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L¿AICT ha organizzato per domani 14 dicembre presso l¿Aula Magna del Ministero delle Comunicazioni, una Giornata di Studio sui Problemi di Interoperabilità nelle Telecomunicazioni.
L¿interoperabilità tra Reti e Servizi di Telecomunicazioni è un¿esigenza sicuramente non nuova, ma solo negli ultimi anni sta giocando sempre di più il ruolo di ago della bilancia nei nuovi modelli di business, dettati dalla necessità di aggregare mercati e di raggiungere l¿utente usando tecnologie diverse, ma in grado di interlavorare.
L¿esigenza non è solo relativa ai mercati, ma anche all¿utente stesso, che è poi quello che ¿paga¿ per ogni problema di interoperabilità che entra in conflitto con la sua necessità di comunicare ed essere informato attraverso interfacce semplici e universali.
Servizi come la video-chiamata e la messaggistica avanzata, per fare solo degli esempi, potranno contare su una larga diffusione se saranno fruibili con le stesse caratteristiche e con le stesse modalità, indipendentemente dalla tecnologia d¿accesso e dal terminale utilizzato.
Alla base dei problemi di interoperabilità esiste un disallineamento, cresciuto negli ultimi anni, tra i tempi dell¿industria e quelli della creazione di nuovi standard ¿de iure¿, i cui enti preposti hanno dovuto snellire i propri processi interni in modo da poter stare al passo con la disponibilità crescente di soluzioni tecniche che spesso cercano di imporsi direttamente sul mercato come standard ¿de facto¿. E i tempi dell¿industria sono stati accelerati in buona misura dalla presenza di potenti ¿aggregatori¿ come il protocollo IP e le tecnologie Web, che consentono di realizzare idee di servizio in modo molto più rapido che in passato. Il risultato è spesso la disponibilità di soluzioni tecniche diverse e non compatibili, per lo stesso obiettivo di servizio come stava rischiando di succedere, ad esempio, nel caso del ¿push-to-talk¿ o nei diversi approcci alla gestione delle informazioni cosiddette di ¿presenza¿, richieste per abilitare servizi di messaggistica istantanea.
Gli effetti sull¿interoperabilità dovuti a questa forma di ¿darwinismo tecnologico¿, vanno risolti innanzitutto nel transitorio, attraverso soluzioni che prendano atto sia dell¿esistenza di varie ¿specie¿, come è ad esempio il caso delle opzioni sui terminali mobili, ma anche dell¿evoluzione della ¿specie¿ stessa, come è il caso dell¿inevitabile passaggio da IPv4 a IPv6.
In un¿ottica di più lungo respiro, gli strumenti per gestire l¿interlavoro tra isole tecnologiche saranno in gran parte veicolati attraverso le Reti di Nuova Generazione (NGN, o IMS per le reti mobili), in cui sarà più facile mediare tra l¿obiettivo di personalizzare il prodotto e quello di renderlo interoperabile. La corretta gestione dei problemi di interlavoro, in ogni caso, non può che essere affidata al ruolo dello Standard in cui le esigenze dei Gestori di Servizio, a più diretto contatto con l¿Utente Finale, riescano a convergere su un Requisito e siano in grado di aggregare gli sforzi di Industrie diverse, dai Fornitori di Terminali a quelli dei Sistemi Operativi.
Lo scopo della giornata di studio è quello di offrire innanzitutto una panoramica aggiornata di tale tematica, attraverso la partecipazione di alcuni dei principali esperti del settore, ma anche quello di dibattere su quanto gli strumenti di controllo che tipicamente passano attraverso gli organi di standardizzazione, vecchi e nuovi, siano attualmente efficaci a prevenire problemi di interoperabilità e a facilitare l¿interlavoro tra diverse tecnologie.
Nel corso di questa Giornata, dopo un¿introduzione di carattere generale sui problemi di Interoperabilità e sulle relative modalità di rilevamento, verranno esaminati gli aspetti legati all¿interlavoro di Reti di Trasporto eterogenee e alla diffusione ed evoluzione della tecnologia IP quale ¿aggregatore¿ universale di Reti e Servizi.
Verrà quindi affrontato il tema del differente approccio all¿Interoperabilità dei vari enti di standardizzazione e, successivamente, seguirà un intervento sulla sfida che impegnerà maggiormente tutti gli sforzi di Interoperabilità, qualora ci si avvicini veramente ad un modello di Convergenza.
La Giornata di Studio sarà conclusa da una tavola rotonda centrata sull¿approccio di Gestori e Regolatori al ¿Problema/Obiettivo Interoperabilità¿ a cui parteciperanno tra gli altri Guido Salerno direttore generale della Fondazione Bordoni e membro dell¿Advisory Board di Key4biz; Francesco Grimaldi (Direttore Direzione Network – Wind); Vincenzo Lobianco (Responsabile Ufficio Operatori e Servizi TLC – Dipartimento Regolamentazione AGCOM); Pietro Porzio Giusto (Responsabile sviluppo Umts di Tim).
La giornata sarà anche l”occasione per consegnare al Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri una pergamena che lo riconferma Socio Onorario dell”AICT . (a.t.)
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