Italia
Si aprirà domani, al Teatro Palladium di Roma, Cinema & Intermedialità, il X Convegno internazionale di Studi cinematografici, che chiuderà i battenti lunedì 13 dicembre 2004.
Il convegno organizzato dall¿Università Roma Tre, intende proseguire l¿impegno scientifico proposto dal Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo dell¿Ateneo sul rapporto tra ¿cinematografia e nuove tecnologie¿.
Si tratta infatti della terza tappa dopo i convegni internazionali realizzati nel 2002 su ¿Cinema e televisione¿ e nel 2003 su ¿Cinema & Arti elettroniche¿. L¿appuntamento, realizzato con la direzione artistica di Marco Maria Gazzano, prevede tra le altre alcune relazioni di riferimento con pionieri quali Gene Youngblood e René Berger, e alcuni tra i massimi esperti sull¿argomento come Pierre Lévy, Pietro Montani, André Gaudreault, Peter Weibel.
Sono previsti inoltre laboratori aperti con registi e artisti del calibro di Steina e Woody Vasulka, Robert Cahen, Carlo Quartucci e Carla Tatò, Giacomo Verde e una tavola rotonda con Guido Chiesa, Luca Patella, Nicola Sani, Mario Sasso e Gianni Toti che discuteranno sulle rispettive pratiche intermediali. Verranno infine proiettate rassegne di opere intermediali, tra cui un¿antologia di video presentata da Gene Youngblood, un omaggio al regista ungherese Peter Forgacs, una selezione dal VideoArt Festival di Locarno, una scelta di classici della videoarte per il grande schermo.
L¿intermedialità è la forma di relazione tra i linguaggi dell¿arte che più probabilmente segnerà il secolo appena inauguratosi.
Della multimedialità tecnologica, l¿intermedialità è già un risultato espressivo, proprio perché è una modalità di relazione tra i linguaggi, un approccio, una poetica, una filosofia, ma non una tecnologia o un codice.
Non è moltiplicazione dei linguaggi in scena (o in un quadro o in un¿immagine in movimento), quanto ¿estensione¿ reciproca di linguaggi e media in una logica non quantitativa né deterministica né necessariamente tecnologica.
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