni di indagini, le pratiche di France Télécom escludevano di fatto gli operatori concorrenti ¿dal nascente mercato della fornitura all¿ingrosso dell¿accesso ADSL¿.
L¿operatore era ricorso in appello contro questa decisione, ma la Corte non solo ha dato ragione al Consiglio, ma ha anche raddoppiato la multa, definendo il non-rispetto dell¿ingiunzione come una ¿pratica di una gravità eccezionale¿ che ha permesso all¿operatore di ¿impedire alla concorrenza¿ l¿ingresso nel mercato e di mantenereuna situazione ¿molto prossima al monopolio¿.
La vicenda ha avuto inizio nel 1999, quando Neuf Telecom ha fatto causa contro l¿operatore storico perle pratiche anticomcorrenziali attuate nel mercato della banda larga.
Da qui l¿obbligo imposto all¿operatore di ¿proporre un¿offerta che permettesse agli operatori terzi l¿esercizio di un¿effettiva concorrenza¿.
Nel maggio del 2004, vista la riluttanza a rispettare gli obblighi imposti, il Consiglio della concorrenza ha condannato France Télécom a una multa da 20 milioni di euro.
Attualmente, la situazione sul mercato francese dell¿ADSL sembra essere migliorata e gli operatori alternativi hanno potuto sviluppare delle offerte in concorrenza all¿operatore storico.
Resta però che quest¿ultimo è stato di nuovo condannato a una multa di tutto rispetto che avrà sicuramente un forte impatto, quantomeno simbolico, dal momento che la concorrenza accusa di nuovo l¿operatore di voler abusare della sua posizione dominante con il suo appena annunciato progetto di aumentare il costo del canone in cambio di una riduzione delle tariffe delle chiamate e di alcuni ¿aggiustamenti¿ in favore della concorrenza.
Oggi, tra l¿altro, sono attesi al Ministero dell¿Industria francese i dirigenti degli operatori alternativi che reclamano il rispetto della concorrenza e l¿attuazione delle misure pro-concorrenza annunciate dal presiedente di FT, Thierry Breton, in cambio dell¿aumento del canone.
I concorrenti lamentano il fatto che l¿operatore storico miri ad ottenere un aumento delle entrate nel settore dove è di fatto un monopolio e proponga delle riduzioni tariffarie laddove invece ha dei concorrenti, rafforzando di fatto la pressione sui piccoli player.
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