Europa
Il settore delle comunicazioni elettroniche ha registrato nel nostro Paese progressi inimmaginabili appena qualche anno fa.
I buoni risultati dell”Italia delle telecomunicazioni, testimoniati anche dal decimo Rapporto della Commissione europea sullo stato del settore, sono il risultato del lavoro di squadra che ha permesso di aumentare il ritmo della diffusione delle nuove tecnologie e della diffusione delle connessioni a banda larga e della telefonia mobile.
E” quanto osservato a Bruxelles dai ministri per l” innovazione tecnologica, Lucio Stanca, e per le comunicazioni, Maurizio Gasparri, che, in un incontro con operatori del settore presso la sede di Telecom Italia, hanno evidenziato i progressi registrati a livello nazionale ed europeo.
All¿incontro erano presenti, tra gli altri, Guido Salerno direttore generale della Fondazione Bordoni e membro dell¿Advisory Board di Key4biz; Pietro Varaldo Direttore Generale di Federcomin; Michael Bartholomew, Direttore dell¿ETNO e Christine Diamente direttore affari europei di Alcatel; Fabio Colasanti, Direttore Generale della Società dell”Informazione della Commissione europea; Rocco Cangelosi, ambasciatore italiano presso la Ue; Luisa Franchina Direttore Generale del ministero delle Comunicazioni; Alfredo Acebal Direttore affari europei Telefonica; Andreas Tegge Direttore di Deutsche Telekom; Dorothy Smith direttore di BT; numerosi rappresentanti delle imprese ICT europee e un folto gruppo di giornalisti italiani ed europei.
In precedenza, nel corso di una conferenza stampa, Gasparri aveva indicato che secondo il rapporto 2003 dell”esecutivo Ue sulle telecomunicazioni, l”Italia ¿cresce del 5% rispetto al 2002¿ con aumenti sensibili soprattutto nella penetrazione di Internet a banda larga che ¿in tre anni ha fatto registrare un aumento del 1000%, raggiungendo le 4 milioni di connessioni a banda larga¿. Il ministro ha sottolineato anche ¿l”andamento positivo del comparto della telefonia mobile e dell”Umts¿, indicando che, per quanto riguarda la diffusione della Tv digitale terrestre, sono stati venduti, grazie agli incentivi, 700 mila decoder, ai quali se ne aggiungono altri 300 mila venduti senza incentivi.
Per i ministri Stanca e Gasparri, tuttavia, l”Unione europea deve ¿prendere coscienza dell”urgenza di rivedere il Patto di stabilità e di crescita¿.
In una conferenza stampa congiunta a Bruxelles, al termine del Consiglio telecomunicazioni dell”Ue, i due ministri hanno indicato di aver illustrato ai loro collegi europei una proposta per l”esclusione dal Patto si stabilità europeo degli investimenti in strutture materiali e immateriali nel campo delle comunicazioni elettroniche.
L”invito a rivedere i meccanismi del Patto è stato però accolto in maniera tiepida, e secondo Gasparri ¿non c”è ancora la consapevolezza della necessità di una revisione¿.
Per il ministro delle telecomunicazioni ¿esiste uno scostamento in Europa tra gli obiettivi ambiziosi che vengono posti e le regole sui meccanismi finanziari che impediscono di raggiungerli¿.
¿Non si tratta di stravolgere il Patto, ma di aggiustarlo in modo da favorire gli investimenti in campo tecnologico¿ ha indicato ancora Stanca, rilanciando in sede di Consiglio anche l”idea di creare a livello europeo una ¿Maastricht della società dell”informazione¿ nel quadro della quale ogni Stato membro si dia degli obiettivi precisi di sviluppo e si impegni a rispettarli, sotto la supervisione e il controllo della Commissione europea, così come succede attualmente nell”area delle finanze e dei bilanci.
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