Europa
L¿operatore tlc France Telecom è riuscito a evitare una condanna per ¿pratiche concorrenziali¿ sul mercato dell¿accesso a Internet.
Il Consiglio francese della Concorrenza non ha infatti ritenuto valido il ricorso presentato nel 1999 da Club Internet nei confronti di Wanadoo, filiale Internet dell¿operatore storico d¿Oltralpe.
La decisione è stata presa nonostante le posizioni divergenti della Direzione generale della Concorrenza che richiedeva l¿imposizione a France Télécom di una multa da 50 milioni di euro.
Il Consiglio, da canto suo, ha ritenuto che se anche Wanadoo ha beneficiato della rete di agenzie della casa madre per promuovere e vendere i suoi abbonamenti, questo stato di cose non è stato accompagnato da una pratica di prezzi ¿predatori¿ (inferiori ai prezzi di costo) per falsare la concorrenza.
Le strategie di Wanadoo, insomma, non hanno provocato una ¿durevole perturbazione¿ del mercato, poiché nello stesso periodo ¿ 1999 e 2000 ¿ l¿ISP ha perso significative quote di mercato a favore della concorrenza.
Club Internet aveva presentato tre ricorsi nei confronti di France Télécom e Wanadoo, accusando le due società di approfittare della rete di filiali dell¿operatore per minimizzare i costi di promozione delle offerte Internet, di ¿denigrare¿ la concorrenza allo scopo di vendere meglio i servizi e anche di utilizzare la banca dati degli abbonati alla telefonia fissa di France Télécom per piazzare le offerte commerciali di Wanadoo.
Sugli ultimi due punti ¿ denigrazione e utilizzo del listino clienti di FT ¿ il Consiglio della Concorrenza, citando l¿inchiesta amministrativa, ha dichiarato che questa aveva rilevato che le pratiche avevano avuto luogo nel 2001 ma che era impossibile stabilire se fossero state utilizzate anche in precedenza, cioè prima della presentazione del ricorso il 18 novembre 1999.
Non essendo competente per esaminare questi fatti, il Consiglio ha dunque deciso di non condannare l¿operatore su questi punti.
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