Italia
Il Consiglio d¿amministrazione della Rai ha approvato all¿unanimità le linee guida del piano industriale 2005-2007, i piani di produzione e di trasmissione per l¿anno prossimo e i relativi budget.
Come informa l¿azienda in una nota, ¿Il piano industriale punta a un rafforzamento delle trasmissioni di servizio pubblico e all¿aumento della qualità del prodotto avendo come obiettivo il mantenimento del ruolo leader della Rai come gruppo e di Raiuno come rete¿.
I vertici di Viale Mazzini hanno ribadito che resteranno inalterati gli investimenti sull¿informazione e i programmi di servizio pubblico, mentre ¿è stata definita una manovra di ottimizzazione che permetterà di diminuire i costi, anche attraverso interventi di razionalizzazione degli acquisti e di eliminazione di spese superflue, e di aumentare i ricavi¿.
Sono stati confermati i preannunciati investimenti per la radiofonia che prevedono tra l¿altro l¿aumento della copertura territoriale in FM.
Una particolare attenzione è riservata alla necessità di valorizzare il magazzino Rai che rappresenta un patrimonio culturale e storico di altissimo livello, attraverso cicli di film e programmi studiati per utilizzare il repertorio aziendale.
Il Cda Rai è entrato anche nel merito della recente dichiarazione del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della consegna del Premio Saint-Vincent di Giornalismo.
Ciampi ha, infatti, sottolineato la necessità che la Rai svolga il suo ruolo di servizio pubblico.
Il Presidente ha commentato: ¿La mia costante attenzione al mondo dell”informazione, mi spinge a osservare che qualunque sia l”assetto aziendale della televisione pubblica italiana, essa deve conservare, rafforzare, migliorare sempre di più la sua attività di servizio pubblico, nei contenuti editoriali e culturali, nell”informazione, nello stile, in linea con le indicazioni dell”Unione Europea sui servizi pubblici radiotelevisivi”.
I vertici dell¿azienda televisiva hanno detto di aderire pienamente all¿appello rivolto dal Capo dello Stato in difesa del servizio pubblico, della missione civile e culturale della Rai e del pluralismo.
Analoga raccomandazione, il Cda aveva rivolto in un suo documento nell¿ultima seduta del 30 novembre, in occasione della fusione societaria con Rai Holding.
Il Cda ha dichiarato: ¿come si può rilevare dai dati, nel 2004 è cresciuto lo spazio dedicato ai programmi di servizio pubblico rispetto ai precedenti quattro anni¿. E ha sottolineato inoltre che nel Piano Industriale 2005-2007 è previsto un ulteriore potenziamento della missione civile, educativa e culturale della Rai attraverso nuovi programmi e nuove iniziative editoriali.
D¿accordo con il Presidente della Repubblica anche il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, che ha osservato: ¿la Rai deve continuare a svolgere il suo ruolo di garante di una televisione libera e pluralista¿ e in questa direzione va proprio ¿il processo di privatizzazione¿.
Quello di garante di un Tv libera e pluralista è ¿un ruolo ¿ ha sottolineato Gasparri – che l”azienda dovrà ulteriormente consolidare in futuro. Il processo di privatizzazione va proprio in questa direzione e, per i prossimi dodici anni, come stabilisce la legge, la Rai dovrà assicurare agli italiani la sua funzione originaria di servizio pubblico¿.
¿Nuovi assetti aziendali ¿ ha spiegato infatti Gasparri – non potranno infatti alterare la missione della televisione di Stato¿ e questo anche perché ¿la privatizzazione fissa criteri precisi per rendere la gestione più trasparente, in modo da evitare sprechi e garantire la professionalità dei giornalisti¿.
Secondo il ministro mantenere alti gli indici nella qualità dei contenuti è una precisa richiesta avanzata dagli italiani e dal mercato. ¿La Rai oggi si presenta più competitiva e può contare su bilanci più solidi. Riesce a battere costantemente la concorrenza e mostra di aver fatto passi avanti, nel rispetto delle indicazioni dell”Ue nel settore dell”informazione e della comunicazione. Contando anche ¿ ha concluso Gasparri – sulla legge di riordino del sistema radiotelevisivo, che costituisce un riferimento per il futuro apprezzato anche in Europa¿.
Ieri, il Cda Rai ha anche dato mandato al direttore generale Flavio Cattaneo di predisporre un progetto per un canale digitale terrestre dedicato alle tematiche della famiglia, nell¿ambito della Direzione Nuovi Media diretta da Roberto Sergio, che sarà denominato Rai Famiglia.
¿Con tale decisione il Cda ha inteso rafforzare la missione Rai al servizio della società italiana del Paese¿.
Roberto Sergio ha dichiarato: ¿Mi piace anche pensare che questo annuncio possa essere una prima risposta all¿invito del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per una Tv sempre più al servizio dei cittadini. Sono convinto che l¿introduzione di un canale come quello che stiamo annunciando sia un fatto importantissimo per il posizionamento di Rai e per la conferma del suo ruolo all¿interno della società italiana¿.
Per il direttore di Nuovi Media si tratta di un significativo ampliamento dell¿offerta Rai per il digitale terrestre: ¿Il nuovo canale ¿ ha spiegato – vuole essere un modo per veicolare attraverso la Tv i valori della cultura italiana, con temi dedicati al rapporto genitori-figli e alla quotidianità delle relazioni all¿interno della famiglia, con quella sensibilità da servizio pubblico tipica di Rai¿.
¿In tal senso ¿ ha concluso Roberto Sergio – credo che Rai rispetti e valorizzi al massimo la missione che gli è affidata dalla legge e dal confronto quotidiano con il pubblico dei telespettatori¿.
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