Italia
Con il nascere del nuovo anno risorge l¿attenzione su una problematica di sicuro interesse generale, e non solo per la Web community: parliamo della necessità di tutelare la proprietà intellettuale nell¿era dei contenuti digitali.
E¿ di oggi la notizia sui sèguiti dell¿esposto promosso a Bruxelles presso la UE da parte dell¿associazione NewGlobal.it sulle manchevolezze della Legge Urbani. Sono sèguiti del tutto di rito, ma che ripropongono le diversità di valutazioni sul testo di legge tra i soggetti della filiera.
La Legge Urbani è intervenuta con l¿intento di mettere ordine in un settore di difficile perimetrazione (che va però valutato in chiave paneuropea, armonizzando le misure ed evitando soluzioni di tipo nazionale), introducendo misure di contrasto nei confronti del crescente fenomeno della pirateria via Internet a danno di materiali protetti da copyright.
L¿iniziativa che ha portato alla approvazione della legge Urbani è stata sì tempestiva, ma deludente e lacunosa.
Queste considerazioni motivarono anche l¿azione di sensibilizzazione promossa da Key4biz al momento del dibattito e dell¿approvazione in Parlamento della legge.
Fatto salvo il legittimo diritto di veder tutelate le opere dall¿attacco dei pirati della Rete e altrettanto vero che non si può sic et simpliciter fare, come purtroppo la Legge Urbani fa, di tutto l¿erba un fascio e trattare tutti gli utenti che scaricano dal Web alla stregua dei pirati, che praticano il downloading per lucro.
Proprio questo è stato uno temi più toccati nel dibattito europeo di settore, tanto più alla luce della normativa europea approvata nella scorsa primavera dal Parlamento di Strasburgo.
Ritorna, ci pare, quanto mai di attualità l¿opportunità di un tavolo di concertazione che metta vis à vis autorità governative e tutti gli operatori del settore, per tentare di trovare una soluzione comune che soddisfi tutti, tutelando gli aventi diritto dal file-sharing selvaggio, ma garantendo anche i diritti dei singoli utenti, che non possiamo definire pirati per il sol fatto che abbiano scaricato una foto o un file musicale.
Tornando all¿esposto, l¿associazione NewGlobal.it ha dichiarato con soddisfazione, per voce del suo presidente Ettore Panella,che ¿è stato avviato l”iter dell”esposto alla Commissione europea, presentato il 25 ottobre 2004 contro la Legge Urbani, perché adottata in palese contrasto con le direttive comunitarie in materia¿.
L¿associazione informa che con una missiva indirizzata all”avvocato Gianluca Navarrini, componente del comitato scientifico dell”associazione NewGlobal.it ed estensore dell”atto in questione, i rappresentanti della Commissione europea hanno confermato che l¿esposto sarà esaminato alla luce del diritto comunitario.
¿Si tratta solo di un primo passo – si legge nella nota – e per questo la nostra associazione mantiene alta la mobilitazione contro la Legge Urbani e non rinuncia a intraprendere ogni iniziativa sarà ritenuta utile. Ci lascia in ogni caso ben sperare l”evidente consapevolezza a livello europeo della criticità del provvedimento fortemente voluto dal Ministro Urbani, consapevolezza che traspare chiaramente dall”allegato testo di risposta¿.
A seguire il testo della lettera inviata dagli uffici UE all¿avvocato Navarrini:
Egregio Avvocato Navarrini,
Il sig. Barroso, Presidente della Commissione europea, ed il sig. McCreevy, Commissario competente per il Mercato Interno, mi hanno pregato di rispondere alla Sua lettera del 25 ottobre 2004 con cui l”associazione da Lei rappresentata denuncia una presunta violazione da parte dell”Italia delle direttive 2000/31/CE e 2001/29/CE.
Tali direttive rientrano nella competenza di questa Direzione Generale.
La Commissione europea è consapevole delle varie problematiche sorte in Italia in seguito all”adozione del Decreto Legge n. 72 del 22 marzo 2004, convertito nella Legge n. 128 del 21 maggio 2004 recante “Interventi per contrastare la diffusione telematica abusiva di opere dell”ingegno, nonché a sostegno delle attività cinematografiche e dello spettacolo” (c.d. “Decreto Legge Urbani”).
I servizi della Commissione esamineranno la questione alla luce del diritto comunitario e La terranno informata del seguito che intenderanno dare alla Sua denuncia.
Cordiali saluti
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sul Decreto Urbani, la Direttiva Europea e la Proprietà intellettuale
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