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Musica digitale: un deejay per scoraggiare i giovani pirati. Parte in Francia una campagna contro il file-sharing

Europa



Il governo francese in prima linea contro la pirateria online. Questa mattina il ministero dell¿Industria ha lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta agli internauti sui rischi del downloading illegale di musica. Un messaggio letto dal deejay Ariel Wizman sar&#224 inviato ai pirati attraverso file indirizzati alle piattaforme peer-to-peer. Il messaggio sar&#224 inserito direttamente nel file Mp3 con l¿autorizzazione degli artisti.

L¿utente che scaricher&#224 la canzone, prima di ascoltarla, dovr&#224 sentire il messaggio letto da Ariel Wizman.

¿State tentando di scaricare un file musicale protetto. Facendo questo, arrecate danni (¿) agli artisti e all¿industria musicale¿, recita il messaggio.

¿Potete essere facilmente identificati e denunciati dagli aventi diritto¿, dice ancora il messaggio, aggiungendo che lo scaricamento illegale espone anche al contagio di virus informatici.

E continua: ¿Per godere della musica in tutta libert&#224, esistono delle piattaforme legali di musica¿.

Per tutta la durata della campagna, due mesi circa, saranno diffusi in Rete pi&#249 di 100.000 file.

Questo progetto &#232 stato realizzato grazie alla collaborazione degli Internet service provider, dei cantanti e delle case discografiche.

L¿intervento del governo francese si spiega alla luce della grave crisi che da tempo ormai riguarda il mercato discografico, attribuita in gran parte alla pirateria.

Il 28 luglio scorso, il governo francese, gli Isp e i principali rappresentati dell¿industria discografica hanno siglato undocumento che prevede ricorsi civili e penali contro i pirati Internet.

Secondo i termini di questa Carta, gli Isp hanno avere un ruolo molto attivo nella lotta alla pirateria via Internet, con azioni di sensibilizzazione, ma anche con interventi mirati nei confronti degli utenti colpevoli di scaricare illegalmente musica dalla Rete. Gli Isp sono infatti chiamati a inviare messaggi d¿avvertimento ai loro abbonati, sul punto di fare pirateria sulla Rete e a disdire ¿gli abbonamenti degli utenti che hanno subito una condanna¿ per aver commesso furti in Internet di materiale protetto da copyright.

Inoltre, non devono pi&#249 essere mandati in onda degli spot pubblicitari che tendano ad associare la banda larga al downloading illegale.

Dalla loro, i player del mercato discografico, vale a dire le major, gli indipendenti e i distributori, si sono impeganti a promuovere l¿offerta legale di musica a pagamento.

Una misura che necessariamente passa attraverso la messa online di un catalogo, il cui numero dei titoli passer&#224 da 300.000 a 600.000 entro la fine dell¿anno.

Un comitato si riunisce regolarmente, per assicurare che la Carta e gli impegni presi vengano rispettati. Oltre a verificare che i lavori procedano per il verso deciso.

Non si &#232 invece ancora deciso se abbandonare l¿idea di un filtro che impedisca l¿accesso ai siti di downloading illegale, sostenuto dalle major che sono arrivate a chiedere che venisse previsto nella Legge sull¿economia digitale.

Per molto tempo scartata, la possibilit&#224 di mettere dei filtri presso i fornitori d¿accessi Internet &#232 stata recentemente sostenuta anche dall¿associazione Retspan. Ma davanti a questa opzione gli Isp si sono opposti, preferendo lasciare la scelta agli utenti.

L¿ottobre scorso, il Syndicat national de l”&#233dition phonographique (SNEP) e la SCPP hanno comunicato che dal mese di giugno sono state depositate una cinquantina di denunce contro i colpevoli di scaricare musica protetta da copyright.

In caso di infrazione, la legge francese prevede pene che possono andare da 3 anni di prigione a una multa di 300.000 euro.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

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