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Scivolone in Borsa per Rcs MediaGroup, dopo la presentazione ufficiale del piano industriale, predisposto dall”amministratore delegato Vittorio Colao.
Il titolo ha lasciato sul campo il 4,07% a 3,96 euro con 4 milioni di azioni scambiate (pari allo 0,55% del capitale), a fronte di una media mensile di 1,7 milioni.
¿L”azione ha avuto un rally molto forte prima della pubblicazione del piano industriale, che ci sembra sì robusto, ma certo non esaltante“, ha detto un analista a Milano Finanza. “In particolare, le previsioni di crescita per il comparto dei quotidiani sono piuttosto tiepide“.
Stesso parere per un analista di una sim londinese che avrebbe dichiarato sempre a Milano Finanza di aspettarsi un piano aggressivo. ¿Ritengo che la flessione del titolo rifletta un”attesa di questo tipo anche da parte del mercato¿, ha commentato l¿analista secondo cui a questi prezzi i miglioramenti del vecchio piano Romiti sono già stati sufficientemente scontati, “mentre individueremmo dell”ulteriore upside sul titolo in caso di eventuali dismissioni a breve“.
L”utile netto di Rcs per il 2004 sarà migliore del 2003, ha indicato Colao alla conferenza stampa. Colao non ha voluto specificamente dare una stima per il 2004, ma ha rinviato al comunicato dell”ultima trimestrale che parlava di attese per un miglioramento rispetto al 2003. Sul piano industriale Colao ha detto che era ¿aggressivo ma bilanciato¿ e sostenuto da tutti. A riguardo il presidente della società, Guido Roberto Vitale, ha confermato che il piano è stato approvato all”unanimità, definendolo un piano ¿abbastanza aggressivo ma molto responsabile, non ci sono avventure¿.
Colao non ha escluso la possibilità che Rcs possa investire nella ricapitalizzazione della società editrice del quotidiano francese Le Monde.
¿Abbiamo ottimi rapporti con loro e se ci arriverà una richiesta, la valuteremo¿, ha dichiarato Colao ai giornalisti.
L¿Ad di Rcs ha ribadito che la Francia è uno dei tre mercati strategici per il Gruppo: ¿Rizzoli è un marchio di valore in Francia¿, ha aggiunto, per poi smentire seccamente ¿le voci che danno Flammarion in vendita¿.
Il nuovo piano industriale per Rcs è stato approvato nella giornata di ieri, con l¿OK dal patto di sindacato degli azionisti e dal Cda.
Clima della riunione ¿eccellente¿ per Cesare Geronzi, presidente di Capitalia con una quota del 2,09% in Rcs. Soddisfazione anche per Diego Della Valle (3%) che ha commentato “è andato tutto bene”.
Una nota dell¿azienda ha informato che il Cda ha approvato all¿unanimità il piano triennale, che prevede una ¿revisione del portafoglio periodici attraverso lanci di nuove testate, restyling e, se necessario, chiusure di testate in perdita¿.
Secondo le linee del nuovo piano, la società si rafforzerà nelle attività maggiormente strategiche e in particolare sul mercato italiano, spagnolo e francese.
La crescita interna sarà anche basata su investimenti nell”innovazione dei prodotti collaterali del Corriere della Sera, della Gazzetta dello Sport e di El Mundo, nonché sul recupero di quote di mercato pubblicitario nei quotidiani, attraverso il progetto Full color del Corriere e nei periodici, attraverso nuovi lanci.
La semplificazione dell”assetto societario prevede una riduzione nel triennio 2005-2007 di circa 70 società sulle 180 esistenti, che si andrebbero dunque ad aggiungere alle 35 già eliminate nel 2004.
La società si attende inoltre una crescita dei ricavi per 350 milioni di euro e un miglioramento del 50% dell”Ebitda. Tale valore in percentuale sui ricavi dovrebbe passare dal 9% circa del 2004 al 13% circa del 2007.
Nel triennio è previsto un Ebit in aumento dell¿80% circa, che si presume passare, in percentuale sui ricavi, dal 6% al 9,5% circa.
Tra gli obiettivi: risultato operativo netto in crescita dell”80% e pagamento di dividendi pari al 60% dell”utile netto consolidato.
Il miglioramento della redditività è previsto realizzarsi attraverso l¿incremento delle quote di mercato e del portafoglio dei prodotti, la crescita dei ricavi pubblicitari, le iniziative di sviluppo e il recupero di efficienza operativa e d¿acquisto.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, il piano prevede, nel triennio, una generazione di flusso di cassa prima degli investimenti di circa 650 milioni e investimenti per un valore di circa 340 milioni. Si ipotizza in ogni anno una distribuzione di dividendi pari a circa il 60% dell¿utile netto consolidato. Le partecipazioni non editoriali detenute da Rcs potranno essere dismesse nel tempo, nel rispetto degli impegni assunti, per finanziare opportunità di crescita e ottimizzare la struttura del capitale.
Le linee guida strategiche del piano triennale Rcs, delineate anche sulla scorta di quanto sopra esposto, prevedono quindi investimenti e crescita delle quote nelle attività quotidiani, libri, radio, Internet e periodici italiani ritenute core, mentre è prevista la cessione delle attività Periodici Germania ritenute non core.
Per le attività di free press, pubblicità esterna e collezionabili si perseguiranno obiettivi di miglioramento della redditività e la strategicità delle stesse verrà monitorata in relazione alla evoluzione dei rispettivi mercati.
E¿ inoltre atteso un miglioramento del mercato pubblicitario pari a circa il 4%, con quotidiani al 3,2% e periodici all¿1,8%. Situazione pubblicitaria più favorevole in Spagna, dove è attesa una crescita del mercato superiore al 6% e quotidiani al 4,5%. Rcs prevede inoltre evoluzioni significative del mercato televisivo, attese dopo il 2007.
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