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Sarà un crimine federale scattare una foto o girare un video col cellulare senza il consenso della persona ritratta, soprattutto se quest¿ultima è poco vestita o comunque si trova in un posto in cui pensa di essere al sicuro da occhi indiscreti.
In uno degli ultimi atti prima delle vacanze di Natale, il Congresso degli Stati Uniti ha infatti approvato un disegno di legge ¿ il Video Voyeurism Prevention Act of 2004 – che prevede multe salate e anche la prigione per chi ¿ruba¿ foto o video di una persona (o di sue parti intime poco coperte): una questione che avvocati e giuristi definiscono come l¿ultima frontiera della molestia.
Debellare il voyeurismo da videofonino non sarà proprio la priorità dell¿FBI, ma almeno d¿ora in poi le ¿vittime¿ sapranno che esistono adeguati strumenti di protezione contro la diffusione illecita di immagini private.
In base al disegno di legge, che il presidente George W. Bush dovrebbe firmare a breve, scattare foto o filmare video di parti nude o poco coperte di una persona senza il suo esplicito consenso, sarà un reato punibile con multe fino a 100 mila dollari e con un anno di prigione, o entrambi.
L¿uso di telecamere nascoste o di dispositivi di registrazione piazzati all¿insaputa delle vittime non è certo una novità. La proliferazione dei videofonini, capaci di scattare foto e filmare video senza alcun rumore, ha però provocato l¿espansione del fenomeno al di fuori dei bagni pubblici o delle camere da letto, portandolo in ogni dove: dal ristorante al negozio sotto casa.
Grazie alla disponibilità dell¿accesso diretto a Internet, inoltre, una persona (o le sue parti intime) può ora trovarsi proiettata nel cyberspazio nel giro di pochi minuti.
Il disegno di legge, che potrà essere applicato solo nella giurisdizione degli Stati Uniti e nelle proprietà federali, protegge quelle parti del corpo che in genere si è poco propensi a voler vedere in giro per il mondo o per il web, difendendo i normali cittadini da un¿esposizione non voluta.
Alcuni Stati americani, come la Florida e il Sud Dakota, si sono già dotate di leggi contro questa nuova forma di voyeurismo, la nuova legge servirà da modello per quegli Stati che non hanno ancora legiferato in materia o vogliono rinforzare le proprie leggi.
Questo provvedimento e altri già adottati negli Stati Uniti, sono stati suscitati dal caso di Stephanie Fuller, una ventinovenne di Long Island spiata dal suo padrone di casa per mesi con una piccola videocamera nascosta nell”allarme antincendio.
Già nel marzo dello scorso anno, lo Stato di New York aveva varato una legge che punisce con pene fino a sette anni di prigione chi riprende immagini in bagno o in camera da letto di un ignaro cittadino.
La legge è stata appunto ribattezzata ”Stephanie”s Law” e il testo promulgato punisce anche coloro che vendono immagini di altre persone ottenute illegalmente.
¿Il video voyeurismo è un fenomeno che si è molto esteso negli ultimi anni, in ragione della diffusione su grande scala di telefonini con fotocamera¿, ha dichiarato il repubblicano Michael Oxley.
¿Essere fotografati in momenti compromettenti è imbarazzante e degradante per la vittima. Una vera invasione della privacy¿.
Gli Stati uniti, comunque, non sono l¿unico posto in cui i videofonini hanno causato l¿intervento dei legislatori.
In Arabia Saudita, ad esempio, le massime autorità religiose ne hanno proibito l¿uso perché questi oggetti contribuirebbero a ¿diffondere oscenità¿, mentre la polizia australiana ha condannato un ragazzo per aver fotografato con il telefonino donne in topless in un luogo pubblico, la popolare spiaggia di Coogee.
Peter Mackenzie di 25 anni si è dichiarato colpevole davanti a un tribunale di Sydney di ¿comportamento offensivo¿ in un luogo pubblico, dopo aver ammesso di aver attraversato a passo lento la spiaggia scattando foto di bagnanti il 6 novembre.
Una delle donne ed il suo partner si sono accorti delle sue manovre e lo hanno affrontato, chiamando poi la polizia.
Al giovane è stata inflitta una multa circa 400 dollari.
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